Eurolega, Milano attende lo Zalgiris per sperare ancora

I biancorossi questa sera se la vedranno con i lituani per invertire il trend negativo di sette sconfitte e sperare ancora nei playoff
Eurolega, Milano attende lo Zalgiris per sperare ancora© LaPresse

ROMA - Vincere per svoltare. E' questo il mantra in casa dell'EA7 Milano che questa sera al Forum per l'ultimo turno del girone d'andata di Eurolega attende lo Zalgiris Kaunas che in classifica precede i meneghini di sole due lunghezze. Qualora arrivasse un'altra sconfitta invece, le speranze di poter agguantare ancora i playoff sarebbero davvero ridotte al lumicino. Lo Zalgiris - una sola vittoria negli ultimi quattro incontri - appare però l'avversario giusto per provare ad invertire un trend negativo europeo che dura da sette turni e che per certi versi ha inficiato il cammino dell'EA7 - ancora alla ricerca di una identità e di una chimica giusta - anche in campionato dove sono arrivati due ko nelle ultime tre gare. Tanti sono i giocatori da cui ci si aspetta qualcosa di più a cominciare da Raduljica e Hickman che hanno tutte le carte in regola per poter fare la differenza anche oltre i confini italiani ma non si stanno esprimendo ai loro livelli. Questa sera si vedrà se il cambio di passo è nell'immediato orizzonte.

REPESA PER ORA RESTA - Inutile nascondersi, anche Repesa se i risultati non dovessero cominciare a sorridere ai biancorossi potrebbe rischiare anche se un suo esonero ora appare meno imminente di quanto sembrasse fino a pochi giorni fa. Il coach meneghino comunque non fa drammi e chiede ai suoi un cambio di passo soprattutto sul piano della mentalità: "Lo Zalgiris – spiega il coach croato dell'EA7 – è una squadra molto aggressiva e profonda nel roster, prima in Eurolega per falli commessi e seconda nei rimbalzi offensivi. Sono tratti caratteristici che dovremo tener ben presenti, ma quello che voglio vedere è un approccio mentale e un livello di attenzione molto alto e costante. E’ una partita che dobbiamo vincere perché solo una vittoria potrebbe iniziare curare i nostri mali. Credo che il pubblico abbia capito il nostro momento: abbiamo bisogno di stare uniti e avere fiducia gli uni negli altri, non è il momento invece di puntare l’indice contro questo o quello".

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