Albo d'oro Auto dell'anno: 1964 - 1970

Nel 1964 nasce il premio dell'Auto dell'Anno. La giuria premia per prima la Rover 2000 P6, mentre il decennio si chiude con la vittoria della Fiat 128, che bissa il successo della cugina 124.
1964 - Rover 2000 P6. E' la prima vincitrice del titolo di auto dell'anno. Sarà in produzione dal 1963 fino al 1977 quando dagli stabilimenti di Solihull, uscirà l'esemplare numero 322302 (contando anche le "cugine" 2200, e 3500. Fortunata nelle vendite, l'auto non lo fu altrettanto con la cronaca. Nel 1982, a casusa di un malore, perse la vita alla guida di una Rover P6 3500 la principessa Grace di Monaco. 16 anni prima, nel 1966, in un incidente sulla autostrada A1 perdeva la vita assieme a altri due passeggeri Silvana Fontana, la cui morte ispirò la "canzone per un'amica" di Francesco Guccini.
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1964 - Rover 2000 P6. E' la prima vincitrice del titolo di auto dell'anno. Sarà in produzione dal 1963 fino al 1977 quando dagli stabilimenti di Solihull, uscirà l'esemplare numero 322302 (contando anche le "cugine" 2200, e 3500. Fortunata nelle vendite, l'auto non lo fu altrettanto con la cronaca. Nel 1982, a casusa di un malore, perse la vita alla guida di una Rover P6 3500 la principessa Grace di Monaco. 16 anni prima, nel 1966, in un incidente sulla autostrada A1 perdeva la vita assieme a altri due passeggeri Silvana Fontana, la cui morte ispirò la "canzone per un'amica" di Francesco Guccini.
1965 - Austin 1800. Vincitrice della seconda edizione, la Austin 1800 aveva messo in riga la "nostra" Autobianchi Primula, prima auto a rompere il tabù della trazione anteriore nel dopoguerra in casa Fiat e quella che sarebbe divenuta l'icona Ford per eccellenza, la regina delle vendite e ancora in produzione Ford Mustang. Nata dalla matita di Alexander Arnold Constantine Issigonim, designer di origine greca, padre della leggendaria Mini,  la Austin 1800 era una berlina 3 volumi, dotata di trazione anteriore, sospensioni a circuito idraulico e di un paio di stilosissime pinne sui parafanghi anteriori. Pur capace di buone prestazioni e con interni molto curati, la vettura non ebbe gran fortuna, tanto da meritare un restyling dagli studi Pininfarina.
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1965 - Austin 1800. Vincitrice della seconda edizione, la Austin 1800 aveva messo in riga la "nostra" Autobianchi Primula, prima auto a rompere il tabù della trazione anteriore nel dopoguerra in casa Fiat e quella che sarebbe divenuta l'icona Ford per eccellenza, la regina delle vendite e ancora in produzione Ford Mustang. Nata dalla matita di Alexander Arnold Constantine Issigonim, designer di origine greca, padre della leggendaria Mini, la Austin 1800 era una berlina 3 volumi, dotata di trazione anteriore, sospensioni a circuito idraulico e di un paio di stilosissime pinne sui parafanghi anteriori. Pur capace di buone prestazioni e con interni molto curati, la vettura non ebbe gran fortuna, tanto da meritare un restyling dagli studi Pininfarina.
 1966 - Renault 16. Il 1966 è l'anno della Renault che con il modello 16 sorprende la Rolls-Royce Silver Shadow e l'americana Oldsmobile Toronado. Una vera e propria gestazione quella della Renault 16, con un progetto, il 115, preso nel 1958, abbandonato in funzione del 114 e poi ripreso di nuovo fino all'entrata in produzione nel 1965. Un'auto che fin da subito ha diviso pubblico e critica, a causa della forma non convenzionale (una due volumi che voleva essere spaziosa senza essere una derivata da un'auto commerciale) e degli interni che non piacevano a tutti. La Renault 16 è stata in produzione fino al 1980, arrivando a vendere 1.851.502 esemplari. Non male per quella che la pubblicità del tempo aveva lanciato come "l'utomobilo", (al maschile, a sottolineare che era un auto destinata alla funzionalità e non alle ricercatezze).
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1966 - Renault 16. Il 1966 è l'anno della Renault che con il modello 16 sorprende la Rolls-Royce Silver Shadow e l'americana Oldsmobile Toronado. Una vera e propria gestazione quella della Renault 16, con un progetto, il 115, preso nel 1958, abbandonato in funzione del 114 e poi ripreso di nuovo fino all'entrata in produzione nel 1965. Un'auto che fin da subito ha diviso pubblico e critica, a causa della forma non convenzionale (una due volumi che voleva essere spaziosa senza essere una derivata da un'auto commerciale) e degli interni che non piacevano a tutti. La Renault 16 è stata in produzione fino al 1980, arrivando a vendere 1.851.502 esemplari. Non male per quella che la pubblicità del tempo aveva lanciato come "l'utomobilo", (al maschile, a sottolineare che era un auto destinata alla funzionalità e non alle ricercatezze).

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