Miss Biathlon ammalata, Lisa Vittozzi rinasce dalle sue ceneri

Dopo quasi due anni di crisi e con la Wierer influenzata, la sappadina torna sul podio di Coppa del Mondo a Kontiolahti: «Dedico questo terzo posto a me stessa. Senza carattere non se sarei uscita, la voglia non mi è mai mancata»
Miss Biathlon ammalata, Lisa Vittozzi rinasce dalle sue ceneri© EPA

TORINO - Miss Biathlon con le gambe e il fiato tagliati dall’influenza? L’Italia ritrova Lisa Vittozzi e sale sul podio nell’esordio della Coppa del Mondo femminile delle fachire degli cieli stretti con il fucile in spalla, utilizzata ogni giro per stampare a cinque bersagli. Da colpire, pena una penalità in metri (e fatica) in più da percorrere. Dopo il podio clamoroso dello scorso weekend di Federico Pellegrino nel fondo a Ruka, capace di scalare i gradini della felicità per la prima vola non a Sprint, ma in una gara “distance” (nello specifino una 20 km in tecnica libera a inseguimento), la Finlandia continua ad essere miniera di preziosi per il Belpaese delle discipline nordiche.
A Kontiolahti, dove è scattata la Coppa di biathlon, tutti ad aspettare Dorothea Wierer, frenata dalla febbre che domani la terra a riposo (niente staffetta) per un 38° posto dopo una partenza positiva (era quinta a metà gara, poi tre errori nell’ultimo poligono), ed ecco rinascere Lisa Vittozzi. Forse non a casa, visto che da tempo la sappadina è (anche per le sue dichiarazioni e la voglia di emergere) l’alter ego dell’altoatesina. Di sicuro non è un caso il podio ritrovato, il 13° in Coppa del Mondo a quei due anni dall’ultimo exploit (terza nella Sprint di Nove Mesto a marzo 2021). Dietro c’è tenacia, lavoro, ricostruzione dalle ceneri di chi era in rampa di lancio e s’è trovata bruciata dal confronto (sbagliato e accesi anche per colpa sua) con la regina del biathlon mondiale, per di più sotto i riflettori del Mondiale di casa ad Anterselva. Difficile gestire i rapporti in squadra, avere la serenità necessaria per tirare bene al poligono (la chiave del biathlon), ma anche la forza per spingere sugli sci stretti. Tutto ritrovato dalle 27enne nell’Individuale che ieri ha aperto in Finlandia la stagione femminile, commettendo un solo errore al primo poligono e chiudendo a 39”7 dalla vincitrice Hanna Oeberg, la svedese autrice di un errore, e a 2”8 dalla norvegese Ingrid Tandrevold, che invece al poligono ha avuto un percorso netto.
«Sono super contenta - afferma Vittozzi -. Mi sono divertita senza pensare a niente, ma soltanto a sciare e sparare al meglio. Senza paura. Ci sono riuscita e questo mi regala molta soddisfazione. Dedico il terzo posto a me stessa, iniziare in questo modo la stagione è oro: sono stati due anni difficili, che però mi hanno insegnato molte cose e a crescere molto dal punto di vista personale. Senza carattere non se sarei uscita, la voglia non mi è mai mancata». Ma dietro che anche una svolta tecnica. «Il cambio dei materiali mi ha dato fiducia, la scelta è stata azzeccata e penso che sia stata una cosa importante - spiega la sappadina -. Mi sono sentita molto tranquilla sia sugli sci che al poligono, il lavoro fatto in estate si è fatto sentire, sinceramente non mi aspettavo questa prestazione, anche perché nell’ultimo mese sono stata un po’ ammalata e non ho avuto bellissime sensazioni in queste settimane, ma alla fine ho fatto ciò di cui sono capace».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...