Circuito raffa. L’azzurro Di Nicola si consola vincendo a Napoli

Dopo la delusione del mondiale di Roma, il campione pescarese torna a macinare successi sulle corsie che contano. Nell’Eurocup del volo tre italiane nei quarti di finale
Circuito raffa. L’azzurro Di Nicola si consola vincendo a Napoli

3 giorni, 18 gare. Quasi un record. Il weekend seguente la festività del primo maggio ha letteralmente riempito l’attività di alto livello della raffa in giro per l’Italia. In questo mare di gare nazionali maschili, femminili e juniores, spiccano su tutte le tre manifestazioni domenicali valide per il circuito FIB di Lomagna (Lecco), Villafranca (Verona) e Napoli. Nella prima ha prevalso l’esperto Enzo Gabriele Vare’ della Tritium Bocce di Bergamo, miglioratosi dopo il terzo posto di una settimana prima proprio in terra orobica. Nella seconda Gianluca Manuelli dell’Ancona 2000, con un pensiero rivolto già alla prossima stagione lontano dalla regione natia, secondo i rumors che trapelano. Nella terza la fresca (e scontenta) medaglia di bronzo dei mondiali di Roma 2015, Giuliano Di Nicola (foto), del Boville di Roma. “La delusione è passata perché io ho un approccio sempre positivo e so che nello sport si vince e si perde. Certo, è stata una delusione più forte delle altre, ma sto dimostrando che non mi faccio bloccare da essa. Insomma, l’ho vissuta come una grande occasione mancata ma non l’unica della vita”, ha raccontato il campione pescarese. Segue vittoria senza eccessive sofferenze sulle corsie del capoluogo campano. Punto e a capo. Teatro privilegiato della tre giorni di gare ancora una volta la struttura del Centro Tecnico Federale capitolino. Ben 6 le manifestazioni svoltesi sulle 12 corsie dell’impianto romano ancora fumanti per gli iridati appena conclusi, tra venerdì e domenica. Due femminili, due maschili e due juniores. Per le gare in rosa, vittoria della compagine regionale laziale nell’ottagonale femminile a squadre di venerdì e sabato. Nella competizione della domenica invece, il ritorno vincente sui campi che l’hanno vista protagonista di Elisa Luccarini. Com’è stato? “Tornare sui campi del CTF è stato emozionante. Forse mi sono resa conto del fatto che il titolo conquistato da poco è vero. Dopo 14 anni dal primo titolo mondiale, e con tutti gli occhi puntati addosso, ho preso consapevolezza con tachicardia di quanto ho fatto.” Andamento lineare il suo nel corso della manifestazione, qualche inciampo più nella prima parte che nella seconda. Nella gara maschile a coppie trionfano Romolo Lauri e Antonello Natale (avete già sentito questo cognome?) dell’Eretum di Roma, in quella per le categorie cadette due giocatori di certo non neofiti come Mauro Fedeli e Francesco Zuccaretti, della Lido del Faro di Roma. Pasquale D’Amore, Amici S. Anna di Salerno, conquista la gara juniores riservata alla categoria Allievi, mentre il toscano Giacomo Cecchi, del Pieve a Nievole, quella dei Ragazzi. Venerdì primo maggio, altre 5 gare. A Bologna, il talentuoso Leonardo Porrozzi del Colbordolo di Pesaro, mette in riga i suoi avversari in una gara estenuante. A Monza, Christian Andreani dell’Alto Verbano di Varese, vince il torneo del gotha delle bocce lombarde. Antonio Chiarieri e Angelo Mancini, del Trabucco di Pescara, si impongono nella gara di Chieti, una delle due a coppie della giornata. È Alfonso Nanni, anche lui del Boville, a dominare invece la competizione per le massime categorie in quel di Cassino, e i due fratelli Augusto e Massimiliano Vittiglio, del Villanova di Roma, a fare loro l’equivalente per le altre categorie. A completare il quadro di sabato la coppia della Rubierese di Reggio Emilia, Luca Cavazzuti e Davide Truzzi, si regala la vittoria a Verona; Alfonso Mauro della S. Lucia S. Alfredo di Salerno, il primo posto nell’antipasto nazionale a Napoli; padre e figlio Stia, ovvero Giuseppe e Alessandro, tesserati per la Biturgia di Arezzo, la conquista del gradino più alto a Perugia. Ancora nella domenica infine, la premiata ditta Gianluca Monaldi e Gaetano Miloro, Montegridolfo di Rimini, mettono a segno un’altra affermazione, sempre in terra umbra.

COPPA EUROPA VOLO

L'Europa boccistica spalanca festosamente le braccia alle squadre italiane. I preliminari di Coppacampioni hanno gratificato il nostro boccismo attraverso le sue due rappresentanti, La Perosina e Borgonese, che insieme alla Brb, qualificata di diritto, ci portano nei quarti di finale con tre club, rispetto ai due ciascuna di Croazia e Slovenia, e dell'unico francese.

Dopo l'eloquente 20-2 inflitto ai monegaschi della Rocca, sui loro campi, non era necessario chiedere verifiche alla Perosina. Nel match di ritorno gli uomini di Elio Bert, brandendo le armi di una evidente superiorità tecnica, hanno sbriciolato ogni ostacolo, ogni tentativo proposto dal Club du Rocher. Come sottolinea Giancarlo Data, patron dei perosini: ”Debbo ammettere che l'impegno non ci ha creato difficoltà. Già all'andata a Montecarlo si era palesato il divario tecnico. A loro mancano i corridori. Se gli togli già 6 punti in partenza, pur avendo due o tre giocatori validi, diventa improbo il confronto. Ora dovremo vedercela con la Borgonese. Il sorteggio da un lato ha penalizzato le italiane, dall'altro però ha assicurato all'Italia un posto sicuro in semifinale. Anche se nei playoff di Loano li abbiamo sconfitti, con questa formula può succedere di tutto “. La Perosina è dal 2007 (sconfitta di misura dalla Tubosider) che insegue una seconda finale.

