Morto Andrea, figlio di Gino Bartali e suo testimonianza

Si è spento a 75 anni all'ospedale civile di Macerata, aveva salvato la memoria dell'aiuto che suo padre diede agli ebrei durante il regime nazi-fascista
Morto Andrea, figlio di Gino Bartali e suo testimonianza© AG ALDO LIVERANI SAS

TORINO - Andrea Bartali è morto oggi nell'ospedale civile di Macerata, dove era ricoverato, all'età di 75 anni. Figlio di Gino Bartali. Andrea aveva legato la sua vita alle Marche, dove risiedono le due figlie Gioia (a Montegranaro) e Stella (a Montefano). Le esequie si terranno domani, 24 giugno alle ore 10:30 a Montefano, nella Chiesa di San Donato. Ad Andrea Bartali e alle sue ricerche si deve la scoperta pubblica, avvenuta nel 2010, dell'attività condotta negli anni Quaranta dal papà Gino per salvare la vita a centinaia di ebrei. Bartali usava uno stratagemma molto pericoloso, ma che si rivelò efficace: effettuava i suoi allenamenti in bicicletta da Firenze ad Assisi, e nessuno (neppure i nazisti) osava fermare il Campione. Ma ad Assisi il ciclista si recava per procurare, presso una tipografia clandestina, documenti falsi che poi, una volta rientrato a Firenze, consegnava tramite la Curia agli ebrei italiani in attesa di nuove identità per sfuggire ai rastrellamenti. Andrea Bartali impiegò tre anni a raccogliere documenti e testimonianze, e nel settembre 2013 il padre, morto 17 anni fa, venne proclamato Giusto tra le Nazioni.

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VITA DI MEMORIA - Oggi il nome di Gino Bartali figura nel Memoriale di Gerusalemme. Nel volume di memorie Gino Bartali, mio papà, Andrea Bartali racconta l'amore di un figlio per un padre-leggenda che per lui era soprattutto un genitore attento e affettuoso. Tante le conferenze tenute da Andrea Bartali insieme alla figlia Gioia, orgogliosa di custodire la fascia gialla del Tour de France del 1948, passato alla storia per la vittoria di Bartali in un momento di sbandamento in Italia dopo l'attentato a Togliatti.

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