Golf, al Nordea Master Bertasio e Manassero 23imi

In Svezia Fitzpatrick davanti con 5 colpi di vantaggio
Golf, al Nordea Master Bertasio e Manassero 23imi© EPA

TORINO – Si prevedeva che l’arrivo del vento avrebbe alzato gli score, e così è stato. Solo sette giocatori oggi sono riusciti a scendere sotto i 70 colpi contro i 28 di ieri. L’inglese Matthew Fitzpratick è tra quelli che ha saputo meglio leggere il vento e con un giro in 68 colpi (-5), ha decisamente ipotecato la vittoria finale del Nordea Masters. Per il 21enne inglese di Sheffield sarebbe il suo secondo successo dopo il British Master dell’anno scorso ma soprattutto la convocazione per la Ryder Cup 2016. Nella giornata conclusiva non dovrà commettere errori ma i cinque colpi di vantaggio che lo separano dallo svedese Alex Noren, campione uscente, e dal belga Nicolas Colsaerts sono un bel viatico. Sarà comunque un finale teso perché, oltre alla vittoria in sé, i primi cinque classificati del torneo guadagneranno l’accesso al prossimo British Open. Da questa classifica sono esclusi quelli hanno già la partecipazione garantita come lo stesso Fitzpatrick. Questa ulteriore “carota” spingerà sicuramente molti a rischiare qualcosa di più, nonostante gli ostacoli d’acqua presenti in 12 buche.

Anche Matteo Manassero e Nino Bertasio potranno giocarsela fino in fondo. Il veronese oggi ha chiuso con +2 scivolando al 23° posto. Decisive le prime nove buche dove ha segnato due birdie e due bogey, mentre ha chiuso in par le restanti nove. Buona prestazione per Nino Bertasio, anche lui 23° grazie ad un 71 che gli ha permesso di recuperare 12 posizioni. Ha tenuto testa al campo per dodici buche con due birdie e nessun errore. Poi ha ceduto due bogey per recuperare alla 18 con un birdie finale. Domani dovrà dare il meglio di se per tentare di migliorare la sua classifica mondiale  e conquistare così un posto alle prossime olimpiadi di Rio. Brutta giornata per Laporta scivolato in classifica dopo un giro in 79.

Fitzpatrick, partito con tre colpi di vantaggio, ha avuto una partenza prudente, sette par nelle prime sette buche, poi il bogey nella buca successiva deve aver scosso l’inglese che ha reagito con cinque birdie nelle successive sette buche.

Sono ovviamente contento” – ha dichiarato – “È stata una partenza lenta e ho trovato le prime nove buche decisamente più difficili delle seconde, specialmente con il vento. Ma ho avuto pazienza e e sona stato ricompensato alla fine. È una delle cose che ho imparato da quando sono diventato professionista. Ho puttato molto bene di nuovo e speriamo che continui per un altro giorno perché domani è il giorno più importante.”

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