Europeo - Agli azzurrini della petanque lo scettro continentale

I ragazzi dell’under 22 vincono la medaglia d’oro e con le ragazze arriva l’argento. A Roma una grande giornata di sport per i Tricolori over 60 della raffa
Europeo - Agli azzurrini della petanque lo scettro continentale

Le frecce tricolori Diego Rizzi, Alessandro Basso, Andrea Tesio, Luca Palmero, Laura Cardo, Jessica Rattenni, Martina Simonotto e Sara Dedominici, hanno solcato il cielo dell'olandese Nieuwegein lasciando due indelebili scie d'oro e d'argento. La pattuglia diretta dal tecnico Luigi Bozzano ha centrato due obbiettivi storici, conquistando il titolo europeo per nazionali under 22 maschile e finendo al secondo posto in quello femminile. L'almanacco dell'aristocrazia boccistica continentale si arricchisce di una nuova storia firmata Italia. Una storia che all'inizio pareva nata male (sconfitta per 1-2 contro la Spagna) e che invece capitolo dopo capitolo (successi ai danni di Belgio e Francia, entrambi per 2-1) ci aveva fatto sognare. L'ingresso in semifinale aveva gonfiato il petto al nostro quartetto, irriducibile anche al cospetto dei temibili olandesi, sorretti dal tifo di casa. Persa per una lunghezza la partita fra solisti (13-12), gli azzurri sono apparsi determinati e inflessibili sia a coppie (13-5) che a terne (13-2), provocando smorfie di amarezza negli “orange”. Ma il capolavoro era dietro l'angolo, per l'ultima sfida. Ancora avversaria la Spagna che ci aveva fatto iniziare la storia con il muso lungo. Stavolta Gino Bozzano, come John Belushi in “Animal house”, deve aver sussurrato ai suoi: quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Consegna rispettata, come eloquentemente dimostrato dal 13-3 inflitto da Rizzi al suo avversario e il 13-4 realizzato dal tandem Basso-Palmero. Agli iberici non è bastato prevalere a terne.

Anche le ragazze sono arrivate a disputare la sfida d'oro, al termine di un cammino iniziato con una sconfitta (1-2 col Belgio) e proseguito con tre successi ai danni di Spagna (2-1), Danimarca (3-0) e Svezia in semifinale (2-1). Purtroppo per le azzurre la Francia si è dimostrata ostacolo insormontabile (3-0).

Per il citì Bozzano: “Non ci sono parole che possano tradurre il mio stato d'animo. Un'altra enorme soddisfazione dopo l'oro di Albena. Essere usciti indenni dalla poule iniziale comprendente quattro grandi per antonomasia, da un significato ancor più importante al successo finale. Grandi, grandi, pure le ragazze fantastiche !“.

SERIE A VOLO E PETANQUE

L'elite del boccismo sta per scendere sui campi della massima serie. Quella del volo prende le mosse sabato 24. Ancora otto le pretendenti allo scudetto 2016 : la campionessa in carica Brb di Ivrea e le sfidanti La Perosina, Pontese, Borgonese, Masera, Gaglianico, Ferriera, Noventa di Piave, quest'ultima neopromossa. Pochi, rispetto al passato, i movimenti in entrata ed uscita. Immutato il regolamento tecnico con 12 prove per incontro, playoff a quattro squadre, una retrocedente.

La petanque inizia domenica 25. Per la A maschile le novità si chiamano San Giacomo di Imperia e Il Lanternino di Genova al posto delle retrocesse Caragliese e Dlf Ventimiglia; completano il gruppo Abg Genova, Auxilium Saluzzo, Biarese, Bovesana, Taggese, Valle Maira. 8 squadre pure ai nastri della A femminile: Abg Genova, Anpi Molassana, Auxilium Saluzzo, Caragliese, CPS, Valle Maira e le neopromosse Il Lanternino e San Giacomo che rilevano Pontedassio e Bovesana.

