Costa e Pittin tornano sul podio tre anni dopo

Combinata nordica, Coppa del Mondo: in Val di Fiemme terzo posto per gli azzurri che non ottenevano un simile piazzamento dal 2009
L'azzurro  Alessandro Pittin© EXPA Pictures

VAL DI FIEMME - A oltre tre anni di distanza dal terzo posto nella Team Sprint di Ramsau del dicembre 2013 Alessandro Pittin e Samuel Costa tornano sul podio della Coppa del mondo. L'acuto degli azzurri va a coronare l'ottimo periodo di Costa e riporta alla ribalta Alessandro Pittin, in crescita di rendimento nella stagione, soprattutto nelle gare dal trampolino piccolo. Oggi però l'atleta di Cercivento si è difeso anche dall'HS134 di Predazzo e insieme con Costa, oggi autore di una grande prestazione nel salto, si è presentato al via dei 15 km di fondo con 59" di svantaggio dalla Germania. La condotta di gara è subito chiara: Pittin va alla rimonta immediata e Costa mantiene, così in quattro giri il divario è colmato e le prime sette squadre sono tutte agganciate in testa alla gara. Poi si succedono i cambi, ma nessuno prende decisamente l'iniziativa, sino a che si arriva all'ultima tornata, con sprint finale e Pittin taglia il traguardo al terzo posto, alle spalle di Joergen Graabak di Norvegia I e di Miroslav Dvorak di Repubblica Ceca I. La classifica finale dice quindi Norvegia, con 3 decimi su Repubblica Ceca e 9 decimi sull'Italia. Chiude invece 15esimaa Italia II con Manuel Maierhofer e Lukas Runggaldier.

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LA GIOIA DI COSTA - Contento, ma a metà, è Costa: «Mi sentivo bene fisicamente anche nella salita finale ma purtroppo eravamo in tanti nel gruppetto di testa e sono rimasto chiuso, perdendo lo spunto giusto - racconta il poliziotto altoatesino dopo la gara -. Peccato, perchè nel salto avevo reagito bene ad una condizione di vento non ideale. Guardo con fiducia al futuro, pensando a migliorare giorno dopo giorno, con l'obiettivo di arrivare davanti a tutti. Manca poco più di un mese al Mondiale che rappresenta l'obiettivo stagionale, questi piazzamenti aiutano a lavorare con la massima serenità. Come siamo comunque molto soddifatti per il risultato era ora che arrivasse questo podio. Lo scorso anno io avevo un po' di problemi nel fondo, dopo l'infortunio al ginocchio, e Alessandro ne aveva nel salto. Oggi tutto è migliorato ed è stato sufficiente per il podio. Conoscendo la forza di Ale nel fondo si poteva sperare anche in qualcosa di più nel finale, ma nei primi due giri abbiamo davvero investito tanto per chiudere il buco e gli altri avevano sicuramente le gambe più fresche. Io penso di avere ancora margine nel salto: faccio dei buoni salti, ma mi manca ancora qualcosa per effettuare il salto ottimale e strappare così ancora qualche secondo agli avversari per il fondo».

PITTIN D'ARGENTO AI MONDIALI DI FALUN

E QUELLA DI PITTIN - Al settimo cielo Alessandro Pittin: «Era un podio che mancava come team da tre anni, ma anche a me personalmente da due, ed è un risultato molto positivo che fa bene per il morale - ha detto dopo la gara -. E' anche il primo podio che riusciamo a fare in Italia e ci tenevamo molto a farlo in questo centro della Val di Fiemme dove lavoriamo tutto l'anno e i nostri tecnici fanno un gran lavoro sui materiali. Il distacco non era indifferente, dopo il salto, e la scelta è stata quella di forzare subito per chiuderlo al più presto. Io nel secondo giro ho forzato tantissimo e forse ho pagato un po' nel finale. JMi dispiace un po' per lo sprint di chiusura, perché probabilmente si poteva fare anche qualcosa di meglio, ma penso che ci si possa accontentare del terzo posto: è un segnale importante per me e per tutta la squadra. Ora devo lavorare ancora sul salto dal trampolino grande e ritrovare le migliori sensazioni con le velocità alte. Dal piccolo invece le cose vanno molto meglio e riesco a fare quello che devo».

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