Everest in pantaloncini e salti nel vuoto, le imprese più estreme dell'uomo

Dall'uomo che scalò l'Everest in pantaloncini all'illusionista rimasto sepolto vivo una settimana: le imprese oltre i limiti
Everest in pantaloncini e salti nel vuoto, le imprese più estreme dell'uomo

TORINO - Uomini che hanno scalato l'Everest in pantaloncini, altri che hanno saltato il Grand Canyon in moto o che sono rimasti sepolti vivi per una settimana. Sono le imprese più estreme mai compiute raccontate dal quotidiano inglese Telegraph.

RIO DELLE AMAZZONI A NUOTO
Pazzesca l'impresa del nuotatore Martin Strel, che nel 2007 percorse gli oltre 6.400 chilometri del Rio delle Amazzoni a nuoto, sfidando piranha, correnti, coccodrilli e parassiti. 

SULL'EVEREST IN PANTALONCINI
Wim Hof è l'avventuriero olandese chiamato "Iceman" non per caso. Nel 2007 tentò di scalare l'Everest con addosso solo un paio di pantaloncini. Si infortunò a un piede e ci riprovò due anni dopo, stavolta sul Kilimanjaro, riuscendo nell'impresa.

SEPOLTO VIVO
Nel 1999 l'illusionista David Blaine fece parlare di sé con una sfida clamorosa: riuscì a vivere sepolto vivo in una bara trasparente, immersa sott'acqua. Blaine non toccò cibo: poteva bere solo tre cucchiai d'acqua al giorno.

UOMO CANNONE
Lo scorso 3 agosto, durante una puntata dello show dei record, David "The bullet" Smith è stato sparato fuori da un cannone di 59 metri alla velocità di 120,7 chilometri orari: in volo, ha raggiunto l'altezza di 23 metri dal suolo.

CON IL FIATO SOSPESO
Tenne tutti con il fiato sospeso Nik Wallenda, funambolo statunitense che il 12 giugno 2012 attraversò le cascate del Niagara in equilibrio su una fune all'altezza di 50 metri.

SALTO DEL GRAND CANYON
Memorabile l'impresa di Robbie Knievel, che con la sua moto riuscì a saltare una lunghezza di circa 70 metri, da un canyon all'altro, all'interno del Parco del Grand Canyon, negli Stati Uniti. Se avesse fallito, sarebbe caduto nel vuoto a 762 metri di altezza.

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