Da Firenze a Torino, sarà il Tour de France più bello: tre tappe in Italia

Presentate nel capoluogo toscano le tre tappe che si correranno da noi: la seconda con arrivo a Bologna
Da Firenze a Torino, sarà il Tour de France più bello: tre tappe in Italia© EPA

La Mole Antonelliana e i ponti civici di Torino si illuminano di giallo come Palazzo Vecchio e altri luoghi di Firenze. Mancano 100 giorni al Tour de France, il conto alla rovescia è cominciato ieri con una serie di iniziative nel capoluogo toscano dove il 29 giugno inizierà la prima di tre tappe italiane (206 km, arrivo a Rimini) che coinvolgeranno anche l’Emilia-Romagna (Cesenatico-Bologna, 200 km, 30 giugno) e il Piemonte (Piacenza-Torino 1 luglio, la tappa più lunga delle 21 in programma con i suoi 231 chilometri). Per celebrare questo appuntamento a Firenze è stata una giornata di celebrazioni che ha visto il clou con l’accensione del countdown in piazza della Repubblica che scandirà i secondi fino alla partenza e una grande maglia gialla a sventolare sulla Galleria Micheli.

Palpabili l'entusiasmo, l'orgoglio, l'emozione del sindaco Dario Nardella, padrone di casa, come del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e del capo della segreteria politica presidenza Emilia Romagna Giammaria Manghi, in rappresentanza del Governatore Bonaccini. È un appuntamento che profuma di storia: mai in 120 anni il Tour de France - 3.492 chilometri - era partito in Italia. La prima tappa è un omaggio a Gino Bartali, la seconda a Marco Pantani, la terza a Fausto Coppi col gran premio della montagna sulla salita di Tortona e l'arrivo a Torino, sotto la Mole. «Ce la metteremo tutta per fare del Grand Depart del 2024 un evento storico», assicura Nardella. Accanto a lui, nel Salone de' Dugento in Palazzo Vecchio, annuiscono il dt del Tour Christian Prudhomme («Una manifestazione così serve anche a promuovere cultura, fratellanza, bellezza») e il commissario tecnico della Nazionale di ciclismo Daniele Bennati, toscano di Arezzo («Che emozione vedere partire il Tour da qui»), appena tornato da Parigi dove ha testato il percorso olimpico.

Torino sempre più capitale dello sport: Atp Final, partenza del Giro e adesso la Gran Boucle

Pronto da subito a raccogliere la sfida il governatore del Piemonte: «Il Tour era già passato nella nostra regione con qualche scollinamento sulle Alpi, ma la tappa che arriva a Torino è qualcosa di storico - dice Cirio -. Abbiamo voluto portarla a Castellania che è la casa di Coppi, ma anche nel Monferrato, nelle Langhe, nel Roero, prima dell’arrivo nella prima capitale d’Italia. Il Tour è passione sportiva, fatica, sacrificio, ma per noi è anche grande veicolo di promozione turistica. La nostra regione crede negli eventi sportivi come testimoniano anche le Atp Finals di tennis e la partenza del Giro d’Italia che quest’anno, il 4 maggio, avrà il via proprio con la Venaria Reale-Torino. Perché questi sono investimenti con ricadute importanti sull’economia turistica di una regione - rimarca snocciolando cifre tra 5,1 e 15 milioni di euro -. Sarà insomma un’occasione straordinaria di visibilità per il Piemonte e le sue eccellenze». Comprese quelle gastronomiche di cui già ieri c’è stato un primo assaggio: accanto al trofeo della Gran Boucle sono stati esposti (e assaggiati) gianduiotti gialli con una piccola Mole di cioccolato, creati per l’evento, rielaborati dal pasticciere Giovanni dell’Agnese. È già febbre gialla. Vale per il Piemonte come per l’Emilia Romagna («Sarà qualcosa di magico e irripetibile», dice Manghi) e ovviamente per la Toscana: a Firenze verranno presentate le squadre il 27 giugno al piazzale Michelangelo, il quartier generale sarà al teatro del Maggio, il taglio del nastro e lo start istituzionale in piazza della Signoria. «È un tour da record anche perché coinvolge tre siti patrimonio mondiale dell’Unesco - evidenzia Nardella - e il fascino della grande storia del ciclismo. La Grand Depart è un sogno che si avvera, un evento di portata storica per il nostro Paese».

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