La Borgonese, forte del successo casalingo dell'andata, è andata ad affrontare a muso duro i francesi del Saint Vulbas, e soltanto al termine del diabolico slalom parallelo costituito dallo spareggio, si è trovata avanti di un paletto. La pesante sconfitta rimediata al termine delle undici prove, è sicuramente un castigo numericamente esagerato per i piemontesi della Valle Susa, alla luce del gioco espresso. Dopo aver perso la staffetta (Matteo Mana e Petric non si sono espressi come all'andata, scendendo da 53 colpite a 46, al contrario degli scatenati Constantin-Marsens balzati da 49 a 56), nel doppio combinato sia Kozjek che Scassa hanno dovuto cedere l'intero bottino a Benoit e Mourgues. In casa Borgonese si è riaccesa la luce per mano di Tabone e Capello. I due cecchini, respingendo i tentativi di Roche e Belay, hanno raddrizzato la barca borgonese facendo propri i quattro punti del tiro di precisione (25 e 22 i rispettivi score) e ridisegnando uno scenario più consono alle aspettative grazie al punteggio parziale di 6-4 a favore dei transalpini. Appresso il pareggio di Petric nel tiro progressivo (41-41 contro Constantin) ha messo in condizione la squadra italiana di presentarsi alla fase conclusiva, quella con gli otto punti in palio del tradizionale, con un minimo divario. Purtroppo, nell'altra corsa, Matteo Mana ha ceduto di tre lunghezze nei confronti di Marsens (41-44) e il parziale di 9-5 per il Saint Vulbas , ha lasciato solo un tenue filo di speranza ai borgonesi che per arrivare almeno al pareggio avrebbero dovuto vincere tre prove su quattro. Ai biancocelesti dell'Ain è salito l'appetito; hanno riempito lo shaker e si sono serviti un cocktail vincente, contrastato soltanto dal successo a coppie di Parise-Scassa su Bernard-Roche. Bandiera bianca per il solista Kozjek contro Benoit; per l'altra coppia Capello-Olivetti e la terna Agnesini-Cavallo-Mana.

Il presidente valsusino Piero Pettigiani conferma le impressioni positive tratte dal comportamento dei suoi giocatori, nonostante il divario numerico: ”Potrò sembrare esagerato, ma al termine delle undici prove ero soddisfattissimo. Ovviamente non per la sconfitta, ma per il gioco. Un incontro bellissimo. Oserei dire che abbiamo giocato molto meglio di tante altre volte. La differenza l'hanno fatta i francesi. Sono stati a dir poco fenomenali. Non hanno perso una boccia. Lo spareggio ? Una cascata di emozioni. Cavallo fuori dal cerchio, loro dentro; Scassa ha pareggiato colpendo il pallino e appresso Petric ci ha portati in vantaggio col punto. Ancora parità sia dopo il pallino fallito da Mana e colpito da loro, sia dopo la prova di punto grazie ad Olivetti. Infine il colpo vincente di Kozjek sul piccolo bersaglio e il loro errore. Che gioia ! Ci tocca la rivincita con la Perosina. Le vie … delle bocce sono infinite. Qualora dovessimo perdere avremmo risparmiato nelle spese di trasferta. Scherzo!”.

I risultati. St Vulbas – Borgonese 15-7 (3-4) ; Aix les Bains (Fra) – Zrinjevac (Cro) 12-10 (3-4); Hrast (Slo) – Istra Porec (Cro) 13-9 (4-2); La Perosina – C.Rocher (P.Monaco) 19-3.

Sorteggio quarti di finale (16 e 30 maggio): Hrast – Lokateks Trata (Slo); Cro Lione (Fra) – Vargon Rijeka (Cro); Brb – Zrinjevac; Borgonese – La Perosina.

GARE COPPA ITALIA VOLO

La quarta prova di Coppa Italia della massima categoria ha fatto registrare i successi di Brb e Quadrifoglio. Ad Ovest, sui terreni della Valtorrese (25 quadrette, direttore di gara Barbera), si è imposta la quadretta composta da Luca Andreoli, Carlo Ballabene, Fabrizio Deregibus, Daniele Grosso (13-4 ai danni del Gaglianico di Fabrizio Daghero, Roberto Doria, Gianni Negrusso, Giuseppe Ressia). Terze Stazzanese e Pianezza. Ad Est è stata la coppia Dino Di Fant – Pierino Monaco a conquistare il trofeo messo in palio dalla Noventa (21 formazioni, direttore di gara Pasin); sconfitta in finale la S.Antonio di Lino Frare-Dino Barbon (12-8).

PETANQUE

Nel tradizionale appuntamento internazionale del Ferroviario Ventimiglia ha svettato la Taggese di Diego Rizzi, Donato Goffredo, Gianluca Rattenni. Fermata in finale la mista composta da Lakhal Khaled, Rocco Napoli, Philippe Perez. Nella gara al femminile hanno prevalso le Ferroviere di casa, Francine Boheler, Maria Letizia manco, Maria Giovanna Colgo, vincenti in finale ai danni dell'Abg Genova con Simona Bagalà, Rosa Greco, Jessica Rattenni.

La terza giornata dei Master ha visto i successi di Diego Rizzi-Oscar Zuppardo (A), Laura Cardo-Edith Maurtua (AF), Emanuele Percivale-Luigi Ferrando (BL), Marco Fasciola-Marco Rinaudo (BP), Irma Zunino-Rosa Oliveto (BFL), Filomena Marateo-Francesca Barra (BFP).

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...