Ryder Cup, McIlroy: "Imbattibile". Hojgaard: "Esperienza speciale"

"Ho cambiato idea sulla Ryder Cup nel corso degli anni? Sì, nel 2009 ero focalizzato solo su me stesso, volevo ottenere obiettivi individuali. Adesso amo fare parte del Team Europe, ovviamente mi diverto ancora tanto a giocare i tornei individuali ma niente batte questa settimana. Tutti sanno che è un periodo di transizione per il Team Europe, con molti giocatori giovani che stanno entrando a farne parte". Lo ha detto Rory McIlroy, numero 2 al mondo e leggenda vivente del golf con quattro tornei Major in bacheca, durante la conferenza tenutasi al Marco Simone Golf & Country Club, sede dell'imminente Ryder Cup. 

Il nordirlandese ha aggiunto: "Aberg e Hojgaard sono il futuro della Ryder Cup. Come procedono gli allenamenti? Stiamo prendendo confidenza col campo, il manto è molto buono. Con la squadra impariamo a conoscerci sempre meglio, si sono creati legami importanti tra giocatori, vicecapitani e capitano". 

Le parole di Fitzpatrick

Matt Fitzpatrick, golfista inglese membro del Team Europe, ha invece dichiarato: "Quanto sono migliorato rispetto alla mia prima Ryder Cup nel 2016? Guardando indietro, all'epoca non ero ancora pronto a tutti gli effetti, ero molto giovane; alla mia seconda partecipazione nel 2021 ero un giocatore migliore. Adesso sono ancora più esperto, in questi due anni ho imparato molte cose. Ho più sicurezza di prima, ed è una cosa molto importante quando giochi a questi livelli. Cosa conta durante una Ryder? Innanzitutto il capitano deve essere molto chiaro, e avere una buona comunicazione con la squadra attraverso i capitani. Dormire è un'altra cosa importante, le giornate iniziano presto e durano tanto".

Le dichiarazioni del giovane Hojgaard

In conferenza stampa anche Nicolai Hojgaard, giovane golfista danese e membro più giovane del Team Europe. A proposito del compagno di squadra Aberg, svedese di 23 anni, ha spiegato: "Chi è più forte attualmente tra me e Aberg? Direi entrambi, lui è in grande forma, abbiamo giocato qualche volta e sono contento che sia in squadra con me. Sensazioni per la mia prima Ryder Cup? E' un'esperienza speciale, è bellissimo essere qui e prepararsi con i grandi campioni nello spogliatoio. Noi debuttanti impariamo molto dai veterani, ci sono tante piccole cose che si possono fare per arrivare pronti al meglio. La Ryder è una cosa che vedi da bambino e quando finalmente ne fai parte è speciale".

Justin Rose e il ritorno alla Ryder Cup

Infine, Justin Rose, membro del Team Europe per la Ryder Cup '23 e oro olimpico a Rio 2016 che ha vinto l'edizione 2018 della competizione, ha detto: "Per me tornare a giocare la Ryder Cup è una spinta incredibile, accende un fuoco dentro di me. I giovani del team ancora non hanno sperimentato cosa voglia dire questo torneo ed è mio compito come giocatore più esperto dar loro una mano. E' questo che porto alla squadra. Il miglior suggerimento che ho ricevuto su come affrontare la Ryder? Ho avuto tante persone che hanno influenzato la mia carriera, non una in particolare. Nessuna Ryder Cup è uguale all'altra. Tutto però inizia nello spogliatoio, lì si costruiscono le prestazioni".