È già tempo di record. Italnuoto, che fai?

Ceccon e Martinenghi faticano nelle “chiusure” di 200 dorso e 100 rana, gli staffettisti non brillano
È già tempo di record. Italnuoto, che fai?© Getty Images

Sono giorni di re e regine a Budapest nella Duna Arena della Parigi dell’Est. La Coppa del Mondo di nuoto in vasca lunga è giunta al suo terzo atto e chi si è distinto nelle singole specialità è meritevole di un titolo, condito da 10.000 dollari. Si può affermare che Australia e Cina abbiano motivi per cui rallegrarsi nel viaggio con destinazione Parigi 2024. Sì, perché la signorina Kaylee McKeown, autrice della “doppia tripla” nel dorso nei primi due appuntamenti di World Cup, ha voluto esagerare ieri. Il 26”86 dei 50 metri è stato meritevole della scritta “WR”. Nuovo record del mondo per l’unica nuotatrice in grado di vincere tre ori nella stessa edizione dei Mondiali nel medesimo stile. Il tempo ha assunto questo significato particolare, migliorando il 26”98 del 2018 della cinese Liu Xiang. Un antipasto in vista dei 100 dorso odierni dove il suo 57”45 (primato del mondo) potrebbe tremare. In tutto questo, dal fronte cinese l’alfiere Qin Haiyang ha realizzato l’ennesimo crono da 57” nei 100 rana (57”82), facendo capire alla concorrenza che la velocità di crociera è questa.

Gli azzurri

In Casa Italia, la tabella di marcia a cinque cerchi porta a delle riflessioni. In primis, Thomas Ceccon e i 200 dorso. Lo studio del veneto su questa distanza prosegue, ma i pezzi del puzzle non sono ancora al loro posto. L’1’56”97 è stato il “peggiore” dei crono nuotati in questa esperienza di World Cup e soprattutto a mancare è stata la chiusura. Nessun allarmismo, anche se perdere di un centesimo nei confronti dello svizzero Roman Mityukov un po’ brucia. Sarà interessante capire se Thomas darà seguito al progetto in vista degli Assoluti invernali di Riccione dal 28 al 30 novembre. Nello stadio del Nuoto non si potrà scherzare, essendo la prima occasione in cui si staccherà il biglietto per i Giochi. L’1’55”9 (tempo-limite) potrebbe essere un obiettivo.

Oggi Ceccon sarà al via dei 100 stile libero con gli altri staffettisti della 4x100 sl presenti a Budapest, ovvero Leonardo Deplano, Manuel Frigo, Alessandro Miressi e Lorenzo Zazzeri. Quartetto formato dagli ultimi quattro citati che ieri non ha proprio rubato l’occhio nella prova a squadre, giungendo secondo con il crono di 3’18”53 alle spalle dell’Australia (3’14”64). La sensazione è che ci sia tanto da lavorare e questo primo giorno di scuola sia stato pesante nelle braccia, citando anche il settimo posto di Zazzeri nei 50 sl (22”24).
Un discorso del genere che merita Nicolò Martinenghi. Il 59”68 dei 100 rana l’ha portato al quinto posto, nella gara vinta da Qin e dietro anche ad Adam Peaty (quarto in 59”25). C’è da preoccuparsi? Tete sta lavorando e si è notato in maniera chiaro un calo negli ultimi 25 metri. L’obiettivo del 58”9 a Riccione è ben stampato nella mente dell’allievo di Marco Pedoja, ma è necessario dare un’accelerazione. Un ragionamento valido anche per Federico Poggio (7° in 1’00”18).

In tema di rana, curiosità quest’oggi per l’esordio internazionale di Benedetta Pilato. La pugliese sarà di scena nelle due vasche in una stagione iniziata con il trasferimento a Torino, sotto la gestione di Antonio Satta. Il roster delle avversarie è molto qualificato: McSharry, Hansson, Jacoby, Schouten e soprattutto Meilutyte fanno tremare i polsi. Vedremo come i primi 100 rana dell’annata andranno, con quell’1:06.0 che in Romagna ha il sapore olimpico.

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