<span style="line-height: 20.7999992370605px;">Kim Kuk-hyang, la nuova regina 16enne dei tuffi</span>

La piccola tuffatrice della Corea del Nord ha battuto le giganti cinesi
Kim Kuk-hyang, la nuova regina 16enne dei tuffi© Reuters

TORINO - Della Corea del Nord, una delle nazioni più chiuse e misteriose del mondo, sono celebri il leader supremo Kim Jong-un e la durezza del suo regime, le minacce nucleari e ora anche Kim, la piccola tuffatrice che ha battuto le giganti cinesi. Il Paese che confina con Russia e Cina ha trovato finalmente il suo volto dolce. Con i suoi sedici anni e il viso da bambina, Kim Kuk-hyang ha compiuto ai Mondiali di nuoto in corso a Kazan una vera e propria impresa sportiva. Conquistare la medaglia d'oro dalla piattaforma 10 metri, specialità dominata consecutivamente dalle cinesi dal 2005, sembrava alla vigilia un'impresa impossibile. Non però per la piccola nordcoreana, che ha infilato una serie di tuffi quasi perfetti collezionando alla fine 397,05 punti. Una performace straordinaria che le ha permesso di vincere la gara e di conquistare la prima medaglia d'oro per la Corea del Nord in un Mondiale di nuoto tra lo stupore di tutti, giudici, allenatori e tifosi.

COME LA CAGNOTTO - Un altro colpo durissimo per le cinesi, abituate a stravincere, dopo quello già inferto dalla nostra bravissima Tania Cagnotto da un metro. La dolce Kim, salita sul gradino più alto del podio, ha saltato e salutato felice. Poi il saluto militare durante l'inno nazionale e le lacrime dopo una gara condotta senza l'apparenza di un'emozione. «Volevo esprimere la mia gratitudine e il mio amore per la nazione. Devo tutto al governo», spiega senza tentennamenti. Il suo successo ricorda quello di Nadia Comaneci alle Olimpiadi del 1976, anche lei stella e volto adolescente proveniente da un Paese comunista. Corsi e ricorsi storici, da Montreal a Kazan.

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