Rugby, Castrogiovanni si ritira: a Paranà l'ultima partita<br />  

È il rugbista più conosciuto per bravura e simpatia. Oggi, nell'Argentina che gli ha dato i natali, scenderà in campo per l'ultima volta
Rugby, Castrogiovanni si ritira: a Paranà l'ultima partita
 © canoniero

TORINO - Il suo volto ha rappresentato per tanti anni il rugby nel nostro Paese, per bravura e simpatia Martin Castrogiovanni è stato il rugbista che più ha fatto innamorare. Mai convenzionale, nemmeno alla fine. Oggi, in Argentina, saluta il rugby giocato senza nessuna passerella, premio o targa da ritirare. A 35 anni ha deciso di chiudere la propria carriera scenderndo in campo nel Seven de los Gordos, il tornero a sette dedicato ai giocatori sopra i 100 chili che si gioca a Paranà, sua città natale. Dall'esordio contro gli All Blacks appena ventunenne ad Hamilton nel 2002 all'ultima apparizione contro il Galles, il 19 marzo scorso al Millennium Stadium di Cardiff, ci sono 32 vittorie con l'Italia, due Trofei Garibaldi sollevati nel 2011 e nel 2013, il titolo di MVP (miglior giocatore) della Premiership inglese al debutto nel 2007, le tre mete messe a segno in un test-match contro il Giappone, i titoli di campione d'Italia con Calvisano (2005), d'Inghilterra con i Leicester Tigers (2007, 2009, 2010, 2013), di Francia con Tolone (2014) e quelli di campione d'Europa con Tolone (2014 e 2015). Importanti le parole del presidente della Fir Alfredo Gavazzi: "Conosco Martin fin dai suoi primi giorni a Calvisano, dove arrivò giovanissimo dall'Argentina e non posso che ringraziarlo per l'impareggiabile contributo che ha garantito al rugby nel nostro paese, in campo e fuori. 'Castro' è stato non solo uno dei migliori piloni destri al mondo negli ultimi dieci anni, ma con la sua immagine e con il suo approccio positivo ed entusiasta, con la sua innata simpatia, ha recitato un ruolo fondamentale nella promozione del nostro sport in Italia anche al di fuori dei canali più tradizionali. Non posso che augurargli i migliori successi per questa nuova fase della vita che va a cominciare, sapendo di interpretare oggi più che mai il pensiero di tutti i rugbisti d'Italia".

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