Dolore e tanto spavento per la ciclista italiana Martina Fidanza: l'atleta azzurra, durante la finale del Madison femminile ai Mondiali di ciclismo di Glasgow, è caduta rovinosamente sulla pista dopo un incidente con l'avversaria olandese.
La 23enne di Ponte San Pietro, a nove giri dalla fine, ha visto cadere davanti a sé l'avversaria e non avendo il tempo di evitarla è caduta in avanti. Per proteggersi il volto e il capo ha subito delle escoriazioni e ha dovuto attendere la fine della gara per venire assistita dai soccorritori: fa infatti discutere la decisione della giuria di non fermare subito la prova e neutralizzare la gara.
Fidanza rassicura tutti. L'Italia chiude quinta con Consonni
Portata al centro medico in sedia a rotelle a scopo precauzionale, Fidanza ha poi rassicurato tutti: "L’olandese è scivolata dalla parte alta della curva e non sono riuscita ad evitarla. Il gomito destro sanguinava e la botta presa alla testa mi aveva intontito. In quelle condizioni non potevo rimettermi in bici". Per fortuna, dunque, nulla di grave. L'incidente è avvenuto quando l’Italia era al quarto posto a -3 punti dal bronzo e a -5 dall’argento. Poi l'impatto e la caduta, con Chiara Consonni che, rimasta da sola, ha proseguito lungo il percorso dando tutto e chiudendo in quinta posizione. La medaglia d'oro è andata alla Gran Bretagna con 28 punti, quella d'argento all'Australia (25) e il bronzo Francia (22). Al termine della gara, anche lei ha pronunciato parole distensive riguardo all'incidente rimediato dalla compagna: "Sta bene e l’importante è questo. Era sotto shock e aveva vomitato ma in casi del genere può succedere".