Coppacampioni - La Perosina ingabbia le magliette di Ivrea

La squadra torinese di patron Data con una prova superlativa si è presa la rivincita dell'andata e poi ha trionfato nello spareggio. Disco verde anche per la Pontese
Coppacampioni - La Perosina ingabbia le magliette di Ivrea

Emozioni a gogo nella scelta di chi doveva sedere al banchetto finale di Coppacampioni. E quelle più forti sono arrivate dal match di ritorno dei quarti di finale, specie quello dell'italica sfida da cui La Perosina è uscita vincente nei confronti della Brb e potrà andare a Savigliano insieme alla Pontese, alla slovena Lokateks Trata e alla francese Cro Lyon.

Il compianto Vujadin Boskov, dispensatore di frasi rimaste celebri, diceva che “Dopo pioggia viene sole” e non c'è mai nulla di impossibile. “Loro sono loro, noi siamo noi”. Così devono aver pensato in casa Perosina, sia alla vigilia dell'ennesimo rendez vous con la Signora in rosso, sia soprattutto sul parziale di 5-9. Come sottolinea capitan Carlo Pastre: ”A quel punto è venuta meno la tensione e ci siamo sentiti liberi mentalmente. E forse questo ci ha consentito di esprimerci al meglio in tutte le restanti prove. Quattro partite ad alto livello, anche da parte loro, decise da episodi. Una volta tanto hanno girato a nostro favore.  Al di là della bellissima prestazione di Melignano (foto) contro Bruzzone, e del successo della nostra terna, i due confronti a coppie sono risultati incertissimi sino all'ultima boccia. Sul parziale di 5-7 fra Grattapaglia e Longo contro i fratelli Ballabene, è risultata decisiva la bocciata fallita per un soffio da Paolo sul punto di Gigi (Grattapaglia, ndr). Carlo aveva colpito tutto nel corso del match. Così come l'episodio finale ha sancito l'esito dell'altro incontro fra Longo – Collet e Pautassi – Grosso. Quest'ultimo, dopo diversi pallini colpiti, fallito il colpo sulla boccia, ha mancato pure quello sul piccolo bersaglio, lasciandoci in terra il 4 a 3 con una boccia da aggiungere. Che dire? Stavolta si è rovesciata la medaglia. Nello spareggio poi è tutto molto aleatorio. Sul vantaggio di 3 a 2 Pautassi ha fallito il pallino del terzo turno, dopo il punto di Bruzzone, il pallino di Grattapaglia, il punto di Nari, il pallino di Carlo Ballabene e il punto di Cavagnaro. Ovviamente teniamo i piedi ben saldi a terra perchè a Savigliano troveremo squadre assai agguerrite“.

Sugli episodi però il tecnico perosino Elio Bert intende precisare che “Occorre anche meritarseli oltre che cercarseli. Giusto guardare alle fasi conclusive dell'incontro, ma per arrivare a quelle ancora indenni bisogna fare i punti necessari prima. Mi riferisco ad esempio a quelli di Manolino nel tiro di precisione. Devo fare un plauso a Davide che si è ripreso alla grande dopo un periodo di difficoltà. E pure a Micheletti, che ha dato tutto: se non prende quel punticino nel progressivo contro Mana, siamo fritti. Quel parziale, seppur pesantissimo contro una squadra come la Brb, ci ha consentito di mantenere accesa la speranza, ma senza pressione. E nella circostanza sono stati tutti eccezionali“.

Anche nella tana dell'Aix les Bains, la Pontese è uscita a testa alta presentandosi al turno conclusivo in vantaggio per 8-6. Pesanti il combinato di Causevic da 28, il tiro di precisione di Sever da 30 e i due tiri progressivi di Ziraldo e Borcnik da 46/49 e 48/50 rispettivamente. I transalpini hanno cercato nelle restanti quattro prove tradizionali di sovvertire la negatività puntando sul fattore campo, ma nella circostanza gli uomini di patron Buset sono apparsi inflessibili, sia con Janzic, autore di un match emozionante deciso sul filo di lana (5-4) contro l'esperto Condrò, sia con la coppia da sballo Marcelja – Ziraldo, abbattutasi sul tandem transalpino con un eloquente 13-1,  che con quella formata da Causevic – Sever, ai quali è bastato pareggiare.

Incredibile l'impresa della slovena Lokateks Trata. Dopo aver perso all'andata per 20-2 a Zagabria in casa dello Zrinjevac, ha voluto imitare la Perosina e sul parziale negativo di 4-10 ha lasciato di sasso i croati sottraendo loro i restanti 8 punti, per poi vincere lo spareggio (3-1). Poca storia fra Cro Lyon e Saint Vulbas. I lionesi si sono espressi con punteggi che devono far meditare: 58/60 nella staffetta, 26 e 31 nel combinato, 48/51 e 50/50 nei progressivi.

