Coppacampioni volo - Pontese in piena salute, zoppica la Brb

A Giuliano Di Nicola e Daniel Tarantino le prove del Circuito Fib della raffa – Marina Braconi svetta a Pesaro

Al termine della prima manche dei quarti di finale di Coppacampioni, le grandi protagoniste si ripresentano in pole position col motore sintonizzato sugli alti regimi, ma il rombo dei successi ottenuti da Pontese, Cro Lyon e Saint Vulbas, assorda i campioni in carica della Brb, colti alla sprovvista e battuti in terra croata.

L’esaltante partenza dei campioni d’Italia della Pontese, ha seppellito sotto la sua valanga di punti e di entusiasmo, la Lokateks Trata, prim’attrice slovena. Uomini di Coppa, come Opresnik, Sofronievski, Premru, Vehar, sembravano procedere a zoppo galletto mentre la formazione trevigiana filava a razzo lasciandoli nella polvere. L’immagine è emblematica, ed è quanto mai difficile trovare spunti interessanti dinanzi ad un “cappotto” confezionato con dovizia di particolari. La novità, la bella novità, scaturisce dal ritorno in pista di Marco Ziraldo (nella foto), la cui voglia di successo, di gioco, di sfide in cui rimisurarsi, lo induce a rimettersi in corsa per altri traguardi. Nella staffetta insieme a Pegoraro è arrivato a 51 su 60, nel progressivo a 44 su 48.

Che succede alla Brb? A Rijeka, dove si sono affrontate le due illustri protagoniste della finale dello scorso anno, la Rossa ha dato la sensazione di un motore ingolfato, una vettura oberata da sollecitazioni eccessive. La sua astinenza nel doppio combinato, dopo lo sprint vincente dei corridori Ferrero e Roggero su Brnic e Marcelja, e il successivo pareggio nel tiro di precisione (Grosso si, Pautassi no), ha costretto la formazione italiana ad un inseguimento ansioso. Al termine dei due tiri progressivi (Roggero sì, Ferrero no), il Vargon, che rispetto a quello strabattuto nel 2013 schiera un Santoro e un Tonejc in più, si è ritrovato avanti di due paletti nello slalom parallelo con i campioni in carica, e quel vantaggio è servito ai croati per tagliare il traguardo per primi grazie ai quattro punti strappati dalla coppia Goran-Marcelja a Grosso-Pautassi e dalla terna Cuculic-Kraljic-Tonejc a Birolo-Deregibus-Ferrero.

Carlo Ballabene, star della Brb, che dopo aver raggiunto Sturla nelle vittorie di Coppa (9 su 13 lui, 9 su 11 Nicola), guarda da vicino gli altri miti Lino Bruzzone (10 su 12) e Mario Suini (11 su 14), non cerca alibi né disquisizioni di convenienza per dare un senso alla sconfitta. “Direi che è risultata determinante la prima parte dell’incontro – esordisce “Carlomagno” – con le due sconfitte nel combinato. Io ho giocato male, faticando a trovare il verso giusto su quei campi molto lisci. Bruzzone non ha reso come sa e pure lui, seppur di una lunghezza, ha dovuto arrendersi all’avversario. Appresso, nel tiro di precisione, la sconfitta di Pautassi con una prestazione insufficiente, ci ha lasciati ancora sotto. Quando sei costretto ad inseguire basta un niente, un colpo sfortunato, una brutta giocata, a complicare ulteriormente le cose. Anche nel progressivo ne abbiamo vinto uno su due, sebbene Ferrero si sia dimostrato all’altezza del mondiale Brnic.  Fiutato il pericolo – prosegue Ballabene nella sua disamina del match – abbiamo cercato di arrivare almeno al pareggio, che sarebbe equivalso ad un successo, ma soltanto io, nell’individuale, e Paolo (Ballabene jr, ndr) in coppia con Bruzzone, siamo riusciti a disputare due match che non hanno lasciato scampo agli avversari. Purtroppo l’altra coppia, non si è espressa all’altezza, così come la terna. Peccato, perché tre partite su quattro potevano essere nostre “. Adesso, per arrivare a disputare la semifinale, la Brb non solo deve vincere la sfida di ritorno, ma anche la lotteria dello spareggio. “ In effetti – aggiunge Carlo – non è tanto l’incontro che preoccupa, quanto lo spareggio. Cerchiamo di fare gruppo, di partire determinati. Purtroppo stiamo attraversando un periodo particolare, di forma non smagliante; siamo leggermente calati, come è emerso dalla finale di Loano“.

