Brb per la sesta volta regina tricolore

Nei play off scudetto del volo le magliette di Ivrea spengono il sogno dei torinesi della Perosina per 17-7. Nella serie A raffa i varesini fanno saltare i campi salernitani
Brb per la sesta volta regina tricolore

SCUDETTO SERIE A VOLO

Loano ha incoronato per la sesta volta regina d'Italia la Brb (nella foto). L'orgoglio inossidabile dei campioni in carica ha prodotto prodezze strepitose, per certi versi quasi inaspettate alla luce del rendimento espresso nel corso della qualifica, affossando attese e speranze di Pontese e La Perosina che invano hanno cercato di intrappolare il tornado eporediese. Ai non più giovani è parso di vedere sui terreni della Loanese, Carlo Ballabene e soci, sotto le spoglie di Tex Willer, Pecos Bill, Kit Carson, il grande Blek, Kinowa, capitan Miki, fantastici eroi del fumetto popolare italiano degli anni cinquanta. Se la Brb gioca da Brb, hanno detto in molti, non ci sono antidoti. E i numeri sono lì ad esaltarne la verità. A partire dalla semifinale. Con Carlo Ballabene e Janzic a riproporre una sfida da star, vissuta su 15 giocate in cui “Carlomagno” ha colpito 19 volte su 21, con 1 pallino, e lo sloveno della Pontese ha risposto con 20 su 24 (1 pallino). A coppie Deregibus-Grosso sono apparsi inesorabili. Emozioni al diapason nel corso della staffetta Ferrero-Roggero contro Borcnik-Ziraldo conclusa sul 51 pari. Determinanti i 4 punti del tiro di precisione colti da Grosso e Mana. Sventato il rischio di chiusura anticipata con il successo di Borcnik nel progressivo, il match ha catturato ancora il pubblico, specie con i recuperi finali dei fratelli Ballabene e del tandem del cerchio Deregibus-Grosso.

La Perosina che si era cullata sull'illusorio 8-0 di partenza contro la Borgonese, si è ritrovata a giocarsi tutto nel terzo turno quando, in parità, Koziek ha messo le briglie a Nari e la terna ha strappato altri due punti. Ci è voluto il neo papà Longo (auguri a Francesca) a salvare La Perosina da una inopinata sconfitta con due annulli sul pallino sul 5-4 conclusivo.

Il pericolo scampato è riuscito a infondere negli atleti perosini il sacro fuoco della reazione, ma l'aria dell'impianto loanese è stata rotta dalle sirene dei pompieri in rosso, capaci di spegnere subito ogni tentativo di focolaio con personalità tecniche di spicco mondiale. Giù il cappello davanti a Carlo Ballabene, implacabile contro un altro dei migliori solisti del campionato, Marco Carlevaro, costretto a dargli la mano a 18 minuti dal termine. E giù il cappello dinanzi a Deregibus-Grosso, con quest'ultimo che sul 10 pari, con l'ultima boccia ha colpito il pallino salvezza dinanzi a Grattapaglia-Cavagnaro. E ancora giù il cappello dinanzi a Pautassi, cecchino inflessibile in quadretta, firmando il successo a tempo scaduto con chirurgica precisione sul piccolo bersaglio. Tutti segnali, non solo di classe cristallina, ma di grande concentrazione e di voglia di vincere. Come quella di un Mauro Roggero tornato grande; mostruoso (30/31) nell'accompagnare Ferrero in staffetta vincente ai danni di Longo e Micheletti per un punto (54-53). E come quella di Grosso e Mana, ancora protagonisti assoluti nel tiro di precisione: pallino decisivo per Daniele;  34 punti, dopo i 32 di semifinale, per Simone, enorme!

Il progressivo fra Roggero e Micheletti è vissuto per 9 tiri, poi il perosino ha iniziato a fallire bersagli in evidente difficoltà fisica e al ventesimo tentativo ha alzato bandiera bianca. A quel punto l'aritmetica ha consegnato lo scudetto alla Brb, e il prosieguo è servito soltanto ad onorare il regolamento e il pubblico.

Sulla panca della Signora in Rosso è andato Valerio Remino, per 14 anni su quella della Juventus in veste di massaggiatore. “ Ci sono sempre andato ma con un ruolo diverso – ha detto il neo tecnico – e questa è stata un'esperienza insolita.  Come sono arrivato alle bocce? La passione c'è sempre stata, fin da bambino. Poi mi ha coinvolto Mauro Bunino  e mi sono entusiasmato“. A chi si meraviglia della prestazione della Brb, il presidente squalificato Bellazzini risponde: ”Questa è la squadra che non ho mai potuto schierare. Recuperati tutti dopo i vari problemi del campionato, abbiamo risposto come sappiamo fare. Abbiamo sette top player che nessun'altra squadra ha; i più forti siamo noi. Io non ho inventato nulla. Dopo il sesto scudetto puntiamo alla Coppacampioni per diventare la squadra più titolata. La squalifica? Un po' di amarezza per quanto ho letto sul rapporto, ma è servita a compattare ulteriormente il gruppo“. Più grande l'amarezza del patron perosino Giancarlo Data: ” Nelle due giornate loro hanno fatto meglio. Il risultato è giusto. Certo che dominare un intero campionato, dando il massimo, e poi veder tutto risolto in una partita, dovrebbe far meditare a livello federale”.

