Attentato al Parlamento di Londra. La testimonianza dell'olimpionico italiano

Caos a Westminster: un uomo armato di coltello ha tentato di fare irruzione prima di essere ucciso dalla Polizia. Morti tre civili e un agente, venti i feriti
Attentato al Parlamento di Londra. La testimonianza dell'olimpionico italiano© EPA

LONDRA - Torna il terrore in Europa. A tenere tutti con il fiato sospeso quanto sta accadendo a Londra davanti al Parlamento. Poco prima delle ore 16 infatti diverse persone - circa 12, stando ad alcuni media internazionali - sono rimaste ferite sul ponte di Westminster dove un veicolo 4x4 è piombato sulla folla, con l'autista che è poi fuggito dopo avere accoltellato un poliziotto, come ha riferito il leader dei Comuni, David Lidington, citato dai media britannici. Secondo il racconto di alcuni testimoni poi l'uomo armato di coltello (Un uomo «dai tratti asiatici, un quarantenne» secondo i testimoni citati da Sky News) ha tentato di fare irruzione attraverso i cancelli del compound del Parlamento  prima di essere ucciso dalla Polizia come riporta Sky News..Secondo il bilancio stilato da Scotland Yard nella prima serata oltre a una donna altre tre persone sono morte nell'attentato mentre venti sono i feriti. Una delle vittime è l'agente ferito con un coltello all'interno del Parlamento britannico: lo ha riferito il parlamentare Tory che ha tentato inutilmente di tenerlo in vita, Tobias Ellwood, citato dalla Bbc.

EVACUATA LA PREMIER THERESA MAY - È stata intanto messa in sicurezza a premier britannica Theresa May, portata via dal Parlamento di Westminster dove si trovava quando è avvenuto l'attacco. A darne notizia notizia un testimone a ' Sky News'. Secondo 'Scotland Yard' si tratta di un attacco «legato al terrorismo, con l'attentatore che ha agito da solo». Nel tardo pomerigigo poi la stessa May ha annunciato di aver riunito il comitato d'emergenza Cobra. Nelle ore successive all'attentato anche il presidente statunitense Donald Trump, come ha detto  Sean Spicer - portavoce della Casa Bianca - si è messo in contatto telefonico con la May.

LONDRA, ATTACCO AL PARLAMENTO: UCCISO L'ASSALITORE (FOTO)

IL TESTIMONE ITALIANO -  "Fossimo stati 10 metri più avanti ce lo saremmo trovati contro, siamo stati fortunati": così Maurizio Stecca, olimpionico di pugilato ai Giochi 1984, ricostruisce a Radio Radio l'attentato a Westminster, di cui è stato testimone oculare. "Stavo uscendo con la squadra dell'Italia Thunder quando abbiamo sentito urlare. Abbiamo visto l'attentatore che brandiva due coltelli, ha colpito la guardia all'ingresso e subito dopo è stato abbattuto con tre pallottole da un agente in borghese. Sembrava di stare in un film". 

L'Italia Thunder di pugilato è a Londra perchè domani deve incontrare i British Lionhearts per le World Serie of Boxing (Wsb). "Avevamo da poco terminato la visita con la squadra britannica - ricostruisce Stecca - Stavo uscendo insieme ai ragazzi, quando abbiamo cominciato a sentire delle urla, urla di paura e abbiamo subito capito che cosa stava succedendo. Dopo 20 secondi abbiamo visto l'attentatore, un energumeno che aveva due lame di coltello in mano, due coltelli grossi. È riuscito a entrare, approfittando della guardia che non era armata, l'ha accoltellata e poi stava venendo verso di noi. Proprio in quel momento è arrivato di fianco a noi un agente in borghese che con un incredibile sangue freddo e tre colpi ha ucciso l'attentatore. È successo tutto a dieci metri da noi, ho visto tutta la scena e anche il poliziotto accoltellato, si è rialzato ha cercato di correre via e poi si è di nuovo accasciato". Stecca aggiunge che subito dopo l'attentato lui e i giovani pugili italiani "siamo stati presi dalle guardie e portati dentro una stanza. Siamo stati lì per tre ore, una stanzetta dove sono stati radunati anche un pò di parlamentari inglesi, eravamo in tutto, penso, 150". "È una scena che non dimenticherò mai - prosegue Stecca - con l'attentatore che inseguiva tutti quelli che gli capitavano a tiro prima di essere ucciso. Io e i miei allievi, una squadra di 10 persone (il più grande di 25 anni e nessun minorenne), ci siamo bloccati, ci sembrava di stare sul set di un film: subito le guardie ci hanno preso e portati via, temevano che altri attentatori avessero nascosto dell'esplosivo... Comunque la guardia che ha ucciso l'attentatore ha mostrato un grandissimo sangue freddo. Fortuna per noi è andata bene, i ragazzi stanno bene. Domani abbiamo questi incontri: probabilmente a livello psicologico i ragazzi un pò ne risentiranno. Ma prima di salire sul ring vedremo". 

 

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