Italrugby-Crowley, addio amaro: "Avrei continuato anche dopo il Mondiale"

Il ct della Nazionale ha commentato l'annuncio del mancato rinnovo del suo contratto al termine della Coppa del mondo del prossimo autunno
Italrugby-Crowley, addio amaro: "Avrei continuato anche dopo il Mondiale"© ANSA

"Mi sarebbe piaciuto essere coinvolto con la Nazionale italiana anche per il prossimo ciclo di Rugby World Cup e sono dispiaciuto della scelta della Fir di non estendere il mio contratto". Ha commentato così il ct della Nazionale italiana di rugby, Kieranm Crowley l'annuncio del mancato rinnovo del suo contratto al termine della Coppa del mondo del prossimo autunno. Amaro il ct neozalendese che prosegue: "Abbiamo una squadra giovane, che ha maturato una buona esperienza nel corso dell’ultimo anno, con prestazioni che hanno evidenziato miglioramenti in moltissime aree. Abbiamo cambiato il modo di allenarci in palestra e in campo e nel modo in cui approcciamo e giochiamo gli incontri. Abbiamo modificato la mentalità, instillando coraggio e fiducia nei propri mezzi, senza vincoli. Con un Mondiale e altri quattro anni di incontri internazionali, avremo un gruppo con una media di 50-60 caps, una prospettiva emozionante".

L'Italrugby non rinnova Crowley

Crowley ha assunto l'incarico di ct degli azzurri nel settembre 2021, rilevando Franco Smith sulla panchina dell'Italia. Il tecnico neozelandese, vanta al momento un bilancio di sei vittorie e tredici sconfitte alla guida della Nazionale e ha guidato l'Italia due delle più celebri vittorie dell'era professionistica, superando il Galles a Cardiff nel Guinness Sei Nazioni 2021 e facendo registrare la prima vittoria di sempre contro l'Australia nell'autunno 2022 a Firenze. "Purtroppo non sarò parte di questo percorso e adesso la devo pensare a cosa ci aspetta nell’immediato, vale a dire la Rugby World Cup in Francia prima della mia partenza - ha concluso Crowley - Sarò impegnato al 100% insieme al nostro staff per preparare nel miglior modo possibile questo gruppo di giocatori. Io e mia moglie Sue ricorderemo sempre le splendide persone che abbiamo incontrato e i momenti passati insieme a loro, le squadre che ho allento, i colleghi con cui ho lavorato, la cultura italiana e ovviamente il cibo e il vino. Ci mancherà tutto questo, ma l’Italia avrà sempre un posto speciale nei nostri cuori".

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