© EPASOELDEN - Dal podio tutto tricolore di Aspen, l’ultima gara della scorsa stagione, allo zero del debutto di Soelden. Federica Brignone acciaccata a casa, Sofia Goggia e Marta Bassino fuori nella prima manche dell’apertura sul ghiacciaio del Rettenbach. Eppure la nuova Valanga Rosa, anche senza le tre reginette, è sempre lì, al vertice, perché Manuela Moelgg chiude con il miglior tempo, anche se per appena 12 centesimi sull’americana Mikaela Shiffrin, la padrona dello sci, e 33 sulla tedesca Rebensburg. A 34 anni e dopo mille infortuni l’altoatesina, entrata nel primissimo gruppo di merito con l’assenza della Brignone, non smette di stupire. «Ho fatto una buona ricognizione e gestito bene. Era una manche strana, dove bisognava fare attenzione a quando spingere, anche perché il vento condizionava» racconta Manuela.
Folate che hanno fatto abbassare la partenza e tradito (come la voglia di andare veloci) Goggia e Bassino, entrambe uscite subito dopo dopo il primo intermedio (in buona compagni, visto che lì esce anche Lara Gut). La bergamasca quando aveva 5 centesimi di ritardo, dopo aver pasticciato un po’ all’inizio, la cuneese mentre volava (-99 centesimi sulla Shiffrin). «Il vento mi ha spinto e mi sono trovata impreparata. Nessuna scusa, metabolizzo questa delusione e volto pagina. Siamo solo alla prima gara» afferma la Goggia. «Sono arrabbiatissima, sapevo che bisognava essere caute lì, ma sono arrivata velocissima. Però stavo sciando bene e Manuela là davanti significa che siamo a posto. Ora a casa e poi in America, dove si ripartirà da zero». Come Lindsey Vonn, che al rientro in gigante dopo 635 giorni, fallisce nettamente la qualificazione alla seconda manche. Appuntamento alle 13. Forza Manu.