 L’ammiraglio Aldino Bellazzini sa di poter disporre non solo di cacciatorpediniere votate alla difesa, ma di siluri e mine vaganti da disporre nel cuore dello sbarramento avverso, e fuor di metafora, farà sì che il divario tecnico riacquisti la sua giusta dimensione.

I migliori punteggi dei quarti di finale sono stati ottenuti nella staffetta da Chirat-Micoud del Cro Lyon (57/61), nel combinato da Amar del Cro Lyon (29), nella precisione dal nostro Grosso e Santoro del Vargon (24) e nel progressivo da Roggero (47/51) e Zivolic dell’Istra Porec (47/50).

Sabato 31 si replica a campi invertiti partendo da questi risultati : Pontese-Lokateks 22-0, Vargon – Brb 12-10, Cro Lyon – Istra Porec 18-4, Hrast – St Vulbas 6-16.

Nella finale di andata della Coppa Fib, il monegasco C.B.du Rocher  ha inflitto un pesante 18-0 al croato Biston Makarska. Il ritorno sabato 31.

CIRCUITO FIB RAFFA Terminati i festeggiamenti per la conquista del primo storico scudetto tricolore, l’Ancona 2000 si è presentata al gran completo alla Sanpierina di S. Pietro in Casale, dove era in programma il 50° G.P. Città di Bologna, gara valida per il Circuito Fib nel cui albo d’oro spiccano i più bei nomi della raffa nazionale. Alla squadra dorica non è tuttavia bastato portare in semifinale ben due delle sue cinque punte di diamante per tornarsene in riva al Conero con l’ennesimo trofeo. Andrea Cappellacci, dopo avere superato il compagno di casacca Federico Patregnani per 12-7, si è infatti trovato di fronte uno scatenato Daniel Tarantino, che sfoderando una media impressionante tanto nell’accosto quanto nella bocciata lo ha  travolto per 12-1.

L’exploit di questo venticinquenne, reggiano di adozione ma nato e cresciuto a pane e bocce a Bologna, non deve tuttavia meravigliare più di tanto, trattandosi di un talento naturale che nel suo palmares vanta un titolo italiano a terna di categoria A, 4 Circuiti Fib, una decina di gare nazionali e la militanza in categoria A1 per ben tre stagioni. 

E’ lo stesso possente bomber a riavvolgere il nastro di questa sua trionfale giornata  <>.

L’altro appuntamento al vertice andato in scena alla Moscianese di Teramo, che ha inteso ricordare “l’amico Ennio” è sfociato in un testa a testa fra i campioni del mondo a squadre Emiliano Benedetti della Pinetina di Roma e Giuliano Di Nicola della Virtus L’Aquila, con vittoria di quest’ultimo per 12-7. Alle loro spalle sono finiti l’altro capitolino Fabio Palma della Boville e l’outsider maceratese Sauro Petrelli della Montesanto. Nella gara del Circuito Fib femminile della Oikos Fossombrone di Pesaro, valida quale 9° Trofeo Berloni Bagno, la reggiana Marina Braconi dell’Olimpia Conad, unica superstite di A1, ha centrato il secondo successo stagionale, piegando per 12-8 la padrona di casa Loredana Casagrande. Nel tabellone riservato alle categorie inferiori si è invece imposta la locale Edda Aguzzi della Tavernelle. 

A brindare alle prime luci dell’alba sulle corsie della Bentivoglio di Reggio Emilia nella notturna valida per il 19° G.P. Città di Gualtieri sono stati Luca Ricci e Maurizio Mussini della Brescia Bocce, che hanno concesso soltanto 3 punti ai modenesi Marco Luraghi e Luca Viscusi della MP Filtri. Le altre due gare nazionali in programma sono invece andate in scena a Cagliari e a Roma: nel primo caso si trattava del Memorial Salis della Comunale Settimo, in cui si è imposto Paolo Brucciani del Circolo Bocciofilo del capoluogo sardo, imitato nel Trofeo Leonardo da Vinci di Roma organizzato dall’omonima società dalla coppia capitolina della Eretum composta da Santolo Nunziata Rega e Americo Diomei.

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