CAMPIONATI NAZIONALI RAFFA OVER 60

Anche quest’anno, i Campionati Nazionali over 60 svoltisi a Roma nella cittadella delle bocce del Centro Tecnico Federale, non hanno tradito le aspettative. Se esiste una tradizione e una nomea che vede accostate le bocce a signori in apparenza stagionati, qui trova la sua massima espressione, ma in positivo assoluto. Le bocce, è arcinoto, sono uno sport che consente a chiunque voglia di praticarlo in funzione delle proprie esigenze e aspettative. Massima inclusione è di certo uno dei suoi slogan fondanti. E giocare contro uno di coloro che ieri ha conquistato il suo titolo tricolore nelle varie categorie, non è certo come approfittarsi di vetusti ex-atleti che si ritrovano nostalgicamente per l’occasione. Provare per credere. Gli over 60 sono campionati veri, duri, combattuti e ambiti. I vincitori risultano molto spesso volti assai noti o giocatori che hanno raggiunto una maturità tecnico-tattica al momento giusto, poiché ognuno ha il suo e non ne esiste uno valido per tutti. L’individuale di A se l’aggiudica per esempio Alfio Berrettoni, sessantunenne folignate che è faccia assai nota nel panorama boccistico nazionale della raffa. Di gare importanti in carriera Alfio ne ha vinte tante, compresa un’altra maglia bordata di verde, bianco e rosso nel ’98, in coppia (sempre di A) con Omero “braccio d’oro” Fanali. Da bocciatore oltre tutto, come è in grado ancora oggi di fare interpretando brillantemente il ruolo più faticoso della disciplina, suo ormai da tantissimo tempo. Il bomber del comitato di Perugia ha colpito insomma anche stavolta duramente, come sa fare lui, con il suo aspetto “minaccioso” di giocatore tenace e caparbio. Fuori dal rettangolo di gioco è invece un’altra persona, affabile e disponibile, ma dentro il campo resta uno dei più tosti con cui avere a che fare. Nei quarti Berrettoni batte una delle icone del movimento delle bocce sintetiche come Angelo Papandrea. Poi in semifinale liquida un altro perugino, Luigi Bianchini, lasciandogli soltanto un punto, e in finale piega 12-10 un agguerritissimo Vincenzo Cotugno, della Theate di Chieti. L’individuale di A parla per la verità quasi tutta umbro e in particolare perugino: ben tre semifinalisti su quattro arrivano proprio da lì.

E non solo la A, dicendola tutta. Vince infatti il titolo anche la coppia di B, composta da Vasco Franchi e Giuseppe Felici di Ponte Felcino, ancora una volta del Comitato Provinciale di Perugia. 65 anni il primo, 61 il secondo. 12-1 secco, netto, in finale contro Luciano Petracca e Pietro Catalano di Montereale, Potenza. 161 anni in due, quasi un’impresa. Sono invece di Vicenza, società Magnabosco, Zenone Borgo e Fulgido Duso, rispettivamente 61 e 68 anni. Dai quarti in poi solo partite combattute per loro, compresa la finale vinta con il punteggio di 12-10 contro Salvatore D’Amore e Antonio D’Amico della San Michele Arcangelo di Salerno. Infine, nella serie D che dalla prossima stagione non ci sarà più, liquidano la pratica finale Roberto Mori e Fernando Morri della Riccionese di Rimini, infliggendo un perentorio 12-2 a Giovanni Marigliano e Nicola Ladalardo della Enrico Millo di Salerno.

SÜDTIROL CUP

60 individualisti provenienti perlopiù dall’Italia ma anche dalle vicine Germania e Austria e, per la prima volta, anche dall’Ungheria. Questi i numeri della prestigiosa 3ª International Südtirol Cup della raffa di domenica scorsa, organizzata dalla bocciofila Jolly e dal Comitato Provinciale di Bolzano. Tanti i nomi di grosso calibro giunti dunque da tutto lo stivale e non solo, fra i quali spiccavano ai nastri di partenza quelli di Giuliano Di Nicola, Andrea Bagnoli, Giuseppe D’Alterio e l’iridato italo-austriaco del 2010 Nicola Natale. Curiosamente, ad aggiudicarsela, uno dei più distanti in assoluto: Giuseppe Scicchitano, Lavoratori Portuali di Crotone, oltre 2400 chilometri tra andata e ritorno. E lo ha fatto alla grande, vincendo e convincendo, rimpinguando ulteriormente il palmares della famiglia Scicchitano, tra le più premiate del firmamento boccistico. 12-4 la finale contro uno dei migliori esponenti del territorio altoatesino, quell’Alessandro Marcon, bolzanino della Laives, che si era aggiudicato l’edizione precedente.

SERIE A RAFFA

Il campionato della massima serie della raffa è alle porte. A breve giocatori, società e tifosi potranno smettere di scalpitare, la prima giornata sarà infatti sabato prossimo. Stagione di cambiamento questa per la più seguita competizione a squadre delle bocce sintetiche. Nel 2017 si passerà da 10 a 12 squadre e per tale motivo nell’attuale torneo ci sarà una sola retrocessione nella categoria cadetta, dalla quale invece saliranno in tre. Tre più una, si potrebbe dire, anche le candidate allo scudetto edizione 2015-2016. Boville Marino campione in carica, sicuramente. La squadra romana è la stessa dell’anno scorso, il bis nel mirino. Alto Verbano Varese, rinforzatasi alla grande dopo l’ultima sessione di mercato, proverà invece a strapparglielo. Lo stesso dicasi per L’Aquila. La squadra abruzzese è di nuovo forte e ricca di top player in cerca di riscosse. Subito attaccata c’è poi la più scudettata di tutte, la Fashion-Cattel di Treviso: squadra rinnovata e potenziata per cercare di risalire al vertice. Nella seconda parte della classifica, perlomeno sulla carta, il resto delle formazioni, neopromosse comprese. Ma non tutte saranno impegnate nella lotta per non retrocedere e anzi qualcuna proverà a dare fastidio alle “grandi”, aspirando magari a qualcosa di più.

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