Atletica, Tortu: "Se scendo sotto i 20" niente feste pazze"

Il campione olimpico della 4x100 parla dei suoi obiettivi dell'anno, dal record di Mennea alla finale di budapest: "I 200 non mi hanno mai spaventato, l'idea è quella di debuttare sui 100"
Atletica, Tortu: "Se scendo sotto i 20" niente feste pazze"© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

"Se andassi sotto i 20 secondi? Nulla di pazzo, festeggerei a cena con i miei amici. E mi arrabbierei perché non l'ho fatto prima. Ma soltanto se è l'ultima gara della stagione, altrimenti resterei concentrato". Uno dei tre obiettivi dell'anno è proprio questo, per Filippo Tortu: violare la barriera che soltanto il mito Pietro Mennea ha saputo infrangere nella storia azzurra dei 200 metri. Il campione olimpico della 4x100 lo racconta nel talk di AtleticaTV, la piattaforma streaming della Federazione Italiana di Atletica Leggera. E parlando del rapporto tra gli sportivi e i social, si schiera dalla parte di Matteo Berrettini: "Più che ragione, ha stra-ragione. Gli stanno rompendo le scatole ma non sta facendo assolutamente niente se non vivere una vita normale. La sua storia non è un motivo valido per mettere in discussione un campione come Matteo. È davvero triste. Io e il gossip? Non mi appartiene, sono schivo e riservato, nella vita e sui social", ha concluso lo sprinter lombardo delle Fiamme Gialle. 

Gli obiettivi dell'anno: dalla finale dei 200 metri a Budapest al debutto sui 100

Gli altri obiettivi della stagione alle porte, almeno a livello individuale, sono presto detti: la finale mondiale dei 200 metri a Budapest in agosto e la finale della Wanda Diamond League a Eugene il mese successivo. A Eugene mi sono trovato bene lo scorso anno, quando ho mancato la finale mondiale di soli tre millesimi - spiega Tortu, al personale di 20.10 in Oregon - e quindi voglio tornarci. Sarebbe l’appuntamento conclusivo di una stagione che comincerà tra fine aprile e inizio maggio: l’idea è quella di debuttare sui 100. Stiamo cercando la data e la sede giusta. Per poi correre il primo 200 nei giorni iniziali di maggio. Tutto è funzionale a questa distanza, che ormai è la mia, e che ogni volta capisco un po’ meglio. Sto lavorando tanto sulla curva, l’anno scorso avevo qualche problemino a interpretarla. La verità è che i 200 non mi hanno mai spaventato, ma in una carriera sportiva vanno rispettate delle fasi: ed è arrivata quando si è chiuso un capitolo importante nei 100. Che comunque farò 2-3 volte in stagione, e non escludo nemmeno che sia agli Assoluti”. Altre tappe sono già indicate nella sua agenda di giugno: “Il Golden Gala a Firenze, la staffetta a Parigi il 9, la ‘Coppa Europa’ in Polonia. I duecento agli Europei di Monaco gli hanno dato il bronzo: “E il… broncio - duetta con la giornalista Lia Capizzi, opinionista della Domenica Sportiva - Soltanto sul podio ho capito che una medaglia non era affatto scontata. Avrei preferito sentire un altro inno, ma con me c’erano due inglesi sugli altri gradini (Hughes e Mitchell-Blake, ndr), e abbiamo ricordato come a Tokyo in staffetta fossero arrivati dietro…”.

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