La capolista Ancona sente il fiato sul collo

Nel campionato di A della raffa i marchigiani non vanno oltre il pari a Montegranaro e ne approfittano Pinetina e MP Filtri

Quando mancano tre giornate al termine del massimo campionato della raffa per le inseguitrici della lepre Ancona, che ha pareggiato sui campi del Montegranaro,  si è riaperto un sia pur sottile spiraglio per la caccia allo scudetto. I romani della Pinetina e i modenesi della MP Filtri Rinascita, entrambi con tre punti in tasca, hanno infatti limato il distacco dalla capolista che tuttavia conserva ancora 5 lunghezze di vantaggio e, inoltre, ha davanti un calendario tutto in discesa.

Alle spalle del terzetto di testa la Boville Marino, facendo saltare il banco a Montegridolfo, si è riportata frattanto tutta sola al quarto posto mentre per la quinta piazza si stanno battendo L’Aquila, Montecatini e Montegranaro. Sarà invece una lotta allo spasimo quella che si profila ai piani bassi con i trevigiani della Fashion Cattel e i riminesi del Montegridolfo che lottano per non andare a tenere compagnia all’ormai condannato Colbordolo.

Fra i protagonisti che per tre ore abbondanti hanno dispensato spettacolo ed emozioni a piene mani nello spumeggiante derby marchigiano tra il Montegranaro e l’Ancona, la palma del migliore fra i padroni di casa spetta di diritto all’eclettico jolly Fernando Rosati (nella foto) che ha guidato i suoi ad una rimonta che sembrava quasi impossibile.

“Dopo essere stato sconfitto nel primo set per 4-8 da Gianluca Manuelli - spiega -  sono riuscito a superarlo per 8-5 nel secondo, mentre invece la nostra terna composta da Luca Santone, Matteo Angrilli e Daniele Ombrosi, pur giocando praticamente allo stesso livello di Marco Cesini, Federico Patregnani e Andrea Cappellacci, è stata purtroppo sconfitta per 7-8 e 4-8 per cui l’Ancona si è portata in vantaggio per 3 a 1. Ma non ci siamo persi d’animo e dopo l’intervallo ci siamo gettati nella mischia con il piglio giusto, convinti di potere ancora recuperare il risultato. E così è stato”.

ALASSIO Dopo sessant’anni, ovvero dalla prima edizione del 1954 in cui vinse il Nizza, la Targa d’Oro Città di Alassio, la classica gara internazionale del volo a quadrette, è tornata a parlare francese grazie al Saint Vulbas di Laurent Touraine, Sebastien Mourgues, Thierry Dubuis e Patrice Besson  che ha messo le briglie per 13-5 alla sorprendente quadretta torinese del Ponte Masino, composta da Sergio Balma, Michele Gianaro, Oscar Belliero e Carlo Brignolo, già appagati dall’essere arrivati a disputare la sfida conclusiva.

Ma sono stati i giovani, i partecipanti alla prima edizione della Targa Junior, a raccogliere il maggior numero di applausi. A scrivere il proprio nome per la prima volta nell’albo d’oro della nuova competizione hanno provveduto Marco Pizzol e Giulio Zanette della trevigiana Florida che in finale hanno superato Bra dei bravissimi Emanuele Soggetti e Anes Alekic per 13-11.

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