Gianni Poncet: "Sestriere, una vocazione. Tomba talento unico, il Maradona dello sci”

Il sindaco racconta la propensione della località alpina per lo sport e il suo personale percorso, da agonista a primo cittadino: “Qui lo sport è nato prima ancora che esistesse il comune, per una intuizione del senatore Agnelli. L’anno scorso abbiamo celebrato il 90° compleanno”
Gianni Poncet: "Sestriere, una vocazione. Tomba talento unico, il Maradona dello sci”

Trasporto, passione, amore per la propria terra e lo sport che ha sempre ospitato. Il binomio è tra Sestriere e Gianni Poncet, primo cittadino.

Che significati ha questa speciale sinergia?

«Vivere ogni giorno pensando sempre di aggiungere nuove pagine di storia nel grande libro dello sport che è Sestriere. Non solo legate all’inverno e allo sci alpino, ma anche a tante altre discipline che si praticano in estate, dall’atletica al ciclismo, dalla mountain bike al calcio, dal tennis al golf. Lavoriamo sia per ospitare grandi appuntamenti come il Giro d’Italia ed il Tour de France, sia per dar modo agli sportivi di allenarsi e preparare in quota i principali appuntamenti agonistici. Sestriere è da considerarsi una capitale mondiale dello sport per eventi ospitati».

Come nasce e quando il rapporto tra Sestriere e lo sport?

«Risale addirittura a prima dell’istituzione del Comune di Sestriere, quando nel 1932 il Senatore Agnelli decise di realizzare una stazione turistica alpina portando piste e impianti di risalita ai 2035 metri d’altitudine del Colle, là dove prima c’erano solamente alpeggi. Un’intuizione che diede il via alla diffusione dello sci alpino e alla nascita del turismo sulle nostre montagne. Fu l’inizio dell’industria dello sci che è la principale risorsa economica del nostro Comune, istituito per Regio decreto nel 1934. Non a caso nello stemma del Comune di Sestriere sono raffigurati due sci, giusto a sottolineare le nostre origini».

E il suo personale?

«Sono sempre stato un uomo di sport, prima come atleta a livello agonistico nello sci alpino, poi come maestro di sci, allenatore di squadre nazionali, istruttore Nazionale per 32 anni, direttore sportivo della Sestrieres Spa ed anche competition manager in eventi di Coppa del Mondo di Sci Alpino, ai Mondiali di Sci del 1997 e alle Olimpiadi Invernali di Torino 2006. Sono stato anche direttore della Scuola Nazionale Sci Sestriere e tutt’ora vice Presidente nazionale dei Maestri di Sci Amsi. La mia storia si rispecchia in quella del comune di cui oggi sono orgoglioso di essere primo cittadino».

Grandi momenti nella storia di Sestriere e dei suoi eventi sportivi. Come li classifica?

«I Giochi Olimpici e Paralimpici di Torino 2006 sono stati la ciliegina sulla torta per una località come Sestriere che in passato aveva già avuto tutto. Al secondo posto, ma non meno importanti, metto i Mondiali di Sci del 1997. Sul terzo gradino del podio tutte le edizioni ospitate a Sestriere della Coppa del Mondo di Sci Alpino. In ambito estivo al primo posto metto i Meeting di Atletica del Sestriere, quelli degli anni d’oro quando i big a livello mondiale si sfidavano sulla pista del Colle invitati dalla famiglia Agnelli. Memorabili le sfide tra Carl Lewis e Ben Johnson nonché Sergey Bubka che, nel 1994 a Sestriere, stabilì il nuovo record mondiale di salto con l’asta vincendo per l’impresa una Ferrari. Un primo posto condiviso anche con il ciclismo con l’epico arrivo di tappa del Tour de France del 1992 quando Claudio Chiappucci trionfatore al Sestriere dopo una fuga solitaria che colse tutti di sorpresa. In tempi più recenti l’arrivo di tappa a Sestriere del Giro d’Italia 2015 quando Fabio Aru insidiò la maglia rosa di Alberto Contador vincendo la frazione con una grande progressione. Un momento speciale in quanto Aru si allenava da tempo a Sestriere e ci fece davvero una bella sorpresa. E poi ancora tante le emozioni legate ai motori con la “Cesana-Sestriere”, cronoscalata per auto storiche che in quaranta edizioni ha visto sfrecciare, lungo curve e tornanti che portano al Colle del Sestriere, assi del volante a bordo di vetture che hanno segnato la storia dell’automobilismo sportivo».

A quali personaggi più recenti e della storia sportiva di Sestriere è più legato e quali di loro sono più legati a Sestriere?

«Sono tanti gli sportivi che si sono allenati o hanno vinto a Sestriere e conservano un ricordo speciale della nostra località. Dallo sci alpino con la Valanga Azzurra, passando per fenomeni come Alberto Tomba e Deborah Compagnoni, sino ad arrivare alle nostre attuali campionesse come Sofia Goggia, Federica Brignone e Marta Bassino protagoniste delle prove di Coppa del Mondo di Sci a Sestriere».

Tomba merita un capitolo a parte e perché?

«Ho avuto la fortuna di seguirlo e di conoscerlo a fondo in occasione di gare ed allenamenti che svolgeva sovente qui a Sestriere. Era un talento immenso, qualcosa di unico, un po’ come è stato Maradona nel calcio. Tomba era Tomba sia in gara che nella vita di tutti i giorni. Un personaggio che ha contribuito ad accendere la passione dell’Italia intera per lo sci alpino. Quando scendeva lui era come se giocasse la nazionale. Un vero campione e promoter dello sci che negli ultimi anni di carriera gareggiò per lo Sporting Club Sestrieres, emanazione sportiva della Sestrieres Spa, ovvero della Vialattea».

Nei prossimi anni cosa vorrebbe succedesse a Sestriere?

«Il nostro motto è Sestriere, una montagna di sport e di turismo. Lo sport è il volano principale della nostra economia ed anche di una buona parte delle nostre vallate. Sicuramente vogliamo proseguire su questa strada con l’obiettivo di non fermare la nostra crescita puntando sul perfetto legame tra sport e turismo».

Quale momento rimarrà per sempre nella sua memoria di sindaco e sportivo e perché?

«Il ritorno della Coppa del Mondo di Sci Alpino Femminile il 10 e 11 dicembre scorsi. Un momento speciale non solo dal punto di vista sportivo, con la splendida vittoria di Marta Bassino nel gigante, ma anche perché siamo tornati a riprenderci la nostra vita, le nostre passioni, dopo due anni di stop per la pandemia. Ricordo le premiazioni del sabato in una piazza Fraiteve gremita e plaudente, con le atlete e lo spettacolo di musica, luci e colori a contorno dell’evento. Una giornata speciale per festeggiare i 90 anni dalla nascita della nostra stazione (1932-2022) presentando in anteprima il libro “Sestriere 90 anni di sport e turismo”, scritto da Beppe Conti».

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