Coppa Europa volo, Brb alle stelle

La società di Bellazzini si è riconfermata leader continentale nella sfida di Coppacampioni del volo. Le friulane del Buttrio regalano per la prima volta il titolo rosa all’Italia
Coppa Europa volo, Brb alle stelle

Incurante dell'invidia e dell'odio, sentimenti che nello sport come nella vita accompagnano i primi della classe, la Signora in rosso è uscita dalla vetrina europea con un nuovo gioiello: il sesto trofeo continentale. A Savigliano la Brb ha conquistato la Coppa dei Campioni numero 26, eguagliando i successi di altri due blasonati club, come Chiavarese e Ferrero Caudera. Con indubbie capacità tecniche e la determinazione delle grandi, La Perosina ha nuovamente affrontato la rivale, così come fece nella finale scudetto, senza riuscire a sottrarle il prestigioso bottino.

La sfida celebrata sui terreni della Vita Nova per il secondo anno consecutivo (e così sarà per il successivo biennio), ha ampiamente soddisfatto la golosità del pubblico, riuscendo a saziarlo di costante incertezza ed emozioni a iosa. Già all'abbrivio, con una staffetta da 58/60 di Roggero-Ferrero, contro i 57/59 di Longo-Micheletti. E due combinati interpretati da quattro fuoriclasse della specialità come Bruzzone (24) e Nari (31), Carlo Ballabene (24) e Grattapaglia (24). Nei tiri di precisione Manolino e Melignano si sono espressi con score da 11 punti a favore di Grosso (20) e Mana (18). Quattro lunghezze di vantaggio per la Brb sono rimaste tali anche al termine di tiri progressivi. Dopo l'eccellente 49 su 49 di Micheletti  ai danni di Ferrero (33/40), altro passaggio decisivo è risultata la vittoria per una bocciata (44-43) di Roggero su Longo. Appresso, recuperati due punti da Manolino-Pastre contro i fratelli Ballabene, La Perosina ha sfiorato il pareggio sugli esiti dell'altro confronto a coppie (4-4 fra Grosso-Deregibus e Grattapaglia-Cavagnaro) e quello a terne (8-6 fra Birolo-Ferrero-Pautassi e Longo-Collet-Melignano), mentre Bruzzone aveva messo in cassaforte la rivincita contro Nari (9-5).

Ovviamente i vecchi diaconi della parrocchia boccistica si sono espressi in termini svariati su meriti e demeriti, sulle capacità della Brb di far cantare i poeti, sul rendimento psicofisico dei suoi atleti. Aldino Bellazzini, presidente e tecnico, Taras Bulba di un gruppo che spesso lo sente discutere, strillare, uscire in meravigliosi improperi, e che lo rispetta come l'avo a capotavola, sottolinea il grande equilibrio del match. “Ci sono stati momenti lungo l'incontro che potevano essere scambiati come decisivi, ma alla fine sono state le ultime bocce giocate, a definire i vincitori della Coppa. Certamente, e i numeri lo confermano, sono stati molti i momenti determinanti della sfida. Una staffetta fantastica, vinta per un bersaglio colpito in più. I due tiri di precisione che hanno rotto la parità scaturita dopo i due combinati. Ma ritengo cruciale, per il prosieguo del match, il tiro progressivo. A corse invertite, fossimo andati in vantaggio per 9-3 grazie al successo di Roggero su Longo, si sarebbero demoralizzati. Invece il fatto di vincere la prima prova con Micheletti, li ha rimessi in partita ed è stata una spinta psicologica notevole per affrontare l'ultima fase”.

A proposito della quale Bellazzini mette in evidenza l'incertezza che ne ha caratterizzato le ultime battute e aggiunge: ”Ci tengo a sottolineare che questa è stata la più bella finale disputata a livello tecnico. Come si riesce a mantenere questa concentrazione? Il merito più grande è dei giocatori. Un gruppo fantastico, dove non c'è invidia, spesso presente nelle squadre con grandi campioni, dove c'è educazione e capacità di farsi trovare sempre pronti. Il resto è nell'organizzazione e penso anche un po' nel mio carisma”.

