Svelata la medaglia della Asics Firenze Marathon

Firmata da un superartista, clet, il tema sara' leonardo da vinci, nell'ambito delle celebrazioni dei 500 anni dalla morte dell'artista
Svelata la medaglia della Asics Firenze Marathon

FIRMATA DA UN SUPERARTISTA, CLET, IL TEMA SARA’ LEONARDO DA VINCI, NELL’AMBITO DELLE CELEBRAZIONI DEI 500 ANNI DALLA MORTE DELL’ARTISTA

E’ stata svelata, in una conferenza stampa che si è svolta presso la Sala Macconi del Comune di Firenze in Palazzo Vecchio, la medaglia che verrà consegnata a coloro che porteranno a termine la 35esima Asics Firenze Marathon, il prossimo 25 novembre. Si tratta di una prima volta assoluta in quanto il tradizionale simbolo della fatica compiuta, della grande impresa individuale che ciascuno compie giungendo al traguardo, nell’edizione di quest’anno avrà un valore aggiunto: perché chi ha firmato la tanto agognata medaglia è un artista di fama internazionale. Si tratta di Clet Abraham, meglio conosciuto semplicemente come “Clet”. Per i pochi che non lo conoscono, o che non ricollegano subito il nome, si tratta dell’artista famoso per la…  “manomissione” o meglio nel “completamento” dei cartelli stradali. Le opere consistono nell'applicazione di stickers sui cartelli, ma talvolta anche in più imponenti interventi sull'arredo urbano.

Il tema scelto per la medaglia, è il genio Leonardo Da Vinci. Cominceranno infatti di fatto ufficialmente con la Firenze Marathon le celebrazioni del 500esimo anno dalla morte dello scienziato-artista che cade nell’anno 2019, ricorrenza che sarà celebrata, tra le altre iniziative, anche con la partenza da Vinci di una tappa del Giro d’Italia di ciclismo. Clet ha interpretato dinamicamente, come un uomo che corre, la figura classica ed evocativa legata a Leonardo Da Vinci, l’uomo vitruviano, raffigurato stilizzato e nel gesto tecnico della corsa.

Erano presenti l’assessore allo sport del Comune di Firenze Andrea Vannucci, il presidente di Firenze Marathon Giancarlo Romiti, Maria Federica Giuliani presidente della Commissione cultura e sport del Comune di Firenze e lo stesso artista.

“E’ la terza posizione dell’uomo vitruviano, quello che ho voluto rappresentare, per creare un ponte nella storia tra Leonardo Da Vinci, il suo umanesimo e per creare un ponte nella storia – ha spiegato l’artista – tra la sua visione dell’uomo e una visione più contemporanea, l’uomo che corre, che può anche essere visto in senso ironico. L’uomo che corre e confronta con se stesso in questo bellissimo sport. Ho trovato bella l’idea del Comune di Firenze e della maratona di Firenze di coinvolgermi in questo progetto, l’ho trovata una bella idea, utile sia per omaggiare la città in cui vivo, Firenze, che l’uomo in generale”.

“Un altro passo nel percorso di crescita della maratona di Firenze - ha detto l’assessore allo sport Andrea Vannucci - non solo dal punto di vista della partecipazione, ma anche del coinvolgimento della città. Ogni anno un tassello in più che rende unica questa manifestazione: da questa edizione sarà arricchita da un cimelio dal valore artistico che aggiunge un nuovo elemento alla forza di un evento collettivo. Un incontro fra due belle realtà della nostra città che mette insieme la Firenze Marathon e l’opera di un artista come Clet, che di Firenze ha voluto fare la propria casa”.

"Firenze ha sempre fatto della contemporaneità la sua cifra distintiva - ha sottolineato Maria Federica Giuliani, presidente della Commissione cultura e sport del Comune di Firenze - ed ha costruito su essa il suo immenso patrimonio. Cultura e sport si coniugano perfettamente a Firenze come dimostra la Firenze Marathon, giunta alla sua trentacinquesima edizione. Cresciuta nei numeri e nella partecipazione,  ai maratoneti offre un percorso unico nella bellezza di Firenze, sostegno con vigore ad ogni chilometro grazie al Clap Contest ed oggi anche con un riconoscimento speciale ed unico: la medaglia realizzata per l'occasione e firmata dall'artista Clet, che ha messo a disposizione la sua apprezzatissima arte per questo progetto, onora un evento che condividiamo da sempre con entusiasmo. Mi sono impegnata personalmente per far incontrare Clet e gli organizzatori della Firenze Marathon: questa medaglia è anche un piccolo riconoscimento nei confronti di un artista varie volte multato secondo il codice della strada ma che tanta innovazione porta nelle opere che realizza".

“Quando aspettiamo i maratoneti all’arrivo della maratona – ha ribadito Giancarlo Romiti, presidente di Firenze Marathon – è lampante la gioia di mettersi la medaglia al collo. Quest’anno abbiamo scelto di avere un artista di fama per disegnare la medaglia, l’emblema della maratona. E lui ci ha messo la sua personalità artistica coniugando la ricorrenza dei 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci con la purezza che l’uomo vitruviano simboleggia. Ecco, la corsa è qualcosa di naturale, la maratona è qualcosa di straordinario. Una ragione in più perché l’evento Firenze Marathon sia una festa”.

“L'originalità del mio lavoro – ha spiegato più volte l’artista - sui cartelli stradali non può fare altro che risvegliare l'attenzione del conducente, creare interesse e a volte anche simpatia lì dove vi è generalmente molta poca attenzione e addirittura spesso un attitudine di rigetto”.
Tra le città che hanno richiesto e autorizzato il lavoro di Clet sulla segnaletica del proprio territorio oltre a Firenze ci sono anche Parigi, Brest, Mulhouse, Pont-Croix, Sète ed Evry in Francia, Cascina, Calenzano, Dicomano in Toscana, Collescipoli in Umbria.
 Non solo questo tipo di opere naturalmente fanno parte del bagaglio di Clet, un artista vero a tutto tondo. Che stavolta si è cimentato con la medaglia ufficiale, che peraltro, come da tradizione è legata a un tema culturale importante (che sarà svelato più avanti, in un’apposita conferenza stampa fissata in Palazzo Vecchio in Sala Macconi, mercoledì 24 ottobre alle ore 12, con la presenza dell’artista).

Per la maratona del 25 novembre i podisti avranno quindi un motivo in più per arrivare con tutte le loro forze al traguardo. Quello di poter ricevere e indossare al collo non solo una medaglia che ha un valore affettivo intrinseco, perché è la testimonianza della loro fatica, dei loro allenamenti e della tenacia con cui avranno raggiunto l’obiettivo. Ma anche un valore aggiuntivo oggettivo. Perché sarà un pezzo pregiato in se stesso, perché disegnata da un grande artista, famoso in tutto il mondo!

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