Pogacar, un eroe solitario: il re è tornato

Lo sloveno, al debutto stagionale, domina la Strade Bianche con una prova di forza straordinaria, andando all’attacco a 81 chilometri dal traguardo
Pogacar, un eroe solitario: il re è tornato© LAPRESSE

Il re è tornato. E non è una semplice presenza, ma una prepotente seppur spensierata affermazione del proprio dominio. Tadej Pogacar fa il suo debutto stagionale con una prova di forza ai limiti del sovrumano: fa la sua la 18ª edizione della Strade Bianche attaccando a 81 chilometri dal traguardo, salutando la compagnia proprio nel tratto di sterrato dove aveva annunciato che avrebbe provato a far esplodere la corsa.

Scritta una pagina di storia del ciclismo

Il Monte Sante Marie, tra attimi di pioggia scrosciante e un finale baciato dal sole, ha ospitato una pagina di ciclismo che è già storia. Avevamo lasciato lo sloveno in solitaria sul traguardo di Bergamo al Lombardia con 52 secondi su Bagioli e tutti gli altri, lo scorso 7 ottobre. Lo abbiamo ritrovato sorridente come sempre con quasi 3 minuti sul lettone Skujins e sul resto degli umani in piazza del Campo.

"Mi sono sentito bene sin dall'inizio, la corsa è stata subito dura e aggressiva – la versione di Pogacar, al secondo successo a Siena dopo quello del 2022 -. Quando sul Sante Marie è arrivato quell'acquazzone il gruppo è andato in difficoltà e quasi non si vedeva niente. Grazie al lavoro della squadra (encomiabile il belga Wellens, ndr) mi sono ritrovato in testa e ho pensato che sarebbe stato il momento buono per andare all'attacco".

Facile a dirsi, molto meno a farsi. Per Pogacar, però, il detto popolare perde molta della sua consistenza. Sicuramente rigenerato da un inverno di lavoro senza intoppi e forse stuzzicato dalle imprese al debutto stagionale dei rivali Vingegaard e Evenepoel, l'uomo di punta dell'Uae Emirates ha saputo sbriciolare un intero gruppo alle sue spalle ("Sembrava di stare nel gruppetto" l'ammissione di Pidcock), facendo sembrare pure la dominante Visma-Lease a Bike - seppur orfana delle sue stelle - una squadra normale, con Laporte decimo migliore dei suoi al traguardo.

"Vittoria che da fiducia"

"Questa vittoria aumenta la mia fiducia per il Giro - il sorriso di Pogacar -. Spero di avere una buona stagione di corse italiane davanti, a partire dalla Milano-Sanremo". Alle spalle dello sloveno - che ha saputo incrementare regolarmente il proprio vantaggio sugli inseguitori fino ad un massimo di 3'40” - scatti e controscatti hanno portato sul podio il lettone Skujins (nonostante una caduta) e il belga Van Gils. Il britannico Pidcock, vincitore dell'edizione 2023, ha chiuso al quarto posto davanti allo sloveno Mohoric. Due i piazzamenti italiani in top10: settimo Davide Formolo e nono Filippo Zana, entrambi con i migliori (degli umani) fino agli ultimi chilometri.

Sorpresa Busatto

Da sottolineare la prestazione del neopro 21enne veneto Francesco Busatto che ha chiuso al 14° posto la sua prima corsa World Tour. La regina delle Strade Bianche, invece, è la campionessa del mondo Lotte Kopecky che si è liberata di una coraggiosa Elisa Longo Borghini solo a 700 metri dal traguardo, sulla rampa finale di via Santa Caterina. Per la belga è il secondo trionfo in Piazza del Campo, dopo l'affermazione del 2022.

Per l'azzurra invece è il quarto podio nella corsa toscana, oltre al successo del 2017. "Ho provato a giocare le mie carte e alla fine torno a casa con un ottimo secondo posto - la gioia dell'azzurra -. Penso di aver onorato la maglia tricolore nella mia corsa preferita". Oggi fa il proprio debutto stagionale Roglic, che sfida Evenepoel alla Parigi-Nizza: otto frazioni, fino a domenica prossima con Pedersen, De Lie e Skjelmose tra gli altri nomi di rilievo. Domani, invece, il turno di Vingegaard, Philipsen e Ganna alla Tirreno-Adriatico.

Ordine d'arrivo Strade Bianche maschile

Siena-Siena (215 km) 1. Pogacar (Slo) in 5h19’45” (media di 40,344 km/h); 2. Skujins (Lat) a 2’44”; 3. Van Gils (Bel) a 2’47”; 4. Pidcock (Gbr) a 3’50”; 5. Mohoric (Slo) a 4’26”; 6. Cosnefroy (Fra) a 4’39”; 7. Formolo a 4’41”; 8. Martinez (Fra) a 4’48”; 9. Zana a 4’49”; 10. Laporte (Fra) a 5’17”.
ORDINE D’ARRIVO Strade Bianche femminile, Siena-Siena (137 km) 1. Kopecky (Bel) in 3h55’43” (media di 34,872 km/h); 2. Longo Borghini a 4”; 3. Vollering (Ned) a 26”; 4. Niewiadoma (Pol) st; 5. Van Anrooij (Ned) a 40”.

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