Torino, il tempo di Zapata: un graffio da Coppa

Ai granata servono altri lampi di Duvan nelle ultime due partite della stagione per sperare nell’Europa
Torino, il tempo di Zapata: un graffio da Coppa© /Agenzia Aldo Liverani Sas

Non vuole mollare alle ultime curve, ma al contrario tenere la carreggiata per contribuire alle sorti dei granata, a due giornate dal termine del campionato ancora agganciati alla speranza di andare in Europa: per questo Duvan Zapata sta cercando in ogni modo di recuperare dopo l’infortunio al fianco accusato nella gara contro il Verona. Per il colombiano - come pure per Buongiorno che sta lavorando per mettersi alle spalle un problema all’adduttore - sarà decisivo il test odierno. Dopo il quale si saprà se il centravanti potrà essere schierato dall’inizio, e nel caso con quale minutaggio.

I numeri di Zapata sulla scia di una speranza europea

Juric, che fin dall’approdo a Torino di Zapata ne ha tessuto le lodi mettendo l’accento sulla dose di entusiasmo portata dall’attaccante di Cali, ci spera fortemente. Alla pari di un giocatore che, ripetiamo, vuole esserci in questa coda stagionale per aiutare i compagni a realizzare un sogno. Che il sudamericano ha coltivato a suon di gol: 11, quelli messi a segno nel Toro, 12 i totali in questa Serie A sommando pure la rete rifilata al Frosinone quando giocava nell’Atalanta. Era il 26 agosto (Frosinone-Atalanta 2-1), lo stesso giorno della trasferta granata a Milano. Allora vinsero i rossoneri per 4-1, portando Juric a ritenere quella prestazione una tra le peggiori, se non la peggiore in assoluto, disputata dalla sua squadra in due anni abbondanti. Tanto che già a San Siro il tecnico croato iniziò a meditare su un cambio di rotta - il passaggio alle due punte - che sarebbe definitivamente stato varato dalla trasferta di Lecce (28 ottobre) in avanti.
Peccato che 11 gol, Zapata, li aveva già segnati dopo 31 gare, cioè il 6 aprile e in seguito alla doppietta di Empoli. Purtroppo per il Toro inutile, vista la rocambolesca sconfitta rimediata in Toscana (si ricorderà il temporaneo pareggio di Duvan al 91, seguito dal gol decisivo di Niang al 94’). Zapata non segna insomma da cinque turni, come gli era già successo soltanto a inizio stagione, prima cioè di avviare il periodo d’oro inaugurato con le 2 reti rifilate all’Atalanta. E terminato appunto a Empoli: tra la sfida contro i nerazzurri e quella contro i biancazzurri si sono giocate 18 partite, nelle quali le reti del trentatreenne sono state ben 10. Un trend che ha decisamente aiutato il Toro a mantenersi attaccato con le unghie e con i denti alle posizioni medio-alte della classifica.

All-in Zapata: oltre l'infortunio ed il Cruz Azul

Ora, per tentare un colpo di reni che possa lanciare la squadra nelle difficili prove contro Milan e Atalanta, serve uno Zapata che si mostri nella versione di sé proposta nel cuore del campionato. Perché ciò avvenga il numero 91 deve però recuperare dall’infortunio, consentendo a Juric di impiegarlo contro i rossoneri. In quella che, oltretutto, sarà l’ultima esibizione del Torino davanti ai propri tifosi, in questa annata. Presupponendo l’impiego dall’inizio di Zapata, resta da decifrare chi ne accompagnerebbe l’azione nel reparto offensivo granata: detto che nel ruolo di trequartista sarà riproposto Ricci, per il ruolo di spalla di Duvan il ballottaggio è tra Sanabria e Pellegri (in gol da subentrato contro il Verona). Guardando al futuro e quindi al mercato estivo, così Velazquez, presidente del Cruz Azul intervistato da Fox Sports, ha chiuso all’arrivo di Zapata: «Non verrà al Cruz Azul».

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