Golf, Paratore e Manassero obiettivo Dubai

Renato e Matteo in corsa per il gran finale a due giri dal termine del Nedbank Challenge
Golf, Paratore e Manassero obiettivo Dubai© ANSA

TORINO - Serve un ultimo sforzo. Se non sarà vano, avremo tre giocatori nella tappa finale dell’European Tour, che si terrà al Jumeirah Golf Estate di Dubai dal 17 al 20 novembre. Lo sforzo lo chiediamo a Renato Paratore e Matteo Manassero, in campo in questi giorni a Sun City nel Nedbank Golf Challenge, la gara che decreterà chi saranno i migliori 60 di una stagione lunghissima che potranno accedere al gran finale. Più facile il compito per il giovanissimo romano, che deve semplicemente confermare la posizione in classifica maturata finora (è proprio al 60° posto) mentre Manassero, in grande ascesa nella seconda parte di stagione, deve riuscire a fare l’ultimo salto in avanti e recuperare otto posizioni (al momento è 68°). È chiaro che sia presto per fare consuntivi ed essere o meno a Dubai cambierà le carte in tavola ma possiamo sbilanciarci sostenendo che, per motivi diversi, sia Matteo che Renato possono essere soddisfatti. Quest’ultimo, alla sua seconda stagione “tra i grandi”, doveva ottenere una conferma della carta (il diritto di gioco sul tour maggiore) meno rocambolesca dello scorso anno, quando chiuse al numero 109 in classifica su 110 ammessi a pieno titolo nel circuito 2016. Missione evidentemente compiuta anche se entrare nel field di Dubai significherebbe molto, anche in termini di fiducia e ambizioni verso il 2017.

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IL RITORNO DI MATTEO - Quanto a Manassero, reduce dal periodo più buio della sua carriera, era innanzitutto chiamato a reagire e a mostrare segnali tangibili di ripresa. La qualificazione allo US Open, il terzo posto in Scozia e le prime 63 buche in Turchia di una settimana fa sono proprio tutto questo. Matteo è tornato, al momento soffre un po’ troppo sul gioco sul green ma il fatto che il peggio sia alle spalle non è più opinabile. Più volte nelle ultime settimane gli abbiamo sentito esternare la sua soddisfazione per il gioco e i risultati che finalmente arrivano ma è indubbio che quel calo vertiginoso nelle ultime 9 buche del Turkish Open rimarrebbe un enorme rammarico se non dovesse riuscire a qualificarsi per Dubai.

MOLINARI IN RIPRESA

MOLINARI GIÀ QUALIFICATO - Sono ancora entrambi perfettamente in corsa e ci auguriamo vivamente possano raggiungere Francesco Molinari, che il biglietto per Dubai l’ha staccato da molto tempo grazie a una stagione meravigliosa in Europa (su tutto, la vittoria dell’Open d’Italia) e sempre più convincente anche in America dove, solo una settimana fa, ha chiuso il suo torneo di esordio (è già partita la stagione 2016-17) con un giro in 61 colpi che gli ha permesso di chiudere al quarto posto. L’anno che sta per chiudersi lo ha riportato abbondantemente all’interno dei primi 50 del mondo che, tradotto, significa possibilità di giocare tutti e 4 i Major oltre che essere di nuovo dove il suo talento gli impone di stare. Non può puntare alla vittoria finale, che sarà affare riservato a Stenson, Willett e McIlroy ma sicuramente un buon torneo a Dubai potrebbe portarlo nei primi 10, coloro i quali si divideranno un jackpot da 5 milioni di dollari in aggiunta agli 8 di montepremi. Mancano sei giri al termine e noi siamo ancora in corsa per portare al Jumeirah quasi la metà dei nostri giocatori sul tour. Non sottovalutiamo questo dato.

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