Panico: «Vezzali ministro dello sport? No grazie»

Il capitano della Nazionale femminile di calcio contro la regina del fioretto che potrebbe essere nominata Ministro dello sport
Panico: «Vezzali ministro dello sport? No grazie»

TORINO - Da un lato la cannibale della pedana, l'azzurra più medagliata di sempre dall'altro la bomber di razza, il capitano della Nazionale di calcio femminile per ben 14 volte capocannoniere in Serie A. È una sfida tra giganti quella che mette contro due delle sportive di cui l'Italia va più fiera: Valentina Vezzali e Patrizia Panico. E non è una sfida sportiva. Il pomo della discordia? Una supposta nomina al ministero dello Sport, che Renzi sembrerebbe voler affidare alla regina del fioretto. Sembrerebbe perchè, come conferma anche la Vezzali, non c'è stata ancora nessuna telefonata, ufficiosa o ufficiale che sia. Ma l'idea, anche se è solo una possibilità, non piace per niente alla Panico.

LA PETIZIONE - E così diventa fervente promotrice di una petizione online su Change.org contro la candidatura. Con parole molto dure scrive al presidente del consiglio e attacca la Vezzali lanciando anche l'hashtag #VezzaliNoGrazie. Le motivazioni del No sono presto spiegate nel testo della petizione online, che ha raggiunto e superato le 25mila firma: «La deputata Vezzali si è distinta sicuramente per meriti sportivi, ma anche per discutibili dichiarazioni (il suo "Da lei mi farei 'toccare'" detto a Berlusconi e le sue posizioni retrive sulla famiglia naturale). Non mi sembra nemmeno di ricordare mai un suo intervento a sostegno delle nostre battaglie contro le discriminazioni nello Sport femminile. Si è, infine, purtroppo anche distinta per la totale assenza di impegno politico, facendo registrare a lungo un record di assenze in Parlamento». Un durissimo affondo che si conclude in maniera ancora più dura: «Valentina Vezzali non può rappresentare in campo politico e tecnico l'eccellenza di cui lo Sport ha bisogno e per quanto già detto sopra, non rappresenterebbe me». Firmato «Patrizia Panico, calciatrice».

LA RISPOSTA - Ma alle accuse la Vezzali risponde punto per punto, commentando, sulle pagine del Corriere.it che questa iniziativa contro di lei, «fa male a tutto il mondo sportivo. E alle atlete donne in particolare. Ma siamo in democrazia e ognuno è libero di pensarla come vuole». Insomma le due atlete azzurre sono scese in campo agguerrite come sempre, per combattere una sfida tutt'altro che chiusa.

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