Doping, ministro russo si scusa: «Mi vergogno per chi bara»

Articolo di Mutko sul Times. Ma «non e' un problema solo nostro»
Doping, ministro russo si scusa: «Mi vergogno per chi bara»© EPA

LONDRA - La Russia "si vergogna" per quegli atleti che "hanno barato" sul fronte del doping. Parola del ministro dello Sport di Mosca, Vitaly Mutko, che in un articolo ospitato dal Sunday Times - impegnato come gran parte della stampa britannica e americana a cavalcare lo scandalo in chiave di denuncia antirussa - si esprime per la prima volta in modo così esplicito su quanto accaduto. Mutko assicura di essere impegnato a garantire che lo sport nel suo Paese sia "pulito e corretto" e condanna "gli atleti che hanno cercato di ingannarci". Nello stesso tempo sottolinea che il doping è una piaga di tutti i Paesi, non solo russa, e auspica che la sospensione imposta all'intera squadra di atletica leggera - per ora esclusa dalla partecipazione alle Olimpiadi di Rio - possa essere rivista in extremis dalla Iaaf. Il ministro non fa inoltre alcuna ammissione sulle accuse di presunta complicità dello Stato russo nel doping: accuse rilanciate giorni fa dalla colonne del New York Times da Grigori Rodchenkov, medico corrotto radiato dal vertice del comitato anti-doping di Mosca e che ha trovato asilo negli Usa. 

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