© LaPresseFIRENZE - Il 21 gennaio a Losanna si terrà un incontro fra il comitato organizzatore di 'Roma 2024' ed il presidente del Cio Thomas Bach, per parlare della candidatura della capitale italiana alle Olimpiadi che si terranno fra otto anni, al quale "sarà presente anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi". Lo ha detto il vice presidente del comitato promotore di Roma 2024 Luca Pancalli, rispondendo ai giornalisti a margine di una conferenza stampa a Firenze per presentare i 'Trisome games 2016': "Io credo - ha aggiunto Pancalli - che per la prima volta noi, per merito del presidente Montezemolo e di Giovanni Malagò, si stia facendo un lavoro di squadra. La squadra è molto compatta e unita e questo ci ha insegnato lo sport è l'unica garanzia per ottenere il successo". Secondo Pancalli "è una partita difficile, complessa, dove tutti partono con le stesse armi ma noi siamo convinti che stiamo facendo il massimo sforzo per arrivare alla competizione nella consapevolezza di esserci preparati per vincere. L'incontro con il presidente Bach è un ulteriore conferma di quello spirito di squadra che sta accompagnando il lavoro di candidatura" di Roma.
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IL REFERENDUM SU ROMA 2024 - "Non sono preoccupato da tale richiesta, così come non sono preoccupato da richieste di ascolto della cittadinanza perché sostanzialmente la stiamo ascoltando". Lo ha detto il vice presidente del comitato promotore di Roma 2024 Luca Pancalli, oggi a Firenze, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto se sia preoccupato dalla richiesta avanzata dal partito dei Radicali di indire un referendum cittadino sull'opportunità della candidatura di Roma alle prossime Olimpiadi del 2024. "Già dai primi passi - ha aggiunto, parlando a margine della presentazione di 'Trisome games 2016' - abbiamo iniziato un lavoro che, al di là della necessaria predisposizione di un dossier al quale ovviamente ci stiamo dedicando con il massimo dei nostri sforzi, è accompagnato a un incontro sul territorio e nei territori, in tutti i municipi di Roma Capitale. Questo proprio per trasferire con trasparenza alla città quelle che sono le scelte strategiche e per far capire ai romani e ai cittadini quello che si vuole fare. Vogliamo far capire che non ci saranno sperperi, che non sarà costruito nulla che non abbia una ragione d'essere nell'ambito olimpico e paralimpico, e che non saranno costruite cattedrali nel deserto, per marcare un segnale di discontinuità".