Sci: la vendetta di Pinturault in combinata, il coltello nella piaga dell'Italsci

Ai Mondiali di casa il francese riconquista l'oro bruciando di 10 centesimi l'austriaco Schwarz che due anni fa a Cortina l'aveva battuto per 4. Dopo la Brignone è il trionfo della polivalenza, ma gli azzurri l'inseguono poco e nulla. Buone notizie dalla Goggia, subito veloce in prova
Sci: la vendetta di Pinturault in combinata, il coltello nella piaga dell'Italsci© Getty Images

TORINO - La vendetta è un piatto che va servito freddo. Gelido se possibile. Alexis Pinturault l’ha messa in pratica alla perfezione, quasi con perfidia. Due anni fa aveva mancato il bis d’oro in combinata ai Mondiali di Cortina, beffato per 4 centesimi da Marco Schwarz. Oggi, nella gara antica e finanche desueta dello sci ai Mondiali di casa, in Alta Savoia, il francese a sua volta d’altri tempi per atteggiamento s’è ripreso il titolo iridato per 10, concretizzando il miglior tempo assoluto nel superG iniziale con una resistenza attiva nella manche di slalom al ritorno dell’austriaco.

Pinturault torna quindi a scalare il gradino più alto del podio (quarta volta ai Mondiali) due anni dopo l’ultima volta anche in Coppa del Mondo (gigante di Lenzeheide nel marzo 2021), chiudendo un lungo periodo di appannamento e impreziosendo una carriera da vero polivalente dello sci, coronata dalla Coppa del Mondo assoluta del 2021 con 34 vittorie e 75 podi. Non un caso il suo trionfo nella combinata iridata. Come non lo è stato ieri quello di Federica Brignone. I due, per edizioni e amore per lo sci ma anche caratteristiche tecniche si assomigliano molto, compresa la predilezione per il superG emersa nelle ultime stagioni. Proprio le gare che devono arrivare ai campionati di Courchevel-Méribel, con quella femminile in programma domani mattina (11.30: Brignone, Curtoni, Goggia e Bassino il nostro quartetto) e quella maschile giovedì alla stessa ora.

Ma prima di proiettarsi avanti, vale la pesa ragionare su quanto d’azzurro s’è visto nella combinata maschile di oggi. Poco, molto poco. Anche in questo caso è calato il gelo. Non un bel segno, però. Per altro neppure inatteso, perché il frutto di un’ormai cronica incapacità dell’Italsci di adeguarsi a quello che è la modernità. Non parliamo del costruire un combinatista, visto che si tratta di una disciplina appunto non più inserita neppure nel programma della Coppa del Mondo. Ma alle Olimpiadi e ai Mondiali le combinata ci sono e le loro medaglie valgono eccome. Per conquistarle bisogna avere un giusto atteggiamento e costruire sciatori polivalenti. Tanto gigante per i velocisti, velocità per gli slalomisti. La lezione dei vari Odermatt e Kilde, nonché degli stessi Pinturault e Schwarz, per non parlare di americani e austriaci continua a non servire. Perché?

Se Dominik Paris («tracciato difficile ma condizioni ottimali; ho capito qualcosa di più anche in chiave set-up per la gara di giovedì») e Mattia Casse («sono stato troppo accorto»), entrambi saltati nella prima hit, sono scesi solo in chiave superG, con il torinese a provare per la prima volta in cartiera la pista Eclysse, Giovanni Borsotti deraglia con uno sci staccato nelle prime porte dello slalom quando è già lontanissimo (24° in superG), in classifica piazziamo il solo Tobias Kastlunger. Il giovane torello altoatesino giustifica ampiamente la convocazione (7°, anche se a tre secondi), togliendo ogni dubbio sulle scelte di Max Carca, ma proprio la sua velocità in slalom e le qualità mostrate mano mano nel superG dopo una partenza zoppicante, frutto di pochissimo allenamento nella velocità, è il classico coltello che gira nella piaga.

Meglio tornare a parlare della velocità che assegna ora le sue medaglie. Si parte con i superG domani e giovedì, appunto, poi le discese. E (anche in chiave gara di domani) a questo proposito fa sottolineato il miglior tempo di Sofia Goggia nonostante un errarono iniziale nella prima prova cronometrata disputata oggi a Méribel con 26 centesimi di vantaggio su Elena Curtoni. «Il tempo non rispecchia le sensazioni, perché nella parte alta, piena di dossi, sono stata un po’ abbondante con qualche linea sbagliata - butta acqua sul fuoco la bergamasca -. È chiaro che è una pista da interpretare bene, deve esserci il giusto mix tra intensità e tattica. Fortuna ci sono altre due prove prima della discesa di sabato, intermezzate dal superG. Sono tranquilla, avrò tanto da studiare e visualizzare in questi giorni, soprattutto tanti passaggi dalla discesa». I suoi Mondiali iniziano davvero ora.

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