Pantani: gup Forlì archivia l'inchiesta sull'esclusione dal Giro

Respinta la richiesta della famiglia di continuare le indagini
Pantani: gup Forlì archivia l'inchiesta sull'esclusione dal Giro© ANSA

FORLÌ - Il gup di Forlì Monica Galassi ha archiviato il procedimento, aperto dalla Procura di Forlì, sull'esclusione dal Giro d'Italia 1999 di Marco Pantani. Respinta la richiesta della famiglia del ciclista di proseguire le indagini e spostare il fascicolo a Napoli, visto il presunto intervento della criminalità organizzata nell'esclusione. Lo riportano "Corriere Romagna" e "Resto del Carlino". Accolta così la tesi della Procura che aveva chiesto l'archiviazione.

Il procuratore Sergio Sottani e il pm Lucia Spirito, dopo aver indagato per quasi due anni, hanno infatti chiesto l'archiviazione del procedimento, nato su sollecitazioni della famiglia nell'ipotesi che l'esclusione del Pirata dal Giro - episodio che segnò l'inizio della crisi del campione - fosse stata causata da un intervento della criminalità organizzata, che aveva scommesso contro di lui, manipolando in un qualche modo i prelievi ematici dei controlli antidoping. Un'ipotesi avanzata anche da Renato Vallanzasca in alcune dichiarazioni. Dopo aver a lungo indagato, gli inquirenti avevano concluso che anche se poteva essere credibile che ci fossero state condotte minacciose, gli elementi acquisiti dall'inchiesta non erano idonei ad identificare autori di eventuali reati ipotizzati, e cioè associazione a delinquere, frode sportiva, minacce ed estorsione. Alla fine dello scorso giugno il gup di Rimini Vinicio Cantarini aveva messo una pietra sopra anche sull'altra inchiesta legata al Pirata, quella nell'ipotesi dell'omicidio volontario. L'inchiesta bis sulla morte, nata dall'esposto presentato a luglio 2014 dalla famiglia del campione di Cesenatico (trovato morto nel giorno di San Valentino del 2004 nel residence "Le Rose" di Rimini) non aveva però individuato possibili indizi che di delitto si fosse trattato, né tantomeno di possibili assassini, ed era stata appunto archiviata, come chiesto dal procuratore capo di Rimini Paolo Giovagnoli. 

«NON FINISCE QUI» -  "Non siamo sorpresi dall'archiviazione. Per questo abbiamo deciso che entro settembre presenteremo una denuncia alla Direzione distrettuale antimafia competente". Lo spiega, all'ANSA, l'avvocato Antonio De Rensis che tutela la famiglia di Marco Pantani. "Io rispetto le decisione della magistratura, ma ho degli strumenti e lotterò fino alla fine. La parola 'finè bisogna dirla quando è davvero finita. E ad oggi, stando al codice di procedura penale, questa vicenda non è finita", aggiunge, ricordando che anche sull'altra archiviazione, quella dell'inchiesta per la morte di Pantani a Rimini, "abbiamo presentato un corposo ricorso per Cassazione". De Rensis non chiarisce se la denuncia sarà presentata a Bologna, Dda a cui fa riferimento Forlì, o Napoli, a cui parte degli atti dell'inchiesta sono andati e a cui De Rensis aveva chiesto di inviare il fascicolo visto il possibile coinvolgimento della criminalità organizzata nel presunto complotto per escludere il Pirata dal Giro d'Italia del 1999. De Rensis poi, alla domanda se non trovi che la procura campana, sulla base dei documenti di cui è già in possesso, non possa aprire d'autonomia un fascicolo, risponde che "io preferisco sollecitare". Quanto alla madre di Pantani, "oggi sta come potrebbe stare una madre che ha letto i verbali dove dei camorristi dicono che qualcuno era stato corrotto per alterare le provette. Ma evidentemente questo a qualcuno non basta".

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