Sul fronte opposto, Giancarlo Data, patron della Perosina. A chi gli chiede quale arma occorre per fermare la Brb, risponde: ”Se lo sapessi … non è facile. Nel corso del campionato ci siamo riusciti, ma la posta in palio era diversa. Nella circostanza potrei aggrapparmi al fatto che c'è mancato un tiro di precisione su due. Nel tiro progressivo la bocciata del pari di Longo è arrivata sul fischio della sirena. Nelle prove tradizionali, dopo aver vinto con una coppia, potevamo raggiungere la parità e poi giocarcela nello spareggio. Ma con i se e i ma non si va da nessuna parte. Sono orgoglioso del comportamento della squadra. Tornando a cosa ci manca ritengo che nel corso di un campionato, così come in undici prove, prevale chi ha qualcosina in più”.

Protagoniste della final four saviglianese anche la francese Cro Lyon e la slovena Hrast, sconfitte in semifinale rispettivamente 16-6 dalla Brb e 20-2 dalla Perosina.

COPPA EUROPA FEMMINILE VOLO

La friulana Buttrio è riuscita a compiere l'impresa. Per la prima volta un club italiano conquista la Coppa Europa al femminile. E' avvenuto in Croazia, a Cavle. Match decisivo la semifinale contro le plurititolate francesi del St. Vulbas, sconfitte dalle italiane per 12-8. La sfida conclusiva contro le padrone di casa (che avevano superato 11-9 le slovene del Krim) è terminata in parità, ma in base al regolamento la discriminante era costituita dai successi ottenuti nelle prove di tiro e combinato; prove che hanno permesso alla Buttrio di avere la meglio per 8-4. La squadra di Daniele Zuccolo ha prevalso nella staffetta (Virginia Venturini-Zurini 38-55 a 32/51), nei due tiri di precisione (Caterina Venturini 22-15, Basei 15-6), nel progressivo (Virginia Venturini 35/46 a 26/40), e nell'individuale (13-8 per la Zurini). 

GARE NAZIONALI RAFFA 

Luca Viscusi centra nel weekend il secondo successo stagionale in una tappa del circuito FIB. Stavolta a Bergamo. Il ventiquattrenne lombardo, conferma il suo talento cristallino regolando 12-9 l’ex-A1 Paolo Proserpio in una finale tutt’altro che scontata. “Domenica, a parte la prima partita dove non ho brillato, ho giocato molto bene soprattutto in accosto che non è propriamente il mio punto forte. La più difficile è stata però la finale. Proserpio ha azzardato una giocata rischiosa quando ero già avanti parecchio nel punteggio, realizzandone meritatamente 4 e rifacendosi sotto. Poi, per fortuna, sul 9 pari ho chiuso”, commenta la vittoria. Per lui, sinora: 2 circuiti FIB più 4 persi in finale, 3 gare nazionali e il secondo al prologo internazionale di Budrione. Secondo anche nel campionato di serie A, con la MP Filtri Rinascita di Modena. “Sono assolutamente soddisfatto di questa stagione da ottavo in classifica generale finora, un traguardo mai raggiunto prima. All'inizio dell'anno ero quasi sempre in panchina in campionato poi le cose sono cambiate, ma mai avrei immaginato così. L'unica pecca è stata non vincere proprio lo scudetto malgrado abbiamo dimostrato di essere più forti di Boville, battendoli in entrambi gli scontri diretti. Troppi passi falsi con le squadre inferiori al Boville...” afferma sconsolato.

Centra invece il suo primo circuito FIB in stagione Alessandro Fasulo, da tre anni alfiere della Città di Cicciano, società del suo paese di origine. Il forte puntista campano, un passato nella Monastier schiacciasassi dei 5 scudetti consecutivi, rifila a Salerno un secco 12-5 ad Alfonso Nanni, big a un passo dal bis del giorno precedente. È iniziato infatti con le nazionali del sabato il fine settimana delle bocce sintetiche. A Brescia, trionfo problematico della coppia Christian Marzocchi-Daniel Tarantino della Rubierese di Reggio Emilia. 12-11 su Saiani-Amighetti. Affermazione invece netta di Nanni, Boville Roma, a Salerno. 12-3 su Leonardo Porrozzi. Ancora domenica poi, arriva l’ottava conquista nella stagione da incorniciare di Gaetano Miloro, Montegridolfo Rimini, a Teramo. 12-4 su Michele Agostini. Stessa sede, categorie cadette, vince Walter Calderoni, Poggio Picenze L’Aquila. Nella manifestazione juniores aretina infine, si impongono Fabio Battistini, Oikos Fossombrone, categoria allievi, e Michele Mazzoni, giovane atleta di casa, categoria ragazzi.

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