Parigi-Roubaix, torna la regina delle classiche con la 120ª edizione

Tutto pronto per l'appuntamento con l'Inferno del Nord con i suoi duri tratti in pavé: l'Italia spera in Filippo Ganna
Parigi-Roubaix, torna la regina delle classiche con la 120ª edizione© EPA

Torna nella sua collocazione 'naturale', e cioè nella seconda domenica di aprile che quest'anno coincide con la Pasqua, la Parigi-Roubaix, la 'Monumento' soprannominata anche "Inferno del Nord" per i suoi numerosi tratti in pavé di eccezionale durezza o la "regina delle classiche" per l'importanza che nel tempo si è saputa ritagliare tra atleti e sportivi. Con partenza dalla città di Compiègne (circa 60 km a nord-est dal centro di Parigi) e arrivo nel Velodromo di Roubaix, domani, si disputerà la 120esima edizione di questa sorta di corsa a eliminazione che come da tradizione dovrà fare i conti con tratti di pavé ai limiti del percorribile, come l'Arenberg e il Carrefour de l'Arbre, quest'ultimo posizionato a meno di 20 chilometri dalla conclusione. Un totale di 257 chilometri per gli specialisti delle prove di un giorno, impossibili da affrontare senza la miglior condizione fisica e psicologica. 

Parigi-Roubaix, tutto pronto per la 120ª edizione

Tanti i pretendenti alla 'pietra' di cui viene omaggiato il vincitore al termine di una domenica di fatica pura. Tra questi, sicuramente l'olandese Mathieu Van der Poel, terzo all'esordio due anni fa e nono nel 2022, trionfatore in questo 2023 alla Milano-Sanremo e secondo al Giro delle Fiandre. E' chiamato a salvare la sua primavera il belga Wout Van Aert, secondo l'anno scorso alle spalle di un altro legittimo aspirante al trono, il suo compagno di squadra nella Jumbo-Visma Dylan Van Baarle, l'olandese che si presenterà al via con il pettorale numero uno. In casa Italia, il nome più spendibile è quello di Filippo Ganna, che domò le pietre francesi da under 23 e che sin qui si è dimostrato l'azzurro più incline alle classiche. La Roubaix, che nel 2020 non fu disputata per la pandemia di Covid, vanta 57 affermazioni belghe, 28 francesi e 14 italiane; l'ultimo a far festa, con una maschera di fango a segnarne l'eroismo, fu nel 2021 Sonny Colbrelli, campione bresciano fermato agonisticamente da problemi cardiaci.

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