Pullman in un burrone, 11 bambini feriti. Sono del paese di Del Piero

Tragedia sfiorata sulla strada tra Piancavallo e Aviano: sul mezzo c'erano 47 bambini di San Vendemiano
Pullman in un burrone, 11 bambini feriti. Sono del paese di Del Piero© ANSA

PORDENONE - «Stavamo facendo festa, non ci siamo accorti di niente, abbiamo sentito un botto e ci siamo rovesciati. Poi le maestre sono state bravissime, mentre tutti piangevano e urlavano, ci hanno fatti uscire da dietro e ci hanno fatto allontanare». Fabrizio ha nove anni, è biondino e pacioccone, indossa pantaloni corti e canottiera, mostra un taglietto alla gamba: uno scherzo se si considera che dal momento del botto a quello in cui si sono trovati tutti rovesciati sono trascorsi alcuni secondi nei quali l'autobus è precipitato per una ventina di metri continuando poi la corsa in orizzontale, verso il bosco, per altre decine di metri. È l'incidente avvenuto questo pomeriggio a un bus con 47 bimbi a bordo che tornava da una gita. Un vero miracolo: prima di un tornante sulla strada che da Piancavallo (Pordenone) porta a San Vendemiano (Treviso) l'autobus sembra abbia avuto un problema all'impianto frenante: l'autista spinge il pedale ma il mezzo continua e finisce in una scarpata. Escludendo qualche frattura e un forte trauma toracico dello stesso autista, l'incidente si è risolto in uno choc e nel terrore dei bimbi (e degli adulti presenti che, però, sono riusciti a mantenere il sangue freddo). E di un miracolo parla anche Antonio, un genitore: «Le mie figlie sono state miracolate». Lui è stato il primo genitore ad arrivare sul posto e quindi l'unico ad aver visto il luogo da dove il bus è precipitato, gli altri, infatti, hanno raggiunto i propri bimbi al campo base allestito appositamente ad Aviano. Quando ha visto la scarpata stava «per svenire, avevo creduto a una esagerazione delle bambine, invece la situazione è ben peggiore di come mi era stata descritta. Non potevo credere ai miei occhi, le bimbe e tutti gli altri sono davvero salvi per miracolo». Racconta ancora il piccolo Fabrizio: «Eravamo partiti da pochissimo, io e un amico stavamo giocando a carte ... quando siamo usciti dall'autobus le maestre ci hanno prima fatto mettere in un prato e poi ci hanno fatto salire per un sentiero. Siamo arrivati alla strada, loro avevano paura che scoppiava tutto perché l'autobus perdeva benzina. Il sentiero era molto ripido e i telefoni non prendevano, allora le maestre hanno fermato le auto che passavano per chiedere aiuto». Una fila indiana uscita dal lunotto posteriore che si era spaccato. Le maestre hanno portato fuori anche i bambini con la frattura al braccio e alla gamba, poi, in fretta, una volta radunatisi, hanno cominciato a salire. In caso di incendio la situazione sarebbe stata complicata: a causa del caldo dovunque nell'area è secco, dunque facilmente infiammabile. I bimbi vengono tutti da San Vendemiano, il paese di Del Piero e rientravano da una gita a Piancavallo. Storditi, confusi, terrorizzati e molti in lacrime quando a bordo di mezzi dei vigili del fuoco e di altri soccorsi sono riusciti a raggiungere il campo base di Aviano e riabbracciare i propri genitori a loro volta angosciati, hanno capito che la storia era finita, e che era andata bene.

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