Venerdì sera a Torino scatta SEEYOUSOUND, kermesse imperdibile

Al Cinema Massimo, rock'n'roll ma non solo, considerato come e quanto saranno rappresentati tutti i generi. Attesa per Manuel Agnelli. Oltre 90 titoli tra sezioni competitive, filoni specifici e proiezioni speciali (di cui 4 anteprime assolute, un'anteprima europea e 29 italiane) affiancati da un fitto programma di live, dj set ed eventi vari correlati
Venerdì sera a Torino scatta SEEYOUSOUND, kermesse imperdibile

Torino terra di grande calcio e di grandissimo cinema. Registrato tra fine novembre e inizio dicembre il consueto successo di pubblico e di critica per un Torino Film Festival di altissimo livello qualitativo, scatta il 25 gennaio un'altra kermesse imperdibile: per cinefili e musicofili o anche semplici appassionati della bellezza dell'arte riprodotta - ed esaltata - sul grande schermo (in questo caso, del Cinema Massimo con le sue tre sale a disposizione). Signore e signori, da venerdì prossimo a domenica 3 febbraio, quello che potrete vedere e godere tutto insieme al SEEYOUSOUND non ha eguali, come rapporto qualità/quantità/reperibilità. Già, perché l'eccellenza visiva e musicale di questo Festival ha un valore aggiunto proprio nella difficoltà – spesso impossibilità – di trovare altrove le opere che saranno programmate in sala in questi dieci giorni ad altissima intensità rock'n'roll.

A TUTTA MUSICA - Rock'n'roll ma non solo, considerato come e quanto saranno rappresentati tutti i generi: dalla scena di Manchester (“Manchester keeps on dancing”) a Whitney Houston (un atteso biopic di Kevin MacDonald); dalla musica brasiliana del festival Taking Iacanga all'heavy metal degli Iron Maiden, con il cantante Bruce Dickinson in giro per Sarajevo, e degli estremisti del suono norvegesi (“Lords of Chaos”); da “Sing your song” che racconta Harry Belafonte alla storia di un negozio di dischi di Addis Abeba in Etiopia nei Seventies; dalla storia a ritmo di ska e reggae della casa discografica giamaicana Trojan Records (“Rude boy”) al documentario sugli Ex-Otago (“Siamo come Genova”) prossimi a partecipare a Sanremo; dal tango d'avanguardia di Astor Piazzolla al punk stradaioloe solo in apparenza demenziale dei leggendari Truzzi Broders (“Una canzone senza finale”, by Paolo e Riccardo Sarà, figlio di un appassionato crowdfunding), band icona della Torino Anni 80/90, quando ancora i Murazzi avevano una vita e un senso; fino alla reunion degli inarrivabili Franti targati Lalli&Giaccone, attraverso l'opera “Acqua passata” di Claudio Paletto.

«Il suono che si vede, le immagini che si sentono»: metafore che riassumono il senso di una rassegna – giunta alla 5ª edizione - che va ben oltre la riproposizione di musical e l'agiografia di troppi docufilm. Ci sono e si analizzano - nelle pieghe, negli eventi, negli incontri di Seeyousound - anche tutte le contraddizioni di un mondo ricco anche dei suoi difetti e dei suoi risvolti talora negativi, che peraltro si possono combattere solo conoscendoli. «Un fascio di luce su film e videoclip dedicati a correnti e personaggi musicali che hanno influenzato l’immaginario collettivo, o in cui la musica è coprotagonista di storie e immagini da festival internazionali», si recita in una sorta di suggestivo Prossimamente (ricordate la vecchia rubrica Rai che preannunciava le pellicole in imminente uscita al cine?). In soldoni, oltre 90 titoli tra sezioni competitive, filoni specifici e proiezioni speciali (di cui 4 anteprime assolute, un'anteprima europea e 29 italiane) affiancati da un fitto programma di live, dj set ed eventi vari correlati. Si parte venerdì sera con il documentario-tributo alla vita notturna berlinese Symphony of Now di Johannes Schaff, presentato alla scorsa Berlinale e in anteprima italiana a SYS; vibrante energia musicale arricchita da una colonna sonora firmata da musicisti della scena elettronica cittadina come Alex.Do, che sarà in sala per aprire la proiezione con un set live delle tracce del film. Berlino sarà protagonista anche del film sui mitici Hansa Studios di Potsdamer Platz, dove registrarono David Bowie, Iggy Pop, Depeche Mode, Nick Cave, U2, Einsturzende Neubauten, Nina Hagen.

 

SI COMINCIA - Grande attesa (sabato 26 alle ore 21) per lo spettacolo musical-sensoriale-visionario Telemusik ideato da Federico Sacchi, poliedrico sperimentatore di inediti percorsi, anche teatrali, per raccontare la musica, con competenza enciclopedica e passione contagiosa; col suo team incredibilmente affiatato ha creato l'apprezzatissimo progetto Rediscovery, che ha portato sui palcoscenici di tutta Italia storie di musicisti “personaggi” mai così viste-e-sentite, da Stevie Wonder a Nino Ferrer, tra brillanti divagazioni sulla musica etnica. Seratona anche domenica 27, con l'arrivo in città del formidabile rocker californiano Steve Wynn (leader dei Dream Syndicate, a loro volta leader del fantasmagorico movimento chiamato Paisley Underground che comprendeva anche le Bangles), ospite del film “Songs with other strangers”, la rievocazione – firmata dal regista palermitano Vittorio Bongiorno – di una serie di concerti che nel 2010 avevano riunito in un tour italiano artisti del calibro di Manuel Agnelli (frontman degli Afterhours, oggi star tv come giudice di X Factor, lui pure attesissimo in sala) e John Parish (chitarrista, cantautore, produttore, pigmalione della rockstar PJ Harvey), dal succitato Wynn a Hugo Race (ex Bad Seeds di Nick Cave) fino ai “nostri” Cesare Basile, Marta Collica e Giorgia Poli.

Per gli sportivi, particolarmente intrigante si prospetta “Bomb City” di James Brooks: vi si narra «lo scontro tra un gruppo di giocatori di football americano e una crew di musicisti punk del Texas. Una storia che mette in scacco i principi della giustizia e della moralità americana. La vicenda vera e dolorosa di Brain Daneke, datata 1997, offre uno spaccato della provincia americana che vive di perbenismo, pregiudizi e odio».

Quando si dice, a must-see. And listen. Da vedere. E da ascoltare. Anzi, tutte e due le cose insieme. Contemporaneamente, appassionatamente.

 

(SEEYOUSOUND Torino è organizzato dall’Associazione Choobamba in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, con il patrocinio di MIBAC e Comune di Torino, e il contributo di Regione Piemonte e Fondazione CRT)

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