Basket nazionale, Pianigiani negli States per gli azzurri

Il ct incontrerà i quattro italiani che giocano nella NBA: prima tappa a San Antonio per Marco Belinelli

ROMA – Simone Pianigiani è partito alla volta degli Stati Uniti, dove nel giro di un paio di settimane incontrerà i quattro azzurri che giocano nella NBA. Il ct parlerà con Andrea Bargnani, Marco Belinelli, Danilo Gallinari e Gigi Datome per conoscere da vicino la loro condizione ma anche per testare le acque in vista di un'estate in cui l'Italia parteciperà alle qualificazioni per gli Europei 2015.

TEXAS – La prima tappa di Pianigiani è il Texas, e a San Antonio il ct incontrerà Belinelli già in queste ore. Il tecnico della nazionale incontrerà in Texas anche il lungodegente Danilo Gallinari, che seguirà i Denver Nuggets nella traferta di San Antonio di domani sera. Quindi Pianigiani si sposterà ad est, volando a Detroit per incontrare Gigi Datome, assistendo venerdì alla sfida di prestigio tra i Pistons e i Miami Heat. E in un viaggio pianificato anche con una fermata a Columbus (dove Amedeo Della Valle ha dato l'addio a Ohio State), l'ultima tappa sarà New York, per incontrare Andrea Bargnani, ancora alle prese con l'infortunio al gomito. Pianigiani assisterà al derby della Grande Mela del 2 aprile tra Knicks e Brooklyn, prima di fare ritorno in Italia 48 ore più tardi, per preparare l'All Star Game di Ancona del 13 aprile, in cui la nazionale affronterà i migliori stranieri della Serie A.

OBIETTIVI – Queste le parole di Pianigiani: «L’obiettivo del viaggio non è solo quello di incontrare i giocatori per entrare nel dettaglio dell'attività della nazionale, ma anche quello di prendere contatto con le loro rispettive realtà. Ai ragazzi manifesterò la disponibilità della Federazione per la condivisione di programmi di lavoro differenziati che tengano conto delle diverse esigenze: anche a Gallinari, che non avrà la possibilità di effettuare attività agonistica durante l'estate, e a Bargnani, che ora è fermo, testimonieremo la disponibilità della Federazione nel supportarli nella loro rieducazione e nel riavvicinamento alla pallacanestro giocata. Il viaggio rappresenta anche un'occasione per incontrare le loro franchigie, condividere con trasparenza i programmi e attivare un contatto tra i rispettivi staff sanitari e atletici. Inoltre l’idea è quella di valutare collaborazioni con alcuni college, programmare incontri, amichevoli, tornei, ricevere informazioni relative a giocatori di passaporto italiano».

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