Coppacampioni volo, disco verde per Brb e Perosina

Nei quarti di finale vincono anche gli sloveni dello Hrast e i francesi del Cro Lyon. Ai romani della Boville lo scudetto di serie A della raffa
Coppacampioni volo, disco verde per Brb e Perosina

Nel primo atto dei quarti di finale della Coppa dei Campioni del volo, le squadre di casa hanno fatto valere il fattore campo, tranne che nell'italica sfida fra Borgonese e La Perosina.

Sul palcoscenico di Salassa la Brb ha fatto la sua prima apparizione nel torneo continentale, mostrando le sue cinque stelle ad uno Zrinjevac (secondo classificato nel campionato croato) tutt'altro che impressionato dal blasone della Signora in rosso. Il parziale di 8-6 al termine dei tiri progressivi, maturato grazie ai successi della staffetta Ferrero-Roggero (57/60), di Pautassi nel combinato (28) e dei due corridori, Roggero (44/51) e Mana (39/48), ha costretto la formazione di Bellazzini a estrarre il meglio dal cilindro delle quattro prove tradizionali per evitare brutte sorprese. Come sottolinea il presidente-tecnico dei rossi di Ivrea: ”E' la terza volta che affrontiamo il club di Zagabria e si è sempre dimostrato avversario ostico. Noi siamo più forti nell'insieme, ma in questo incontro abbiamo sciupato alcune occasioni, e mi riferisco ad esempio ai tiri di precisione, persi entrambi con punteggi bassi. Qualche punto in più ci avrebbe reso il cammino più facile. Per il ritorno non sono preoccupato, ma occorre stare molto attenti a non sprecare”.

Altra intensità fra Borgonese e La Perosina. Dopo l'equilibrio iniziale scaturito dai rispettivi successi nella staffetta di Longo-Micheletti (56/59), nel combinato di Kozjek (29) e il pari nel cerchio fra Scassa e Nari (23-23), gli otto punti colti dagli uomini d Bert nelle successive quattro prove, hanno lasciato flebili speranze al team di Borgone Susa. Eccellente la precisione di Manolino (29), così come il progressivo di Micheletti (49/49, miglior punteggio stagionale per Daniele). Con il pareggio già in tasca, alla Perosina è bastato vincere con la coppia Grattapaglia-Cavagnaro per mettere una grossa ipoteca sul passaggio alla semifinale.

Negli altri due incontri, la sfida tutta slovena fra Hrast e Lokateks Trata è terminata 12-10, così come il match fra i francesi del Cro Lyon e i croati del Vargon Rijeka.

COPPA ITALIA VOLO

E' stata la Nitri di Aosta ad aggiudicarsi la sesta prova di Coppa Italia settore Ovest. A Vercelli (56 coppie, arbitro Ciancamerla) si sono imposti Mauro Bunino e Paolo Contoz. Per 13-12 hanno respinto l'assalto della Calvarese di Mauro Levaggi e Tiziano Micheli. Ad Est si è imposta la Pontese di Francesco Feruglio e Marco Ziraldo. Sui campi della Sangiovannese (22 coppie, arbitro Macor) ha sconfitto 13-4 la Quadrifoglio di Dino Di Fant-Pierino Monaco.

MASTER PETANQUE

Nell'ultima delle quattro giornate di qualificazione dei master di categoria A e B, maschile e femminile, hanno strappato il successo: Alessio Cocciolo-Oscar Zuppardo (AM), Ornella Desirello-Serena Sacco (AF), Pietro Porozzi-Salvatore Porozzi (BML), Alberto Rosso-Franco Gelsomino (BMP), Maria Teresa Romano-Vittoria Humeniuk e Giuseppina Stella-Irma Bettio (BFL), Alessia Bottero-Anna Lisa Filip (BFP). 

SCUDETTO SERIE A RAFFA

Due stagioni e il Boville Marino ha vinto lo scudetto della raffa. Non da tutti. Curioso, perché invece per arrivare nella massima serie la squadra dei castelli romani ha impiegato ben otto anni. Massimo di punti conquistati da chi poi ha vinto il titolo, 43, la squadra dell’allenatore-patron Giulio Arcangeli ha dimostrato solidità, carattere e talento in egual misura. Cioè tanta. La consacrazione arriva sabato 16, all’ultima giornata, dopo che la MP Filtri Rinascita aveva provato a riaprire i giochi nello scontro diretto del turno precedente. Piccola parentesi. Percorso in crescendo per la squadra modenese: sesto posto nel 2012, terzo nel 2013, secondo nel 2014 e quest’anno. Per dirla con Flavio Tranquillo, bene ma non benissimo. È stata infatti la formazione emiliana a provare a contrastare il cammino dei romani fino all’ultimo, vincendo in entrambi gli scontri diretti, ma non è bastato. Chiusa parentesi. La società capitolina si è dimostrata solida, organizzata e partecipe, con una moltitudine di tifosi sempre presente e accanto alla squadra, in ogni momento del campionato. Ma qual è il vero segreto della squadra? “Un gruppo fantastico. Una squadra di grandi campioni tutti amici”, afferma senza esitazioni Arcangeli, ancora emozionato dopo la vittoria. Poi, più razionalmente, aggiunge: “Devo dire che la spinta, la grinta, la determinazione di Giuliano (Di Nicola) è stata determinante in un complesso già importante”.

