Festa Atalanta, Percassi: «Vogliamo Gasperini a vita»

Tutti i protagonisti sul palco, in un tripudio di cartoncini neri e azzurri piovuti dall'alto, quindi il giro di campo finale al ritmo della Papu Dance. Allo stadio "Atleti Azzurri d'Italia", dopo il match con il Chievo, è andata in scena la festa di congedo dell'Atalanta al proprio pubblico dopo la stagione da record che ha visto i nerazzurri qualificarsi a una coppa europea per la quinta volta nella storia. Parola al presidente Antonio Percassi: "Il Mister è stato straordinario. Bergamo ti ama, sta scritto su uno striscione: anzi, ti adora. Vogliamo che resti tutta la vita. Ha dato alla squadra un gioco magistrale. In tifosi ci hanno sostenuto fin dall'inizio, un grazie anche a loro". Dal canto suo, Gian Piero Gasperini ha pronunciato poche parole commosse: "Grazie Bergamo! - ha urlato il tecnico al microfono -. Credevo fosse bello, ma non così tanto. Grazie a tutti, dalla società alla gente". Prima della partita era toccato all'inno ufficiale, Atalanthem, cantato dal coro "I Piccoli Musici" di Casazza, il cui testo è stato consegnato su un pieghevole a tutti gli spettatori. Al triplice fischio, invece, dopo il breve rientro negli spogliatoi, la chiamata all'americana di giocatori, staff e dirigenti, tutti con la maglietta celebrativa recante il logo societario sul fronte più la scritta "Europa eccoci" e la lista dei giocatori impiegati. È stata l'occasione anche per l'addio a due bandiere che hanno deciso di chiudere la carriera di calciatore professionista, Giulio Migliaccio e Cristian Raimondi.
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