Milano Marathon, Gigi Casiraghi aiuta i ragazzi... a correre

Sport Senza Frontiere Onlus offre la possibilità a più di 400 minori di 36 nazionalità in condizioni socio-economiche disagiate di praticare sport - è Platinum Charity Partner della 18a edizione della Milano Marathon
Milano Marathon, Gigi Casiraghi aiuta i ragazzi... a correre© LaPresse

TORINO - Con “Sport Senza Frontiere” alla Milano Marathon, in programma il prossimo 8 aprile, il running diventa strumento di inclusione sociale. Gigi Casiraghi, ex bomber della Nazionale di calcio, ha scelto di correre per la Onlus insieme a 20 ragazzi migranti richiedenti asilo accolti tra Roma e Milano proprio grazie all’impegno di “Sport Senza Frontiere”. All’insegna del connubio tra sport e solidarietà, “Sport Senza Frontiere Onlus” è infatti Charity Partner di riferimento della maratona milanese. Giunto alla sua 18a edizione, il consueto appuntamento con la corsa solidale di Milano consente ai partecipanti di percorrere 42,195 km da soli o con una squadra di 4 corridori in staffetta e di iscriversi alla gara mediante una delle onlus che aderiscono al Charity Program, “il grande progetto di solidarietà che permette a tutti i runner di correre per un’Organizzazione Non Profit e di aiutarla a raccogliere donazioni. Maratoneti e staffettisti hanno così l’opportunità di aggiungere al piacere della corsa anche quello di fare del bene”. “Corri per noi. Corri per loro”. È l’accorato appello di quest’anno già accolto con gioia nell’edizione precedente della Milano Marathon da 540 runners, 128 squadre iscritte e 8 aziende partner, che hanno scelto di correre con “Sport Senza Frontiere”.

“Lo sport può essere una grande scuola di vita e un fondamentale strumento per fronteggiare e ridurre illegalità, violenza, prevaricazione, isolamento, disagio, emarginazione”, afferma Alessandro Tappa, Presidente di “Sport Senza Frontiere” e maratoneta. Infatti - stando a quanto ribadito anche nel manifesto dei valori della onlus - “la pratica dello sport può essere fonte di un vissuto emotivo positivo su cui si incardinano sviluppo equilibrato, benessere e salute della persona”. “Sport Senza Frontiere” nata nel 2011 collabora con una rete solidale di 126 associazioni sportive sparse in tutta Italia, da nord a sud, grazie alla quale finora è stata data la possibilità a più di 400 minori di 36 nazionalità diverse che vivono in condizioni socio-economiche disagiate di accedere gratuitamente a corsi scegliendo tra 30 diverse discipline e di beneficiare di una serie di servizi socioassistenziali e medico sanitario per garantire loro un futuro migliore. L’associazione si impegna attivamente affinché l’accesso alla pratica sportiva sia garantito a tutti, in particolar modo a quei giovani che, vivendo in condizioni di disagio sociale ed economico, sono maggiormente a rischio di emarginazione. Il network di solidarietà di “Sport Senza Frontiere” è dunque proteso all’inserimento di bambini e adolescenti nei corsi delle società sportive aderenti alla rete solidale, coordinando e supportando il loro percorso sportivo-educativo.

Tra i numerosi progetti messi in campo da “Sport Senza Frontiere” c’è First Aid Sport, realizzato in collaborazione con l’agenzia delle Nazioni Unite UNHCR, che ha come obiettivo proprio quello di favorire attraverso lo sport l’inclusione sociale di giovani rifugiati e richiedenti asilo. I beneficiari di questo progetto hanno iniziato a ottobre 2017 e ad oggi sono più di 50. Gli sport praticati includono karate, calcio, basket, atletica/corsa, duathlon, pallavolo, basket, judo, pugilato, badminton e nuoto. Le attività vengono svolte nelle città di Milano, Napoli e Roma, con il coinvolgimento di 13 società sportive. Prima di iniziare la pratica sportiva, questi ragazzi vengono sottoposti a visite mediche. “Sport Senza Frontiere” si premura di seguirli da vicino, si assicura della loro partecipazione costante ai corsi, registrando con attenzione i progressi e i miglioramenti di ciascuno, attraverso la compilazione di schede di monitoraggio e la supervisione di uno staff di psicologi. Riducendo l’isolamento e le basse aspettative per il loro futuro, la pratica sportiva aiuta i giovani rifugiati e i minori stranieri non accompagnati a recuperare fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, favorendone di conseguenza le possibilità di inserimento nella società.

Coloro che si iscrivono alla Milano Marathon con “Sport Senza Frontiere” riceveranno la maglietta tecnica di Sport Senza Frontiere per correre la gara e potranno partecipare alla “Parata di Sport Senza Frontiere” insieme ai minori richiedenti asilo, ai giovani rifugiati e ai testimonial. Per iscriversi è necessario mandare una mail a: corripernoi@sportsenzafrontiere.it È anche possibile diventare fundraiser, andando sulla pagina di Rete del Dono e aprire una raccolta fondi cliccando su “Diventa fundraiser”.

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