Belinelli: "La maschera è scomoda, ma ci sono"

Il nuovo acquisto di Charlotte spiega: "Le mie condizioni sono in progresso". Gentile: "Siamo un gruppo solido, è il momento di concretizzare"
Belinelli: "La maschera è scomoda, ma ci sono"© CIAMILLO

TORINO - Dopo la scelta dei 12 per il Preolimpico, Marco Belinelli ha inviato un pensiero ai giocatori tagliati: "Dispiace per chi è andato via oggi e nei giorni scorsi" dice il nuovo acquisto di Charlotte, che dopo la frattura all'osso mascellare sarà costretto a giocare con la maschera. "E' stato il mio primo allenamento con la squadra dopo l’infortunio. La maschera non è certamente comoda, ma è l’unica soluzione. Con lo staff medico e tecnico stiamo gestendo al meglio l’infortunio e valutando di giorno in giorno le mie condizioni, ma già mi sento meglio. Croazia e Grecia hanno giocatori di grande talento ed esperienza, con un gioco fisico e organizzato che può dare fastidio, non bisogna però sottovalutare nessuno, a partire dalla Tunisia che affronteremo all’esordio. Giocare le Olimpiadi sarebbe un sogno".

OBIETTIVO - E' concentrato sull'obiettivo anche Alessandro Gentile, che sottolinea: "Siamo un gruppo molto unito, anche fuori dal campo, ora è arrivato il momento di raccogliere i frutti e i risultati del lavoro fatto in questi anni. Siamo una squadra che cerca di far circolare il più possibile la palla durante la partita e di non fermare mai il pallone in attacco, in difesa dobbiamo cercare di essere aggressivi e di non concedere agli avversari punti facili in contropiede e il rimbalzo in attacco, aspetti su cui abbiamo sofferto nelle amichevoli e su cui stiamo lavorando. Al Preolimpico ci sarà un ambiente bellissimo e dobbiamo sfruttare in positivo il fatto di giocare in casa”.

PARTENZA - Per Peppe Poeta, che a Torino sarà padrone di casa in quanto nuovo acquisto dell'Auxilium Cus, la chiamata è arrivata in extremis: "Spero di dare al coach quello di cui ha bisogno, cercherò di dare ritmo, energia e pressione sulla palla. Vestire la maglia della nazionale è sempre un onore, far parte dei 12 per il Preolimpico è un punto di partenza non di arrivo, perché ora iniziano le partite che contano. Dobbiamo sconfiggere la pressione, che potrebbe essere l’avversario più duro".

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