Sei Nazioni, l'Italia perde un giocatore chiave contro il Galles: il XV di Quesada

Dopo il successo con la Scozia gli azzurri si preparano ad affrontare la squadra di Warren Gatland a Cardiff
Sei Nazioni, l'Italia perde un giocatore chiave contro il Galles: il XV di Quesada© ANSA

Ange Capuozzo sarà il grande assente del match che vedrà l'Italrugby volare in Galles per chiudere il Sei Nazioni. Gli esami effettuati dopo la partita contro la Scozia hanno evidenziato che il classe 1999 ha rimediato una frattura della falange intermedia del terzo dito della mano sinistra. Il ct Gonzalo Quesada in conferenza ha dichiarato: "Ha giocato 69 minuti col dito fratturato. Si è provato ad allenare con una protezione, ma nulla da fare, si farà operare domani in Francia". Il tecnico ha inoltre ufficializzato la formazione per la sfida in programma sabato alle 15:15 italiane contro la squadra di Warren Gatland a Cardiff.

Quesada, le scelte contro il Galles

Quesada opterà per un triangolo allardato inedito che sarà composto da Pani, Lynagh e Ioane. Brex e Menoncello formeranno la coppia di centri mentre la mediana sarà affidata a Paolo Garbisi e Varney. La terza linea sarà occupata da Lorenzo Cannone con capitan Lamaro e Negri che completeranno il reparto. Niccolò Cannone e Ruzza si occuperanno della seconda linea mentre in prima saranno confermati Fischetti, Ferrari e Nicotera. Oltre a Capuozzo con la squadra non partiranno neanche Canali, Ceccarelli, Gesi, Izekor e Mori. Quesada in conferenza ha aggiunto: "La chiave sarà chiudere il loro attacco, difendere bene e soprattutto mantenere una disciplina fortissima. Poi dovremo metterli sotto pressione con le mani e con un po’ di gioco al piede, ma sarà decisiva la disciplina in difesa. Anche se il Galles non ha ancora ottenuto vittorie quest’anno, il loro livello è molto interessante, hanno questo aspetto ‘spirituale’ per cui non mollano mai, e giocano un buon rugby quando hanno il possesso del pallone".

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Quesada, le parole su North

La sfida tra Italia e Galles al Millenium Stadium di Cardiff sarà l'ultima per la leggenda gallese George North. In merito a questo Quesada ha dichiarato: "Penso che non sia una casualità che lui e Tomkins non abbiano giocato contro la Francia, così da arrivare freschi contro di noi. Sarà una partita difficile per entrambe le squadre, l’esperienza di quei due giocatori sarà importante. Il Galles fa la guerra in tutti i punti d’incontro, hanno un attacco con profondità e opzioni che è difficile difendere”.

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Ange Capuozzo sarà il grande assente del match che vedrà l'Italrugby volare in Galles per chiudere il Sei Nazioni. Gli esami effettuati dopo la partita contro la Scozia hanno evidenziato che il classe 1999 ha rimediato una frattura della falange intermedia del terzo dito della mano sinistra. Il ct Gonzalo Quesada in conferenza ha dichiarato: "Ha giocato 69 minuti col dito fratturato. Si è provato ad allenare con una protezione, ma nulla da fare, si farà operare domani in Francia". Il tecnico ha inoltre ufficializzato la formazione per la sfida in programma sabato alle 15:15 italiane contro la squadra di Warren Gatland a Cardiff.

Quesada, le scelte contro il Galles

Quesada opterà per un triangolo allardato inedito che sarà composto da Pani, Lynagh e Ioane. Brex e Menoncello formeranno la coppia di centri mentre la mediana sarà affidata a Paolo Garbisi e Varney. La terza linea sarà occupata da Lorenzo Cannone con capitan Lamaro e Negri che completeranno il reparto. Niccolò Cannone e Ruzza si occuperanno della seconda linea mentre in prima saranno confermati Fischetti, Ferrari e Nicotera. Oltre a Capuozzo con la squadra non partiranno neanche Canali, Ceccarelli, Gesi, Izekor e Mori. Quesada in conferenza ha aggiunto: "La chiave sarà chiudere il loro attacco, difendere bene e soprattutto mantenere una disciplina fortissima. Poi dovremo metterli sotto pressione con le mani e con un po’ di gioco al piede, ma sarà decisiva la disciplina in difesa. Anche se il Galles non ha ancora ottenuto vittorie quest’anno, il loro livello è molto interessante, hanno questo aspetto ‘spirituale’ per cui non mollano mai, e giocano un buon rugby quando hanno il possesso del pallone".

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