La Boville si gusta lo scudetto, a Modena il groppo in gola

I romani, trascinati da Giuliano Di Nicola e con il tridente Palma, Nanni e Facciolo, hanno bruciato sul traguardo la MP Filtri, eterna seconda nel campionato raffa
La Boville si gusta lo scudetto, a Modena il groppo in gola

Campionato concluso, è tempo di “chi sale e chi scende”. Sale senza dubbio e per ovvi motivi Boville Marino. Un innesto di altissimo livello azzeccato, Di Nicola, su un’ossatura già di peso e rodata composta da Palma, Nanni e Facciolo, e la squadra capitolina ha spiccato il volo. Unico neo, forse, una panchina non corta ma composta di soli giocatori di prospettiva ancora un po’ troppo acerbi. Mister Arcangeli pare stia già provvedendo in questo senso, per l’immediato futuro. Il progetto a lungo termine d’altro canto è stato dichiarato.

Sale, anche se di poco, la MP Filtri Rinascita. Seconda in questa stagione come nella scorsa, ma da sola e con 4 punti in più. Le potenzialità per la società emiliana ci sono tutte, si tratta di concretizzarle attorno all’obiettivo principe della stagione. E non è poco. Il mercato in entrata-uscita per la prossima stagione sarà fondamentale. Nello squadrone modenese l’A1 di turno in panchina da regolamento, per esempio, sarà un lusso ancora possibile? Cominciare a vincere qualcosa per non stressare ulteriormente tifosi, società e sponsor, appare dunque un target irrinunciabile.

Torna a salire anche L’Aquila. 10 punti in più rispetto al campionato precedente e soprattutto il chiaro segnale che la formazione abruzzese è di nuovo in cammino verso la vetta. Savoretti-Formicone l’accoppiata su cui costruire. Sarà una delle protagoniste del mercato la squadra del presidente cavalier Sebastiani? Sembra proprio di sì. L’allenatore-manager Tarquini può sorridere. Sale anche l’Alto Verbano, neopromossa niente affatto interessata soltanto a partecipare nella massima serie. Quarta in classifica alla prima apparizione, la squadra della famiglia Basile promette sorprese per proseguire nel percorso di crescita. Boville docet. In molti si aspettano perciò l’arrivo di un (altro) top player. Del resto l’intelaiatura c’è ed è molto solida, Giuseppe D’Alterio, Andreani, Antonini e Rotundo, su tutti, ma anche Bramati e Turuani, ruolisti specializzati.

Ha dato leggeri segni di crescita in stagione anche la Fashion-Cattel, che invece è già attivissima nell’allestimento di una formazione ambiziosa per la prossima. Un colpo assai significativo messo a segno, Manuelli, e il rilancio progettato dallo storico capitano Pasquale D’Alterio comincia a prendere corpo. Rimane stabile, con tre punti in più rispetto a un anno fa e un campionato tranquillo a metà classifica, la squadra di Montecatini. Lorenzini, Bagnoli, Signorini e Russo hanno garantito affidabilità anche quest’anno. Ma l’interrogativo su chi resterà e gli eventuali rimpiazzi sembra essere davvero alle porte per la formazione del presidente Zinanni.

Scende invece decisamente l’Ancona 2000. Dopo il campionato storico senza sconfitte della stagione 2013-2014, il team marchigiano non si è ripetuto e in certi momenti del campionato ha anche dato l’impressione di poter rimanere invischiato nella lotta per la retrocessione. Vero pericolo in realtà non c’è mai stato, ma la sensazione ai tifosi e agli osservatori è arrivata, eccome. Qualcosa sembra essersi “incrinato” in casa giallonera. In più la formazione di capitan Cesini dovrà rimpiazzare, perlomeno in teoria, uno dei suoi punti di forza in partenza, e non sarà affatto facile. Scende di un punto rispetto al campionato precedente ma si salva anche quest’anno l’altra formazione marchigiana, il Montegranaro. Il capitano Angrilli si è espresso chiaramente: salvarsi con la compattezza della squadra e la coesione è sempre possibile, ma non certo probabile ogni anno allo stesso modo. Urgono rinforzi per l’allenatore Di Chiara insomma, magari anche per puntare a qualcosa di più. Pure Cagliari scende ma solo di categoria, la formazione isolana non ha infatti nulla da rimproverarsi. Brucciani & co. ci hanno provato sino all’ultimo a restare a galla e si stanno già preparando per risalire al più presto. Precipita più che scendere infine l’Isia Global Service. Giunta in serie A dopo uno spareggio non preventivato nella scorsa stagione, la compagine crotonese poco ha potuto fare contro le consumate corazzate del massimo campionato. Esperienza positiva in ogni caso finché è durata, cioè poco.

Un’occhiata adesso anche alle neopromosse. Montegridolfo, un passato glorioso grazie allo scudetto conquistato nel 2010, torna in A dopo solo un anno. La squadra è solida e di sostanza, con vecchie conoscenze dell’alto livello come Monaldi, un rinato Miloro, Ferragina, Moretti e Paolucci, ma la serie A è dura, lo sanno bene nella società riminese. Discorso simile anche per la S. Lucia S. Alfredo, già presente nella massima serie nel 2012. La squadra del comitato di Salerno ha letteralmente famiglie di giocatori campani in rosa (Mauro e Pappacena) ed è sempre mossa dalla giusta dose di combattività e voglia di fare. Capire se sarà sufficiente per la prossima stagione, è però tutt’altro discorso.

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