GARE NAZIONALI RAFFA

Dopo due secondi posti e diversi altri piazzamenti, secondo successo individuale in stagione per Gianluca Menghini della Sulbiatese di Monza nella specialità raffa. Il nativo di Lecco fa suo il prestigioso Trofeo MP Filtri indetto dalla società Caccialanza di Milano e diretto dall’internazionale Alessandro Morani di Legnano. Ai nastri di partenza, domenica scorsa, 120 individualisti di categoria A. Solidissimo ed esperto bocciatore con il vizio dell’accosto, campione d’Italia a coppia nella massima categoria nel 2014, Menghini mette in bacheca dunque un altro trofeo “pesante”. Il suo cammino lungo sette partite si è rivelato tuttavia niente affatto semplice. In particolare i tre match conclusivi, davvero assai tirati, tra cui spicca la finale vinta 12-9 contro il temibilissimo mancino toscano dell’APER di Perugia, Luca Santucci. Per inciso anche lui in una stagione da incorniciare ai massimi livelli della categoria. Ma prima c’è stato il 12-11 sofferto contro l’estroso Adelio Aglani della sua ex-società Ponte Mezzago di Monza e prima ancora il 12-9 contro il campione di casa Luca Viscusi nei quarti. Insomma, non una passeggiata ma proprio per questo più grande la sua soddisfazione di averla portata a casa. Stefano, il figlio emergente per adesso ai box poiché alle prese con gli esami maturità, gli fa i suoi complimenti più sentiti, sperando un giorno di poterlo eguagliare e magari superare, indossando una maglia azzurra.

Oltre al Trofeo MP Filtri, nell’ultima domenica di maggio si sono svolte altre quattro gare nazionali di livello nel panorama delle bocce sintetiche. Partendo da nord l’8° Trofeo Pighi e 10° Memorial Forigo, doppio nome e gara a coppia per l’importante manifestazione organizzata dalla società Vigasio di Verona. Diretta dal signor Carlo Meroni di Milano, 128 le formazioni di categoria A e B in lizza per la vittoria finale. A spuntarla sono stati Nicola Zucol e Giovanni Scicchitano del Villafranca di Verona. 12-9 contro Giovanni Menegazzi e Stefano Pelanda del Jolly di Bolzano. Altro nome doppio ma stavolta torneo individuale, il 5° Trofeo Meditrans e Osteria da Doddo, organizzato dalla società Durantina di Pesaro Urbino. 136 gli individualisti partecipanti di categoria A, direttore di gara il sempreverde Paolo Chianella di Perugia. Grande prova dell’Ancona 2000 che porta due suoi portacolori alla vittoria. Entrambi in procinto di cambiare casacca per la verità, stando alle attendibili voci di mercato di questo periodo. Intanto però Federico Patregnani conquista un’altra competizione nazionale di rilievo, superando agevolmente 12-5 il compagno di squadra Andrea Cappellacci. Oltremodo impegnativa viceversa la semifinale per il vincitore, che ha piegato un ispirato Michele Magnaterra soltanto 12-11 e al fotofinish.

Per un altro evento agonistico individuale riservato alla massima categoria bisogna quindi scendere un po’ più giù, sino a Napoli. A realizzarlo la società Città di Cicciano, con altri 128 atleti che hanno preso parte all’agone denominato Memorial Caliendo-Sommese-Spina. Bell’affermazione di Mario Scolletta, uno dei protagonisti del club Enrico Millo di Baronissi neopromosso in serie A. Bis per lui nel mese di maggio da evidenziare e stagione che lo ha visto ad altissimo livello nel movimento boccistico nazionale. 12-10 contro un altro giocatore campano ben noto, Antonio Noviello dei Fiori di Frosinone, anche lui neopromosso nella serie cadetta con la squadra ciociara.

Ci si allontana infine ancora di qualche decina di chilometri per l’ultima tappa della raffa, unico evento in rosa: Salerno. Diretta dal Signor Aniello La Marca di Napoli, sulle corsie della società Santa Lucia Sant’Alfredo di Sarno è andata in scena la Coppa Centro Tecnico Regionale Campania. Ad aggiudicarsela è stata Giorgia Cremonesi della Vigna di Milano, 12-7 contro Sara Pascucci della Tolentino di Macerata. Ancora una volta a farla da padrone dunque la new age del movimento femminile: tra le due la più “vecchia” è proprio Giorgia, 23 anni mentre Sara ne compirà 16 a ottobre.

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