Raffa, un ritorno alla grande per Serena Benedetti

La campionessa romana è ritornata questa stagione in pista ottenendo subito lusinghieri successi. A Novara la Piatto Sport domina sulle corsie del volo
Raffa, un ritorno alla grande per Serena Benedetti

È noto: essere figli o parenti d’arte non è detto sia sempre d’aiuto. Le aspettative infatti sono tante e i risultati a volte inspiegabilmente considerati scontati. Se poi in mezzo ci si mettono anche diversi anni di inattività, la faccenda si complica ancora. Tuttavia quest’anno la bella Serena Benedetti, sorella del fuoriclasse Emiliano e con tutta una famiglia di giocatori di bocce alle spalle, splendida mamma Teresa esclusa, ci ha riprovato. E subito sono arrivati i risultati, per un rientro alla grande nel circuito delle bocce sintetiche che contano. L’identikit: ventisette anni, giocatrice completa, in grado di sfoggiare tutti i colpi necessari per primeggiare. Carattere compreso. Società: Leonardo da Vinci di Roma.

Per quanto sei stata ferma?

“All'incirca 5 anni. Un po' per il lavoro e perché avevo appena conosciuto Luca (adesso suo marito, ndr), quindi la mia attenzione era rivolta in altri campi”, dice sorridendo.

Come è stato rientrare, dopo tanto tempo?

“Sicuramente una bella sensazione. Ritrovare molte persone che conosco sin da bambina e confrontarmi con altre nei campi di gioco, con tutte le emozioni che l'agonismo ti fa provare: adrenalina, paura, gioia, tensione, delusione… È tutto molto bello. Certo, c'è voluto un po' per riprendere il ritmo e soprattutto la concentrazione. Quella fa davvero la differenza nei momenti cruciali di una partita”.

Cosa hai trovato di diverso, al tuo rientro?

“I regolamenti” risponde di getto ridendo, poi prosegue: “Le prime gare che rigiocavo a volte chiedevo conferme a destra e a manca. A livello di ambiente non ho trovato invece grandi differenze”.

Delle varie avversarie reali o potenziali che hai incontrato, chi ti ha stupito o impressionato di più in positivo e in negativo?

“Ci sono molte ragazze giovani davvero brave, e giocatrici che hanno fatto e continuano a fare la storia. Se dovessi nominarne una direi sicuramente Elisa Luccarini, ma non posso dire che mi abbia stupito, dato che la stimo immensamente come atleta e come persona da molti anni. Sono rimasta invece davvero impressionata dalla staffetta corsa al Master femminile laziale dalla Lombardia: Guzzetti, Amigoni, Cremonesi, mi sembra, spettacolo puro!”.

Il tuo bilancio di quest’anno?

“Sono partita abbastanza bene. Ho partecipato a quasi tutte le prime nazionali organizzate e ho fatto buoni risultati. Diciamo che facendo un rapporto gare giocate-punti, considerando anche che la maggior parte delle giocatrici che vivono in regioni più strategiche della mia riescono a fare tutte le gare, direi che è stata buona annata”.

Ok, ma nel dettaglio?

“Mi chiedi molto. Non ho per niente memoria per queste cose”, replica in difficoltà, poi si sforza un po’ e ci prova “Allora… 2 primi posti, 1 secondo e 1 terzo nazionali più alcuni piazzamenti regionali nelle gare maschili con papà (Ettore) e Daniele (il fratello maggiore, ndr), se non sbaglio”. Risposte esatte.

Di’ la verità, con questi risultati hai mai pensato seriamente a una convocazione per i Mondiali di aprile scorso?

La provocazione è lieve e Serena la scansa subito. “Sinceramente no. I regolamenti lo vietavano e sarebbe stato scorretto nei confronti delle atlete di A1 che hanno faticato un anno con la speranza della convocazione. Comunque ho visto lo stage come un'opportunità di crescita e di confronto con le altre, e sono grata di aver avuto questa opportunità”. Prima parte semplicemente corretta e seconda addirittura saggia, complimenti.

Obiettivi dunque per la prossima stagione?

“Per adesso non ho obiettivi boccistici in vista. Sto cercando di concentrarmi molto sul lavoro data la situazione economica e lavorativa italiana generale”.

Parrucchiera nell’attività di famiglia, per inciso, come la Cantarini. Idee chiare e piedi per terra, lo si era detto e, del resto, come darle torto? Averla però tra le protagoniste del movimento in rosa è e resta senza dubbio una speranza di tutto il boccismo nazionale. Parecchie rivali comprese.

