Milano Cortina 2026, lo show delle Olimpiadi: ecco le mascotte e gli spettatori in pista

La svolta: vince il gioco di squadra, i due ermellini e i bucaneve finalisti. Ed esperienze in stile Superbowl con l'entrata in campo di on Location

Le Olimpiadi della neve e del giaccio irrompono sul palco dei fiori. Federica Brignone (che ieri mattina alle 6 è volata da Nizza verso Andorra, dove sabato c’è il gigante di Coppa del Mondo) protagonista della prima serata del Festival, Milano Cortina 2026 della seconda con il lancio mondiale delle Mascotte dei Giochi invernali che fra due anni (6 febbraio l’inaugurazione allo stadio San Siro) si disputeranno in Italia per la terza volta. Si chiamano Tina e Milo e sono due ermellini. Giovanni Malagò, il presidente del Coni e della Fondazione Milano Cortina 2026 che dopo tanti ritardi sta accelerando (fra dieci giorni si apre anche il cantiere della pista da bob), dopo aver garantito ad Amadeus che «sarà un’Olimpiade bellissima», ha voluto lasciare i riflettori del palco dell’Ariston (di fronte a 10 milioni di telespettatori) a loro e Federico Barra. Ovvero lo studente scelto in rappresentanza degli studenti dell’Istituto Comprensivo di Taverna, in provincia di Catanzaro, che hanno vinto il concorso lanciato un anno fa tra le scuole primarie e secondarie di primo grado italiane per ideare le mascotte.

Tina, Milo e Sanremo

I nomi, come precisano dalla Fondazione «italiani, brevi, facilmente pronunciabili e memorizzabili anche in altri Paesi», sono i diminutivi delle due località protagoniste. (Cor)Tina ha il manto chiaro e rappresenterà le Olimpiadi, Mil(an)o è bruno e sarà il testimonial delle Paralimpiadi. Creativa, concreta e gran curiosona, Tina vive in città e nel tempo libero ama assistere a spettacoli e concerti che le hanno fatto conoscere il potere della bellezza e la sua forza trasformatrice. «Sogna forte!» è il suo motto. «Gli ostacoli sono trampolini» quello di Milo, resiliente e sognatore con un vero e proprio debole per gli scherzetti. Ama giocare sulla neve e nel tempo libero realizza strumenti musicali di pura fantasia. Nato senza una zampa ha imparato a camminare con la coda. Ma la bellezza e novità dell’Olimpiade Bianca diffusa sulle Alpi è anche nel messaggio che porta sul palco il giovane Federico. «Lo sport significa gioco di squadra, per questo insieme a Tina e Milo parteciperanno i fiori dell’altra finalista». Si chiamano “I Flo” e sono sei piccoli bucaneve, ovvero il progetto di mascotte per i Giochi ideati dai ragazzi dell’Istituto Comprensivo Sabin di Segrate (Milano) e protagonisti del ballottaggio vinto dagli ermellini creati dagli studenti calabresi. «Saranno i migliori amici di Tina e Milo nell’avventura verso Milano Cortina 2026 e arricchiranno le loro storie con giochi, scherzetti e tanta, tanta simpatia» garantiscono dalla Fondazione. Un modo di portare nel terzo millennio il vecchio e caduto un po’ in disuso motto decoubertiano: l’importante non è vincere, ma partecipare. Che poi significa vincere. Nella vita. E partire dal palco del Festival ne è garanzia.

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Milano Cortina 2026, ecco On Location

La corsa ai biglietti per vivere in tribuna il ritorno delle Olimpiadi in Italia dopo vent’anni? Superata. A Milano Cortina 2026 (e non solo) si potrà davvero dire: “Io c’ero”. Sarà un’Esperienza, la svolta segnata nel mondo dei cinque cerchi con l’entrata in campo di On Location, il provider mondiale di hospitality che per la bellezza di 1,3 miliardi di dollari ha firmato un accordo col Cio per l’acquisto del 30% della biglietteria dei prossimi tre Giochi: Parigi 2024 ormai alle porte, Milano Cortina 2026 appunto e Los Angeles 2028.

Esperienze come il Superbowl

L’intenzione è quella di trasformare la visione delle gare in “experience” coinvolgenti e uniche sulla scia di quanto già fatto in America al Super Bowl, alle Final Four dell’Ncaa (il basket universitario) nonché alla Fashion Week di New York, ma anche alle Ryder Cup di golf. On Location ha già aperto i suoi uffici a Milano per allestire i pacchetti certificati “Premium”, ovvero da Vip con trasporti privati per raggiungere stadi e piste di gara, pranzi e cene preparate da chef rinomati, pernottamento in hotel esclusivi e soprattutto incontri con campioni olimpici e paralimpici e l’accesso in posizioni privilegiate. L’idea è di trasportare sulla neve e sul ghiaccio quanto fatto al Super Bowl (domenica si gioca a Miami tra Kansas City Chiefs e San Francisco 49ers), fino a permettere a un ristrettissimo gruppo di fortunati (e che possono permetterselo) di entrare in campo prima e dopo la partita, godendo i festeggiamenti insieme ai vincitori. La prima volta è stata nel 2021 a Tampa con Tom Brady... Così a Cortina per la discesa di Sofia Goggia ci sarà un palco a bordo pista all’altezza del salto. E qualcuno potrebbe godersi una serata con Sylvester Stallone che racconta come ha giurato “Cliffhanger” su quelle Dolomiti. Al biathlon di Anterselva si potrà assistere alle gare nella fossa del poligono. Per non parlare di come si vivrà da protagonisti la cerimonia d’apertura a San Siro e chiusura all’Arena di Verona. Non solo idee e progetti. C’è già molto nero su bianco, anche perché oltre ad aver acquistato il 30% della biglietteria, sono già partite le prenotazioni delle stanze di hotel e un’organizzazione che sposta il concetto di “visione”.

