Atletica, Mo Farah lascia coach Salazar: «Le accuse di doping non c'entrano»

Il fuoriclasse del mezzofondo nega che il divorzio sia legato all'inchiesta dell'Usada: vuole tornare a vivere a Londra con la famiglia
Atletica, Mo Farah lascia coach Salazar: «Le accuse di doping non c'entrano»

TORINO - Il fuoriclasse del mezzofondo Mo Farah ha deciso di lasciare il suo allenatore, il controverso coach statunitense Alberto Salazar, ma ha negato che il divorzio sia legato all'inchiesta antidoping Usa sul leader del progetto Nike Oregon. Il quattro volte campione olimpico, in un'intervista al Sun, spiega che la scelta è dovuta alla decisione di tornare a vivere a Londra con la moglie Tania e con i quattro figli. Nella capitale del suo Paese d'adozione, Farah si allenerà sotto la guida di Gary Lough, marito e allenatore di Paula Radcliffe. "Non sto lasciando il progetto Nike Oregon e Alberto Salazar a causa delle accuse di doping - ha detto Farah al Sun -. Quella è una vicenda che dura da due anni, se l'avessi fatto per questo sarebbe successo prima. Io credo nello sport pulito e che chiunque vada al di là delle regole dovrebbe essere punito. Se Alberto avesse attraversato quella linea, se avessi avuto qualche ragione per dubitare di lui, non sarei rimasto con lui tutto questo tempo". Farah, che ha 34 anni, dopo i Mondiali di Londra ha deciso di ritirarsi dalle gare su pista per concentrarsi sulla maratona. Nel 2011 si era trasferito negli Stati Uniti per lavorare con Salazar, in Oregon, e da allora cominciò a dominare a livello globale, vincendo tutte le gare sui 5mila e 10mila alle Olimpiadi e ai Mondiali, mancando l'oro solo nei cinquemila a Londra lo scorso agosto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...