GARE NAZIONALI RAFFA

Domenica intanto, altre gare nazionali nell’attività agostana della raffa e qualche sorpresa in più, come da copione stagionale. È il caso del 31° Trofeo Città di Termoli, nel quale a prevalere sino al termine è stato Giacomo Chirico della Folgore di Caserta. Il suo cartellino di categoria C non può che andargli stretto ora, è evidente. 12-8 il risultato in finale contro Alessandro De Castro, del Comunale di Campobasso. Un po’ meno sorprendente ma primo risultato individuale prestigioso l’affermazione di Leonardo Stacchiotti, ventunenne del Sambucheto, Macerata, nel Trofeo Tempi organizzato dal Fossombrone OIKOS. La giornata è memorabile: gli riesce tutto compreso il 12-5 finale contro Marco Agostini della Città di Castello, Perugia. Infine, nella doppia competizione juniores valida per il 40° Trofeo Pistolesi, organizzato dalla società San Giacomo della Marca di Ascoli Piceno, duplice trionfo della Lucrezia di Pesaro-Urbino. Sofferto quello di Enrico Lisotta negli under 18, 12-11 su Michele Mignani del Monte Urano, al primo anno in categoria. Più netto invece quello di Marco Principi, 12-4 su Alessia Valenti, anche lei tesserata per il Sambucheto.

GARE NAZIONALI VOLO

A Novara, sui campi comunali, ha brillato la stella della biellese Piatto Sport. Sulla gara nazionale di propaganda a cui hanno preso parte 29 quadrette, affidate alla direzione arbitrale di Claudio Marchisio, ha posto il sigillo la formazione composta da Massimo Cinalli,  Roberto Doria, Stefano Marangon, Gianni Ramasco. Per mettere le mani sul trofeo novarese i lanieri hanno dovuto respingere in finale l'assalto della Mezzetti Belletti, che schierava Pier Giovanni Grimaldi, Luca Licata, Mauro Mongiovetto, Vincenzo Ragno. La sfida si è conclusa sul punteggio di 13-5, dopo una fase di equilibrio (5-5) rotta poi dal parziale di 8-5 , decisivo per lo scatto finale (11-5,13-5). Per arrivare a disputare il match conclusivo, Cinalli e soci, evitata per sorteggio la disputa dei sedicesimi, hanno esordito mettendo sotto un'altra formazione della Mezzetti Belletti, con il punteggio di 13-8; appresso, nei quarti di finale, non si sono stancati troppo per aver ragione della Romagnanese: squillante il risultato di 13-0. In semifinale ci ha provato la Brb con Flavio Avetta, Renato Battaglino, Simone Mana, Marco Vigna Ton, ma i quattro della Piatto Sport hanno prenotato la sfida finale riuscendo a prevalere per 13-8, al termine di un incontro assai intenso, in cui le bocciate di Doria hanno fatto ancora la differenza, stavolta sul parziale di 8-8. Il successo è arrivato nelle due giocate successive (11-8, 13-8) Meno contrastata la semifinale che ha visto protagonista la Mezzetti di Grimaldi.  Il derby novarese, concluso sul punteggio di 13-2 , ha mostrato disco rosso ai padroni di casa del Novara Bocce, Manuel Lituri, Massimiliano Pisano, Giorgio Repetto, Fulvio Tornaco. Al contrario della Piatto Sport, la Mezzetti Belletti è stata costretta a disputare un incontro in più, partendo dai sedicesimi, dove ha travolto la Caddo (13-4). Nel prosieguo si sono arrese la Trecate (13-5) e nei quarti di finale la Tesoriera (13-7).

PALMA D'ORO - Per la quarantaquattresima volta si è rinnovato sui campi di Loano il tradizionale appuntamento estivo con la “Palma d'Oro”, gara nazionale di propaganda che ha portato nella bocciofila del Ponente ligure 91 coppie (ad,bc,cc) dirette dall'arbitro Enzo Petenzi. Sono stati Renzo Campion e Giuseppe Giacomelli, portacolori della Ponte Masino, a fregiarsi del prestigioso trofeo messo in palio dalla Loanese. Per la prima volta nella storia della gara, una donna si è presentata all'appuntamento finale. Si tratta di Simona Varetto. In compagnia di Lorenzo Bussolino ha portato la Chierese alla sfida conclusiva. Contrariamente a quanto accaduto nel corso della competizione, il tandem collinare non è riuscito a mantenere il livello tecnico espresso in precedenza e la finale si è consumata velocemente a favore di Campion e Giacomelli, arrivati in breve tempo sul punteggio di 13-6. Molto più intense e tecnicamente pregevoli le semifinali che hanno visto il Ponte Masino prevalere per 13-9 nei confronti degli Alpini Trofarello schieranti Marco De Marchi e Oscar Belliero, e la Chierese avere la meglio nei confronti dell'Armese di Armando Bracco e Denis Arnaldi, con il punteggio di 13-3. Si sono fermate nell'anticamera del podio, l'Andora Bocce (Roberto Musso, Giorgio Bevegni), la Taggese (Domenico Belgrano, Nicolò Belgrano), l'Eugenio Foà (Bruno Giordano, Remigio Meta) e la Dianese (Roberto Golia, Claudio Marangoni).

PETANQUE

Successo del San Bartolomeo nella gara nazionale “Trofeo Ardoino”. La coppia Roberto Pesce e Sergio Viale ha messo in fila nell'ordine, tre formazioni dell'imperiese San Giacomo, composte da Daniele Ghigliazza-Daniele Martini, Giacomo Martini-Gino Colicchia, Giovanni Serre-Orlando Ronaldo.

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