Sei Nazioni, l'Italia dura un'ora. Il Galles fa festa

Delusione azzurra allo stadio Olimpico: finisce 33-7 per i gallesi
Sei Nazioni, l'Italia dura un'ora. Il Galles fa festa© www.imagephotoagency.it

ROMA - «Le partite si decidono negli ultimi 20 minuti». Sergio Parisse l'aveva detto alla vigilia e la sua previsione si è concretizzata puntuale dopo un'ora di gioco, quando l'Italia (in temporanea inferiorità numerica, per un giallo a Lovotti) in poco più di cinque minuti ha incassato due mete gallesi che l'hanno piegata, vanificando il buon lavoro fatto per 60 minuti. Non che la partita fino a quel momento fosse stata una passeggiata: in avvio si gioca solo nella metà campo italiana, ma gli azzurri tengono e i gallesi rinunciano a cercare punti facili al piede per andare a trovare una meta che non arriva. Agli uomini di Howles non basta l'80% del possesso palla per mettere a referto un punto. Poi l'Italia cresce: si fa vedere prima con una progressione di Padovani, poi con Parisse-Gori-Canna e ancora Parisse fermato a un passo dalla meta. Gli azzurri ci credono e così una maul accompagna Gori in meta e con la trasformazione di Canna è un 7-0 meritato, un divario che il piede di Halfpenny riduce prima dell'intervallo. Il secondo tempo inizia a ritmi completamente diversi rispetto all'inizio della partita. Si picchia duro e dopo cinque minuti la faccia di Ball è già coperta di sangue, ma il Galles può comunque sorridere perché un calcio di Halfpenny (per un fallo di Steyn) riporta gli ospiti a -1.

ITALIA-GALLES, TABELLINO E STATISTICHE

E il vantaggio gallese arriva di nuovo per una leggerezza del terza linea azzurro, che ribalta Moriarty accompagnandolo a terra regalando un altro calcio ad Halfpenny che non sbaglia e tre minuti dopo conferma la propria fama di cecchino, realizzando anche il calcio per un fuorigioco fischiato a Parisse: in dieci minuti si è passati dal 7-3 al 7-12. È il momento più difficile per l'Italia, che O'Shea cerca di rianimare inserendo Ghiraldini (per Gega) e Campagnaro (per Benvenuti), ma quando, al 20' st, l'arbitro Doyle sventola il cartellino giallo in faccia a Lovotti per un fallo in mischia, salta ogni equilibrio. In quei dieci minuti in inferiorità numerica prima Jonathan Davies e poi Lian Williams trovano quello spazio che il Galles fino a quel momento ha cercato infruttuosamente. A quel punto il match è deciso, la meta di North a due minuti dalla fine è un castigo supplementare per un'Italia che si candida a vivere l'ennesimo 6 Nazioni di sofferenza. Andrea Schiavon

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