Quando si potrà vedere a S. Siro un altro grande match come Italia Nuova Zelanda del 2009?
"Gli All Blacks torneranno in tournée in Europa a novembre del prossimo anno. Hanno chiesto di giocare a S. Siro. La Fir lo aveva già chiesto per Italia Sudafrica di un anno fa. Le squadre milanesi di calcio hanno posto condizioni per il rifacimento del manto non sostenibili o accettabili e abbiamo optato per Genova. Speriamo tra 12 mesi".
Un obiettivo è portare il rugby anche al Sud?
"Ritengo che la casa si debba costruire partendo dalle fondamenta. Il lavoro è iniziato, abbiamo creato una Commissione dedicata, stiamo finalizzando alcune progettualità con la preziosa collaborazione dell’Esercito che ci consentiranno di sviluppare l’attività nel Meridione. Stiamo lavorando su progetti concreti, non battiamo la grancassa della comunicazione. Prima viene l’impiantistica, poi il reclutamento".
Quest’anno nazionale italiana maschile e femminile e l’URC con Benetton e Zebre approdano per il prossimo Sei Nazioni su Sky, in chiaro su TV8 l’URC, il campionato su Dazn. Un appassionato per seguire tutto deve sborsare almeno 80 euro al mese tra Sky e Dazn.
"Lo so. È il mercato televisivo commerciale, Sei Nazioni e URC generano una parte consistente dei ricavi dalla cessione dei diritti tv. Come Fir produciamo le partite, abbiamo inserito in collaborazione coi Club di A Élite Maschile il TMO. E continuiamo ad ampliare l’offerta, basti pensare alla Serie A Élite Femminile approdata quest’anno su DAZN. Oggi solo RAI ha la possibilità di offrire sport in diretta in chiaro, il Mondiale in simulcast Rai/Sky ci ha restituito ascolti importanti".
Si ricandiderà per il prossimo quadriennio?
"Sì. Ritengo di avere operato degnamente. Di avere migliorato il mondo italiano del rugby di come lo avevo trovato".