SERIE A RAFFA

“Salutate la capolista!”, compare sul diario Facebook della Bocciofila ASD Alto Verbano, alle 18:16 di sabato scorso. Enfasi a parte, giustificata, è sinteticamente proprio quanto accaduto nella tredicesima giornata del campionato di serie A della raffa. I varesini espugnano infatti, primi nel torneo, le temibilissime corsie del Centro Riabilitazione Lars di Sarno, Salerno. 2 a 1 conquistato proprio dal campano doc Giuseppe D’Alterio, che fa suoi tutti e quattro i set in cui viene schierato, ovvero nell’individuale e in una delle due coppie. Vittoria importantissima dunque, che consente alla formazione lombarda di tornare in vetta per la seconda volta da sola in stagione. Nella quinta giornata tuttavia il primato durò soltanto fino al turno successivo, mentre stavolta mister Basile e la sua forte e folta rosa proveranno a dare la spallata decisiva in ottica scudetto. Il pareggio tra le altre due in corsa per il tricolore in questo senso è stato il massimo che si potesse chiedere. 1-1 a Roma tra Boville Marino e L’Aquila, con i capitolini adesso un po’ più distanti dalla prima posizione e, secondo le convinzioni di capitan Palma, fuori dal discorso di testa. Gli abruzzesi invece restano lì, a soli due punti, con ancora lo scontro diretto da disputare tra due giornate e in mezzo un teorico turno interlocutorio che tuttavia entrambe sanno bene di non dover sottovalutare. Il big match futuro poi si svolgerà in casa dei lombardi e a volte i dettagli, si sa, possono fare la differenza. Inoltre l’Alto Verbano potrà disporre di due risultati positivi su tre, bastandogli di fatto anche un pareggio. Superato anche quello, mancheranno quindi ulteriori tre turni al termine. Insomma, malgrado le poche giornate rimaste, sono diversi gli snodi fondamentali per le pretendenti al trono ma nessuno necessariamente definitivo, quanto meno numeri alla mano.

Nel frattempo, anche in basso è in atto una piccola rivoluzione. Capitan Lorenzini aveva suonato la carica proprio un mese fa da questa pagina, e l’appellativo Braveheart, quando la situazione appariva disperata, si è rivelato particolarmente azzeccato. Montecatini si impone in casa 2-1 sulla CVM Utensiltecnica, anche se non soprattutto grazie a lui, sprofondando all’ultimo posto l’Ancona 2000, sconfitta in terra emiliana 1-0. È proprio grazie alla vittoria conseguita dalla Rinascita in casa, se gli emiliani restano ancora due punti sopra, ma di certo i toscani ora stanno meglio e i risultati cominciano ad arrivare. Avviso diramato perciò: la lotta per non retrocedere è di fatto riaperta. In mezzo, pareggio tutto sommato insapore tra Montegranaro e Fashion Cattel di Treviso.

GARE NAZIONALI RAFFA

Numerose le gare nazionali svoltesi domenica per gli appassionati delle bocce sintetiche. Nel Memorial Testi della società Nuova Grifone di Latina, riservato alle categorie giovanili, spicca la vittoria targata Flaminio di Roma nel derby tra Daniele Di Bartolomeo e Lorenzo Fedele, under 18, in favore del primo. Negli under 14 a imporsi è Riccardo Alonzi, Primavera di Frosinone, su Lorenzo Sardo, pupillo di casa. La manifestazione rosa organizzata dalla società Lido del faro è dominata da Marina Braconi della Olimpia Conad Correggio: 12-3 in finale rifilato a Chiara Gasperini della Lucrezia di Pesaro-Urbino. La Braconi attraverso questa affermazione raggiunge di nuovo la vetta della classifica individuale. A Reggio Emilia, sbaragliano il campo nel 56° Trofeo Città di Correggio della società Vicentini, Maurizio Mussini e Luca Ricci della E.U. Sersar Brescia Bocce. Cappotto in finale a Stefano Masetti e Andrea Mazzoni della Sanpierina di Bologna. Nel 14° Gran Premio Città di Morrovalle, Macerata, Michele Magnaterra di Castelfidardo, Ancona, regola 12-2 in finale Romano Foglia di Loreto. Nel duplice appuntamento sardo infine, Roberto Moi, beniamino di casa, per la massima categoria, e Salvatore Madau-Fabrizio Saiu del Comunale di Carbonia per la categoria C, si aggiudicano il Memorial Camoglio indetto dal Circolo Bocciofilo Cagliari.

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