"Nuove e uniche occasioni di ospitalità"

«Le Olimpiadi e le Paralimpiadi sono di per sé un evento globale, sportivo e culturale - spiega l’amministratore delegato della filiale italiana Emilio Pozzi, alla sua decima esperienza olimpica - e On Location è entusiasta di valorizzare ancora di più le bellezze e le risorse di questi magnifici luoghi dove si svolgeranno i Giochi Invernali di Milano Cortina 2026. Il pubblico italiano e internazionale è pronto ad abbracciare queste nuove e uniche esperienze di ospitalità, che saranno presentate per la prima volta alle venue. Non vediamo l’ora di svelarle nel prossimo futuro». Non sarà per tutti, perché i clienti che si sono già fatti avanti (anche con richieste bizzarre) sono facoltosi e vengono da Stati Uniti e Giappone, ma i pacchetti terranno conto della dimensione delle... tasche. D’altronde il mondo è quello (dei pochi) che vogliono andare nello spazio. Perché non crearlo sulla neve e sul ghiaccio?

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Le Olimpiadi della neve e del giaccio irrompono sul palco dei fiori. Federica Brignone (che ieri mattina alle 6 è volata da Nizza verso Andorra, dove sabato c’è il gigante di Coppa del Mondo) protagonista della prima serata del Festival, Milano Cortina 2026 della seconda con il lancio mondiale delle Mascotte dei Giochi invernali che fra due anni (6 febbraio l’inaugurazione allo stadio San Siro) si disputeranno in Italia per la terza volta. Si chiamano Tina e Milo e sono due ermellini. Giovanni Malagò, il presidente del Coni e della Fondazione Milano Cortina 2026 che dopo tanti ritardi sta accelerando (fra dieci giorni si apre anche il cantiere della pista da bob), dopo aver garantito ad Amadeus che «sarà un’Olimpiade bellissima», ha voluto lasciare i riflettori del palco dell’Ariston (di fronte a 10 milioni di telespettatori) a loro e Federico Barra. Ovvero lo studente scelto in rappresentanza degli studenti dell’Istituto Comprensivo di Taverna, in provincia di Catanzaro, che hanno vinto il concorso lanciato un anno fa tra le scuole primarie e secondarie di primo grado italiane per ideare le mascotte.

Tina, Milo e Sanremo

I nomi, come precisano dalla Fondazione «italiani, brevi, facilmente pronunciabili e memorizzabili anche in altri Paesi», sono i diminutivi delle due località protagoniste. (Cor)Tina ha il manto chiaro e rappresenterà le Olimpiadi, Mil(an)o è bruno e sarà il testimonial delle Paralimpiadi. Creativa, concreta e gran curiosona, Tina vive in città e nel tempo libero ama assistere a spettacoli e concerti che le hanno fatto conoscere il potere della bellezza e la sua forza trasformatrice. «Sogna forte!» è il suo motto. «Gli ostacoli sono trampolini» quello di Milo, resiliente e sognatore con un vero e proprio debole per gli scherzetti. Ama giocare sulla neve e nel tempo libero realizza strumenti musicali di pura fantasia. Nato senza una zampa ha imparato a camminare con la coda. Ma la bellezza e novità dell’Olimpiade Bianca diffusa sulle Alpi è anche nel messaggio che porta sul palco il giovane Federico. «Lo sport significa gioco di squadra, per questo insieme a Tina e Milo parteciperanno i fiori dell’altra finalista». Si chiamano “I Flo” e sono sei piccoli bucaneve, ovvero il progetto di mascotte per i Giochi ideati dai ragazzi dell’Istituto Comprensivo Sabin di Segrate (Milano) e protagonisti del ballottaggio vinto dagli ermellini creati dagli studenti calabresi. «Saranno i migliori amici di Tina e Milo nell’avventura verso Milano Cortina 2026 e arricchiranno le loro storie con giochi, scherzetti e tanta, tanta simpatia» garantiscono dalla Fondazione. Un modo di portare nel terzo millennio il vecchio e caduto un po’ in disuso motto decoubertiano: l’importante non è vincere, ma partecipare. Che poi significa vincere. Nella vita. E partire dal palco del Festival ne è garanzia.

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