La Nazionale di Rugby in montagna con le Truppe Alpine dell'Esercito

Gli azzurri preparano il Mondiale in Francia del prossimo settembre. Impegno, coraggio, resistenza, lealtà e spirito di squadra: questi i valori condivisi

Full immersion sulle Dolomiti per la Nazionale di Rugby, che sta preparandosi per i Mondiali in Francia del prossimo settembre attraverso un’esperienza di team building organizzata insieme all’Esercito Italiano, che ha messo a disposizione la base delle Truppe Alpine situata a Corvara in Badia e i suoi migliori istruttori di alpinismo e combattimento in montagna.

Un incontro positivo, quello tra l’Esercito e la Federazione Italiana Rugby, avvenuto all’insegna di valori condivisi - impegno, coraggio, resistenza, lealtà e spirito di squadra – che si svilupperà nell’arco di un triennio ed è iniziato nel torneo delle 6 Nazioni di quest’anno.

La Nazionale italiana di rugby scala il Monte Lagazuoi

L’ascensione al Monte Lagazuoi (2800 metri) è stata il clou dell’attività di oggi, iniziata con la sveglia all’alba, l’alzabandiera con l’inno nazionale cantato insieme agli alpini, e infine l’attacco del sentiero da parte dei rugbisti, affardellati con uno zaino riempito con l’occorrente per trascorrere tre giorni in alta montagna, preparato il giorno prima. L’arrivo in cima, dopo circa due ore e trenta di marcia sotto la guida degli istruttori del Centro Addestramento Alpino di Aosta, è avvenuto alle 10.30, coprendo un dislivello di oltre 1000 metri. A seguire un breve momento di ristoro, e la consumazione del pasto a base di razioni da combattimento, quelle che gli alpini usano in operazione.
Dopo pranzo, la discesa verso Colle Gallina (2000 metri di altitudine), nei pressi del Passo Falzarego, per allestire il bivacco dove trascorrere la notte tra venerdì e sabato. Uno speciale impegno fisico e mentale per i campioni della palla ovale capitanati dalla terza linea Michele Lamaro, i quali hanno risposto positivamente in termini di resilienza alle sollecitazioni della montagna e degli alpini, in un contesto diversamente sfidante, con la prospettiva di affrontare - tra poco meno di due mesi - i padroni di casa transalpini e gli All Blacks neozelandesi, oltre a Namibia e Uruguay.

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