“Fondamentale è stato formare questo gruppo. Siamo amici veri e questo vorrei sottolinearlo 1000 volte”, conferma e sottolinea Fabio Palma, il capitano. Una vittoria cercata dunque con impegno e volontà da parte di tutto il team, sofferta e mai scontata ma per questo forse ancora più bella. La dedica è d’obbligo. “L’abbiamo dedicata in particolare al nostro manager Giulio che è unico in tutto, un grande uomo. E poi ai nostri tifosi che ci hanno seguito da ottobre sempre, anche fuori casa, facendo chilometri su chilometri” quasi lo urla, Palma. “La passione per questo sport viene da mio padre e dopo la sua scomparsa il mio grande desiderio era dedicargli il massimo che si poteva nelle bocce, ovvero essere Campione d' Italia. Questo successo perciò è dedicato a lui con tutto il mio cuore” si confida invece il mister, con un pizzico di commozione. Ma quale è stato il momento della svolta, se ce n’è stato uno, nel campionato del Boville Marino? “Dopo la vittoria ad Ancona, all’andata, che è venuta in seguito alla sconfitta con Modena in casa. Lì abbiamo capito di essere una squadra che era in grado di assorbire il colpo e ripartire. Da lì è cominciato infatti un filotto di vittorie”, dicono praticamente all’unisono i due. Mentre sembra non essercene mai stato uno in cui i bianco blu abbiano dubitato di sé stessi: “Mai. Siamo stati sempre convinti di potercela giocare fino alla fine”, risponde deciso il tecnico quarantasettenne. “Non l’abbiamo avuto perché siamo sempre stati consapevoli di essere completi e di avere un gruppo fortissimo”, gli fa eco il suo leader.

E con una grande prestazione nell’ultima di campionato, in casa contro l’Ancona 2000 (ancora loro), che si è scucita lo scudetto non senza lottare, il Boville ha coronato il suo sogno. Suo e di tutti quei tifosi che hanno festeggiato portando in tripudio i propri beniamini. Hanno giocato bene i quattro alfieri romani, spesso anzi in maniera spettacolare. Palma, annullando il gioco per ricominciare ogni qualvolta la situazione lo richiedeva. Nanni, mantenendo un buon rendimento in bocciata nel match. Di Nicola, tornando a essere chirurgico e letale come sempre. A proposito, Mondiale 2015, bye bye. Ma il migliore in campo, man of the match, è stato senza dubbio Fabrizio Facciolo, il puntista della squadra. Accosti precisi e trainanti lungo tutto l’incontro, più una bocciata che ha indirizzato la partita definitivamente quando sembrava poter deviare soltanto un po’. Lui, che non aveva mai tirato in oltre due ore di gioco.

“Prima di tirarla ho pensato che se l’avessi colpita sarebbe finita. Dopo, che ormai era fatta davvero. Ah, e se si può scrivere, vorrei dedicare la vittoria anche al mio angelo… solo così”. Fatto. E adesso, dopo i festeggiamenti, cosa riserva il futuro alla società neo-scudettata? “Il futuro per noi è continuare altri 5 anni con questo gruppo per provare a ripeterci nelle vittorie e nel divertimento che c'è quando siamo insieme. Nel progetto, il prossimo traguardo è il mondiale per club”, asserisce convinto Arcangeli. Come dire che non finisce qui. Ripetersi, si sa, non è mai facile, ma Boville ha promesso di esserci.

In B, dopo le promozioni in A già ottenute da Montegridolfo (Rimini) e S. Lucia S. Alfredo (Salerno), scendono in C oltre a Fontespina, Bardolino e Avi. Med. Rende, i Cacciatori, retrocessa malgrado la vittoria nell’ultima di campionato. Salgono nella serie cadetta infine, Caccialanza (Milano), Montesanto (Macerata), Silcam Baiano Marmi (Napoli) e Enrico Millo (Salerno).

CIRCUITO E GARE NAZIONALI RAFFA

Mirko Savoretti, stella della Virtus L’Aquila, fa sua la tappa del circuito FIB di Cagliari: 12-2 in finale contro il sempreverde Andrea Bagnoli. “Ho rischiato tantissimo solo alla seconda partita, poi ho mantenuto sempre percentuali alte sino alla fine. Sto iniziando a sentirmi davvero meglio fisicamente”, confessa il trentasettenne recanatese, reduce da un periodo non troppo fortunato. Antonio Noviello e Natale D’Amora, I Fiori di Frosinone, si aggiudicano quella in terra partenopea, battendo con un perentorio 12 a 1 Luciano Parrella e Vincenzo D’Amelia del Città di Benevento. È Giuseppe D’Alterio dell’Alto Verbano di Varese, invece, a conquistare il torneo del circuito sulle corsie del comitato di Pesaro-Urbino, battendo nell’ultima partita 12 a 7 Marco Moretti. Nelle gare nazionali, Nicole Brugnera, DLF Cortesissima di Treviso, sbaraglia il campo della competizione rosa toscana, regolando con il punteggio di 12 a 9 la forte Chiara Morano. Mattia Visconti e Ilaria Treccani, rispettivamente della società Achille Grandi di Crema e Coccaglio G.B. di Brescia, vincono le gare nazionali juniores di Bergamo, il primo nella categoria Allievi, la seconda nei Ragazzi. Diego Paleari infine, MP Filtri Rinascita di Modena, vince la competizione milanese per 128 individualisti, e Italo Marziale e Francesco Iafrate la gara a coppie frusinate, 112 formazioni.

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